GIOVANNI CANNARSA
Ormai sembra diventato un autentico braccio di ferro. Da una parte il sindaco di Termoli, Angelo Sbrocca e la sua maggioranza, dall’altra i comitati promotori del referendum sul tunnel. In mezzo, invece, si posiziona proprio l’ambizioso progetto che dobrebbe collegare il porto di Termoli con il lungomare Cristoforo Colombo e che, però, sta spaccando la città in due invece di collegare con le sue ambizioni due zone nevralgiche di Termoli.
I tempi si allungano, si gioca a rimpiattino e si trovano cavilli per rimandare all’infinito il dibattito. Chi invece vorrebbe il confronto è deluso e non ha più intenzione di aspettare. Anche perchè questa sembra proprio essere la tattica che l’amministrazione comunale adriatica sta utilizzando per far quadrare le carte e rimandare ai posteri l’ardua sentenza. Durante l’ultimo Consiglio comunale è stata, finalmente, eletta la commissione incaricata di vagliare l’iter sul tunnel. Ma da quel giorno, circa un mese fa, la commissione non si è mai riunita per avviare i lavori. L’ennesima circostanza che prima di tutto rallenta nuovamente le procedure. In seconda istanza questa situazione ha nuovamente infiammato il dibattito dopo che proprio nell’ultima assise il confronto era stato negato dalla maggioranza tramite una mozione d’ordine presentata e votata dai soli esponenti del Consiglio che sostengono l’attuale sindaco di Termoli. Ora, però, si registra una nuova pagina di questa annosa vicenda. Il comitato promotore del referendum da sabato scorso ha avviato una petizione popolare con raccolta di firme per far sospendere l’iter burocratico sul tunnel fino al momento in cui il referendum richiesto non si pronuncerà sul da farsi. In poche ore circa trecento termolesi hanno già firmato la petizione, facendo raggiungere al comitato il quorum richiesto. Ma adesso inizia la “grande sfida” in quanto il comitato sul referendum ha intenzione di raggiungere tante firme quanti i voti che il sindaco Angelo Sbrocca ricevette per sconfingerre il contentende Michele Marone durante il ballottaggio delle ultime amministrative. Anzi, “vogliamo – hanno detto i promotori del referendum in una conferenza stampa – raggiungere almeno una firma in più rispetto ai suoi voti per dimostrare al primo cittadino che è questa la maggioranza dei termolesi che vuol essere considerata e vuol essere partecipe del futuro della propria città”.
E’ attualmente possibile sottoscrivere la petizione al bar Grecale di via Fratelli Brigida, al Battello Ebbro locale che si trova all’interno delle vecchia mura di Termoli e presso la liberia “Il Ponte”. Altri gazebo saranno allestiti nelle mattinate di sabato e domenica prossimi lungo Corso Nazionale. “L’amministrazione – hanno concluso Giulio Botteri e Velerio Fontana – ha innalzato un autentico mura sul tennel ed è impossibile relazionarsi. Il fatto che l’amministrazione Sbrocca ostali il referendum è gravissimo. Non c’è nulla di democratico in questa cosa”.