SAN GIULIANO di P. – Seduta lampo anche per l’insediamento e il giuramento alla Costituzione da parte del sindaco del paese simbolo del terremoto targato 31 ottobre 2002, Luigi Barbieri.
Il primo cittadino che succede per la seconda volta a sé stesso, ha indossato la fascia tricolore e recitato la formula di rito, in un clima di totale rilassatezza, forte del consenso, oltre che della sua lista anche del gruppo di minoranza esistente solo sulla carta, essendo esso chiara espressione dello stesso Barbieri, che ne ha curato l’allestimento preventivo al fine di evitare il commissariamento.
Un Barbieri ben consapevole della responsabilità relativa alla sua terza indicazione popolare a sedere sullo scranno più alto del municipio, che dovrà affrontare oltre che la conclusione della ricostruzione, anche il delicato, oneroso e destabilizzante problema (in senso amministrativo), dei risarcimenti alle famiglie delle sfortunate piccole vittime del sisma.
Anche in questo caso un’agenda dei lavori incentrata sui primi adempimenti formali, dopo l’esame della condizioni di eleggibilità dei dieci consiglieri (di cui 7 di maggioranza), e la nomina dei due assessori e del vice sindaco.
Gli incarichi hanno visto la conferma nel ruolo alla già vice sindaco della passata amministrazione Barbieri, Lucia Di Stefano, che ha ricevuto anche le deleghe alle: Politiche Sociali; all’Ambiente; al Personale e ai Tributi.
Incetta di incarichi anche per l’esordiente, giovanissimo, Giuseppe Ferrante, che dovrà darsi parecchio da fare dovendo vedersela con le deleghe allo Sviluppo; alla Cultura; alle Politiche Giovanili; allo Sport e al Turismo.
Subito dopo è stata votata e composta la Commissione Elettorale di cui entrano a far parte come effettivi, oltre al primo cittadino (membro di diritto), i consiglieri: Olga Calzolaro e Ivana di Stefano (per la maggioranza) e Felice Antonio Cirinelli (capogruppo di minoranza). Supplenti, invece: Antonietta Ritucci e Riccardo Picanza (per la maggioranza) e Leontina Picanza, per la minoranza.
Come atto conclusivo è stato poi votata la cosiddetta “attestazione di invarianza della spesa pubblica”, che ha visto anche la rideterminazione del nuovo importo relativo al “gettone di presenza in Consiglio”, fissato in euro 18.08 – il 10 %, ma parametrato al precedente “plenum” che vedeva la presenza in assise di sei consiglieri contro i dieci attuali.
Va da sé che, stante la legge 156 relativa allo “status degli amministratori”, gli stessi importi globalmente intesi dovranno essere ridivisi per il reale numero degli eletti in Consiglio.
La seduta si è poi chiusa con lo scambio degli auguri (in particolare quelli dichiarati in chiusura di seduta dal capogruppo di minoranza, Felice Antonio Cirinelli); le foto di rito e un brindisi ben augurante tra tutti gli eletti che si avviano a supportare fattivamente questo terzo mandato dell’era Barbieri.