“Esprimo soddisfazione per la pronuncia dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), che non ha ravvisato le condizioni per l’avvio dell’istruttoria in merito all’esposto sull’acquisto della nuova sede della Sea, inoltrato dal neo-sindaco Roberto Gravina e dei neo-assessori Paola Felice, Luca Praitano e Simone Cretella, allorquando erano ancora consiglieri comunali d’opposizione”. A scriverlo, in una nota, è l’ex presidente della Sea, Stefano Sabatini.
“I principi di economicità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità, pubblicità, tutela dell’ambiente ed efficacia energetica sono stati rispettati dal Consiglio d’Amministrazione dal sottoscritto presieduto, prefigurandosi le migliori condizioni per l’acquisto dell’immobile – prosegue l’avvocato campobassano – Ricordo che, attraverso una conferenza stampa tenutasi nei pressi dell’attuale sede della Sea, i quattro amministratori comunali espressero le proprie perplessità sull’acquisto della nuova sede della municipalizzata, sottolineando come l’azienda non avesse optato per uno degli immobili già di proprietà del Comune di Campobasso”.
“Per la verità – continua Sabatini – all’acquisto della nuova sede si è giunti dopo continue richieste all’allora city manager Antonio Iacobucci, il quale formalmente comunicò alla Sea la ferma intenzione dell’amministrazione di procedere all’acquisto della nuova sede. Preso atto di questa volontà, la Sea ha avviato le procedure per l’acquisto, a seguito delle quali il Movimento 5 Stelle non esitò a trasferire la documentazione all’Anac”.
Da parte sua, l’Autorità Nazionale Anticorruzione, sentito l’allora CdA della Sea e il direttore generale Mauro Vitolo, ha considerato le procedure avviate corrette e rispettose dei principi che reggono la Pubblica Amministrazione. Così, l’Anac, “venuti meno i profili di interesse”, ha comunicato “l’archiviazione della segnalazione ai sensi dell’articolo 7, comma 1, lett. C) del Regolamento sull’esercizio dell’attività di vigilanza in materia di contratti pubblici”, “non ravvisando le condizioni per l’avvio di formale istruttoria”. Questo quanto si legge nella nota numero 00080/2019, a firma dell’Ing. Umberto Reale, dell’Ufficio di Vigilanza di Committenza Concessioni di Servizi (UVCS) dell’Anac.
“La conclusione della vicenda insegna che fare politica con esposti e denunce non paga, soprattutto quando prima non ci si informa, carte alla mano, sulla correttezza amministrativa – sostiene Sabatini – Per il sottoscritto è un motivo di orgoglio questa archiviazione, segno che abbiamo sempre lavorato rispettando le norme, ma anche con la consapevolezza di aver acquisito un immobile, che entra nel patrimonio dell’amministrazione comunale, a disposizione di tutti i cittadini, visti i servizi indispensabili e inderogabili cui è competente la Sea – Servizi e Ambiente – SpA”.