Rubrica ‘Quark’ – Il rischio elettrico domestico: “Nessuna attività è così importante da rischiare la vita o la propria salute”

GIANNI DI IORIO*

Le cause di infortunio grave, eseguito dallo studio statistico curato dal SUVA, sono quelle raccolte nel diagramma.

In questo articolo si analizzerà l’infortunio del rischio elettrico in ambiente domestico. Prima di entrare in merito al problema bisogna definire cosa si intende per rischio elettrico ossia la possibilità che un impianto elettrico costituisca una fonte di pericolo per l’uomo.

Purtroppo ancora oggi gli infortuni dovuti a cause elettriche costituiscono un fenomeno abbastanza notevole.

I pericoli che derivano da un impianto elettrico sono fondamentalmente due:

–          Incendio

–          Elettrocuzione detta anche folgorazione

L’incendio può avvenire quando si verifica un surriscaldamento delle linee elettriche per una eccessiva richiesta attraverso l’utilizzo  degli elettrodomestici e altre utenze rispetto alle potenzialità dello stesso impianto o per un cortocircuito attraverso il contatto dei tre fili, a volte due, che costituiscono l’impianto.

L’elettrocuzione o folgorazione, o più semplicemente scossa, avviene quando la corrente elettrica attraversa parte di un elettrodomestico o una massa qualsiasi, che normalmente non dovrebbe essere percorsa dalla stessa energia elettrica, ed entra in contatto con l’uomo.

Le conseguenze possono interessare organi e apparati del corpo umano colpito sia nell’immediatezza e sia in un secondo momento. Gli effetti immediati  si manifestano a volte in uno stato commotivo oppure in una perdita di conoscenza che può  durare anche molto tempo, mentre tra le conseguenze  che si evidenziano in un secondo momento può addirittura sopravvenire la morte, o patologie di natura cardiovascolare.

A seconda dei sintomi che presenta la persona colpita dall’effetto della scossa, quasi sempre di natura termica sulla parte colpita dalla corrente, si devono attivare tutte le attenzioni per rimediare agli effetti patologici causati. Nelle occasioni di soccorso ad una persona colpita dall’energia elettrica, la prima cosa da fare è staccare la corrente elettrica ma se non ciò non possibile occorre allontanare l’infortunato immediatamente dalla fonte di energia, distaccando la persona dall’impianto, le mani del soccorritore devono essere  isolate con i guanti ma se non è possibile bisogna servirsi di un oggetto in legno come una sedia, una scopa etcc. Dopo aver esaminato il ferito sulla gravità dell’incidente effettuare se necessario, una rianimazione efficace e chiamare un medico o accompagnarlo in ospedale.

Affinché non si verifichino più incidenti di questo gnere e per ridurre il rischio della folgorazione, bisogna seguire delle regole di comportamento ben precise. Le prime riguardano lo stato e la qualità dell’impianto elettrico e quindi di carattere oggettivo:

–         è indispensabile avere sempre l’impianto elettrico in perfetta efficienza, quindi farlo controllare da personale abilitato ed esperto almeno una volta all’anno;

–          Gli apparecchi elettrici che possono essere considerati sicuri sono marchiati con dei simboli che ne certificano le caratteristiche di sicurezza.

–          ogni apparecchio deve essere dotato di una spina munita di collegamento all’impianto di messa a terra corrispondente allo spinotto centrale che sarà collegato al cavo di colore giallo e verde.

–          l’impianto elettrico domestico deve essere obbligatoriamente munito di interruttore differenziale, comunemente detto salvavita, che interviene ogni qualvolta si verificano dispersioni elettriche nell’impianto che potrebbero dar luogo a fenomeni di folgorazione.

–          per gli apparecchi di categoria II, cioè quelli a doppio isolamento, la spina non presenta il connettore centrale in quanto per tali apparecchi non è previsto il collegamento con l’impianto di messa a terra. Tali apparecchiature sono identificate da un contrassegno, internazionalmente riconosciuto, raffigurante due quadrati disposti l’uno dentro l’altro.

Le seconde regole di comportamento, che consentono di evitare spiacevoli incidenti con conseguenze a volte molto gravi, riguardano soltanto l’uso dell’impianto elettrico e quindi sono regole di carattere soggettivo:

–         la prima norma da seguire sempre è quella di staccare l’interruttore generale ogni qualvolta si effettua un intervento sull’impianto elettrico o su di un’apparecchiatura in tensione;

–         è bene evitare di eseguire interventi di riparazione su apparecchiature elettriche, soprattutto se non si è qualificati a farlo, o anche semplici operazioni di pulizia se non si è staccata la spina di alimentazione elettrica dell’apparecchio;

–           evitare il contatto con apparecchiature elettriche con mani e piedi bagnati e magari a contatto diretto col pavimento, poiché l’umidità aumenta la conducibilità elettrica del corpo umano. L’utilizzo di apparecchi elettrici in ambienti umidi richiede particolare  attenzione. Utilizzare il phon, dopo la doccia, in una stanza da bagno molto umida, può diventare un’operazione decisamente rischiosa;

–          anche l’utilizzo del ferro da stiro richiede particolare attenzione.
Togliere la spina prima di rabboccare la caldaia.
Bisogna, poi, controllare spesso le condizioni del cavo di alimentazione, ed eventualmente sostituirlo se deteriorato, ed evitare che venga a contatto con la parti calde del ferro;

–          cercare di ridurre al minimo l’impiego di prese multiple che possano provocare un surriscaldamento dei cavi ed un conseguente deterioramento dell’impianto ed aumentino significativamente il rischio di incendio;

–          le prese devono essere sempre del tipo a fori protetti e non bisogna mai estrarre le spine tirando il filo, poiché si corre il rischio di romperlo e generare un corto circuito;

–          è altamente sconsigliabile tenere i portalampada senza la lampadina inserita. In questo modo si lasciano inutilmente scoperti degli elementi elettrici in tensione;

–          in presenza di bambini adottare maggiori precauzioni evitando di lasciare strumenti elettrici alla loro portata e consentirgli l’uso di giochi elettrici alimentati solo a bassissima tensione.

* Questa rubrica sarà curata da Gianni Di Iorio,  molisano, laureato in ingegneria,

architettura e pianificazione territoriale-urbanistica-paesaggistica-ambientale.

Il suo obiettivo è trattare argomenti scientifici e tecnologici,

usando un linguaggio semplice e diretto alla portata di tutti.

 

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