Una situazione che si ripete da troppo spesso. Il centro storico di Campobasso, da anni luogo della movida del capoluogo, soprattutto del sabato sera, all’indomani della serata di svago, diventa una vera e propria discarica a cielo aperto.
A far sentire la propria voce è il consigliere comunale Mario Annuario, capogruppo di Fratelli d’Italia, residente, tra l’altro, nel borgo antico della città, di cui conosce tutte le problematiche, da anni irrisolte.
“In primis – spiega l’esponente di centrodestra di Palazzo San Giorgio – il mio appello va a chi frequenta via Ferrari e tutte le strade ad essa connesse, considerando che da tempo, la movida si è estesa anche su altre strade, fino a San Leonardo”.
“Non sono contrario al fatto che il centro di Campobasso continui ad essere il luogo di incontro dei giovani della città e degli universitari – prosegue Annuario – Occorre, però, che cambi la mentalità di chi è solito trascorrere le proprie serate nei luoghi dove sono presenti i pub e i locali aperti fino a tardi. È questione di civiltà e di rispetto nei confronti dei residenti”.
“Passi che il sabato sera per i residenti è difficile dormire per la musica e gli schiamazzi – il pensiero di Mario Annuario – Credo, però, che non ci voglia niente a utilizzare i contenitori dell’immondizia, lasciando pulita l’area”.
“Il mio secondo appello – afferma l’esponente di Fratelli d’Italia – va all’amministrazione comunale, affinché metta in campo azioni repressive verso questo malcostume. I residenti sono esasperati. La domenica mattina il centro storico diventa un campo di battaglia. Anche questa domenica noi residenti abbiamo dovuto ripulire strade e marciapiedi e questo non è affatto giusto. Ne approfitto per ringraziare i dipendenti della Sea, che in mattinata sono intervenuti per ripulire il centro storico con la sempre disponibilità che li contraddistingue”.
“È una questione di cultura ed educazione – conclude Annuario – I giovani devono imparare ad amare la propria città e devono capire, anche con metodi repressivi, che trasformare il borgo antico in una discarica a cielo aperto è una sconfitta per tutti. E un ruolo importante dovrebbero svolgerlo, in tal senso, anche gli operatori commerciali della zona”.