Le tradizioni sono dei tesori che vanno custoditi e tramandati, e lo sanno bene i cittadini di Campobasso, città ricchissima di folklore ed eventi popolari, come quello antichissimo che attendono nei prossimi giorni. Il 17 gennaio sarà, infatti, celebrata la festività di Sant’Antonio Abate in onore del quale, per tradizione, vengono accesi grandi falò. Antonio, al sud conosciuto come “Antuono” (per distinguerlo da quello di Padova) fu un eremita egiziano, vissuto nel IV secolo dopo Cristo, cui si deve l’inizio del cosiddetto “monachesimo cristiano” e nel Medioevo fu invocato come protettore degli animali domestici.
Anche il Capoluogo vivrà, come ogni anno, questa ricorrenza e i numerosi spettatori, campobassani e non, vedranno questo antichissimo rito davanti al sagrato della Parrocchia più antica della città, grazie al quale, secondo la credenza, il Santo allontanerebbe i peccatori dal fuoco dell’inferno.
Anche quest’anno il programma della festività è molto ricco. Si partità alle 8,30 con la Santa Messa alla quale farà seguito la benedizione del pane. Alle 9,30 verrà acceso e benedetto l’enorme falò in onore di Sant’Antonio e dopo la messa delle 11 ci sarà uno degli eventi più suggestivi che rievocano la secolarità di questa ricorrenza, ovvero la benedizione degli animali. Cavalli, cani, gatti, mucche, galline e tanti altri, riempiranno il piazzale antistante la Chiesa regalando agli spettatori un momento suggestivo.
Nel pomeriggio, alle 17, avrà luogo la processione lungo le strade del quartiere, dopo la quale seguiranno le celebrazioni eucaristiche.
Infine, alle 20 sarà il momento della musica folkloristica. Spazio, infatti a “Ulesse areturnà a Sant’Antuon’” lo spettacolo musicale da non perdere con le Canzoni campobassane e le Maitunate di Nicola Mastropaolo con Antonio Mandato e la straordinaria partecipazione di Giuliano Civetta, Alessandro Serino, Amerigo Malzone e Michela Zizzari. Eccezionalmente saranno presenti anche due delle più particolari e misteriose maschere del carnevale molisano, il Diavolo di Tufara e l’Orso di Jelsi.
Pierp.Gabr.