Certamente più di trecento equipaggi, molti dei quali misti. Almeno sei le regioni di provenienza, a segnare il ripetersi di un successo che dura da quasi quattro lustri. E’ il profilo d’insieme della 18^ edizione del “Maremoto Bikers Weekend”, che si è chiuso nella tarda notte di domenica. Soddisfazione totale per il presidente del “Maremoto Motor Group” della città adriatica, per il patròn, Antonello Sciarretta e per tutti gli affiliati organizzatori che, come ogni anno hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie per poter mettere un altro prestigioso sigillo a questa manifestazione motoristica, andata crescendo sempre più nel corso negli anni, ad annunciare l’inizio dell’estate in riva all’Adriatico e a movimentare le prime notti di vacanza.
Come lo scorso anno, due le location per il raduno motociclistico: la Piazza Sant’Antonio per la serata del sabato, il lungomare di Rio Vivo, nell’area antistante il Complesso Turistico “Giorgione”, per la seconda e conclusiva serata.
Se qualche anno addietro, parafrasando Maremoto, scrissi : <<Un mare di moto>>, quest’anno dire che si trattava di oceano: è d’obbligo.
Il colpo d’occhio – come mostrano alcune tra le immagini della galleria – era davvero speciale e accattivante, con veicoli di assoluto fascino alcuni dei quali (quelli oggetto di “tuning” o modifiche tecniche), davvero incredibili, fino agli ultimi modelli acquistati e messi su strada da altrettanti estimatori delle marche più svariate.
L’atmosfera era quella tipica dei raduni dei bikers, con una quota di partecipanti dal look più tranquillo e altri particolarmente estroversi e dal look decisamente “maledetto”.
Numerosissimi anche gli stand, tutti proponenti articoli e oggetti in sintonia con la manifestazione, fino a una ricamatrice automatica che produceva in serie le ”pecette” (in gergo le targhette in stoffa ricamata da cucire sulle tutte o sui gilet), che ricordavano, appunto la 18^ edizione del raduno Maremoto 2014.
Non mancavano i tatuatori e neppure coloro che hanno approfittato della ghiotta occasione per mettere in mostra alcune auto d’epoca o prototipi di assoluto interesse tecnico.
Alla fine, consueto spettacolo di musica rigorosamente Rock; spettacolo di Lap Dance e Strip Tease in stile californiano a coronare una due giorni che pone il Maremoto Motor Group e i suoi animatori, nella condizione di essere sempre più soddisfatti per il gran lavoro fatto e il risultato ottenuto.
Un risultato che porta anche il marchio e il ricordo di uno degli storici animatori del gruppo, Nicolino D’Urso, per tutti “lupetto”, scomparso – vittima della sua passione – alcuni anni fa, la cui presenza continua ad aleggiare all’interno del gruppo motoristico e dell’evento che ha visto, assiepate tra le tante, anche la sua storica moto.
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