Molinari rilevò nel 1981 la società da un altro ex amato patron, Gigino Falcione. Erano gli anni della serie C e Molinari impiegò appena una stagione per coronare quel sogno mai più raggiunto dal calcio cittadino. La vittoria del campionato di terza serie rappresentò l’apoteosi per una regione intera, a caccia di quel riscatto raggiunto grazie allo sport nazionale. I festeggiamenti per il raggiungimento della serie B sono ancora nella mente e nel cuore di tutti gli sportivi molisani e dei tifosi del Lupo.
I rossoblù di patron Molinari disputarono 5 campionati cadetti e tante furono le soddisfazioni: l’apice raggiunto dall’imprenditore fu rappresentato dall’inaugurazione del nuovo stadio di contrada ‘Selva Piana’, nel giorno della memorabile vittoria contro la Juventus di Trapattoni e Platini, grazie al gol di Ugolotti. Era il 13 febbraio 1985.
Molinari va ricordato per il grande sforzo economico che riuscì a sopportare fino al 1990, l’anno dei Mondiali in Italia, quando il compianto presidente al termine di una stagione conclusa con la retrocessione in Interregionale fu costretto a portare al fallimento il club calcistico. Seguirono anni difficili per Molinari, anche per via della crisi che colpì la sua azienda e per una vicenda giudiziaria durata anni e che diede ragione al presidente quando oramai era troppo avanti negli anni.
Molinari ha lasciato un vuoto incolmabile in città, dove negli ultimi anni si era dato all’antiquariato. L’immagine che resta del presidentissimo è quella del giorno del trionfo portato a spalla sul terreno del vecchio ‘Romagnoli’: un città in visibilio per quel sogno chiamato serie B, che mai nessun altro presidente è riuscito a riportare nella città di Campobasso e nel Molise intero.