MARIA CRISTINA GIOVANNITTI
Bojano, cuore del progetto di installazione delle due centrali di biomasse di Campochiaro e San Polo Matese, è stato questa mattina, 28 settembre 2014, anche il fulcro della massiccia manifestazione per dire ‘no’ a questo che molti definiscono uno scempio ambientale e sociale. Uniti e numerosi in una protesta apartitica che ha avuto come unico obiettivo quello di opporsi al progetto delle biomasse, un evento che ha avuto amplia pubblicità anche sulle pagine facebook con lo slogan “NON BIOMASSAcriamo l’aria”.
Anti biomassa è l’arcivescovo di Campobasso, monsignor Giancarlo Bregantini che si appella ai ‘potenti’ cioè coloro che, secondo lui, hanno preso questa decisione con troppa fretta e troppa facilità. A condividere la sua posizione anche il senatore del Pd, Roberto Ruta che ha dichiarato: “Condivido l’appello lanciato dall’Arcivescovo di Campobasso Boiano mons. Bregantini, come ho condiviso l’ordine del giorno approvato in consiglio regionale che ha fatto registrare l’unanimita’dei consensi e la compattezza del gruppo regionale del PD, entrambi volti a fermare l’installazione delle centrali a biomasse alle falde del Matese. Sono certo che entrambi i pronunciamenti non cadranno nel vuoto, come sono certo che ci saranno tempestive quanto efficaci azioni amministrative conseguenti al pronunciamento unanime del consiglio regionale del Molise”. Tra le fila dei dissidenti anche il senatore di Ncd, Ulisse Di Giacomo che si muoverà contro le biomasse con un’interrogazione parlamentare: “Entro la prossima settimana presenterò un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente poiché oggi sono cambiati i criteri per l’approvazione di un progetto del genere mentre il beneplacido per le centrali matesine c’è stato molto prima. Insomma ci sono tutte le possibilità per cui il Ministero blocchi questa installazione, che è un vero scempio ambientale e sociale”.
Anche Michele Petraroia, in occasione della manifestazione bojanese ha chiarito la posizione della Regione Molise: “Per il caso specifico delle due centrali a biomassa del Matese, il Consiglio Regionale all’unanimità ha approvato una mozione che il Presidente della Giunta ha immediatamente trasmesso al Servizio Energia per verificare ogni possibilità di riesame amministrativo delle procedure di autorizzazione” perché l’ok al progetto è stato dato dal servizio Politiche energetiche della Regione Molise.
Compatti anche i sindacati, le associazioni ambientali – come Wwf Molise e Fare Verde – e la gente comune che si oppone alla “violenza dell’area matesina”, una zona già tristemente nota per casi di ecomafia e sversamento illecito di rifiuti tossico-nocivi, così come testimoniato dal pentito Carmine Schiavone. In realtà per le due centrali, il timore maggiore – oltre a quello ambientale e per la salute pubblica – è soprattutto la monopolizzazione della criminalità attraverso infiltrazioni.