Piano regolatore portuale, a Termoli la maggioranza respinge la mozione. Nessuna discussione in Consiglio: “La competenza è della Regione”

Il Municipio di Termoli

GIOVANNI CANNARSA

La maggioranza consiliare di Termoli respinge e rimanda al mittente la mozione sul porto presentata da cinque esponenti dell’opposizione di centrodestra.

Nel suo intervento finale il sindaco Angelo Sbrocca lascia intendere che la competenza sul Piano Regolatore Portuale non è di competenza del Municipio che ha espresso solo un parere di compatibilità con il Piano Regolatore Generale della città adriatica.

Degna di cronaca anche, al momento del voto, l’assenza di tre dei cinque firmatari della mozione. Non c’erano, infatti, in aula ad alzare la mano Francesco Roberti, Annibale Ciarniello e Remo Di Giandomenico. Una situazione che di fatto penalizza ancor di più una minoranza che a Termoli non ha al momento i numeri per poter approvare nulla. Ma se poi a questa circostanza abbiniamo quella che per alcuni è diventata una routine il gioco è fatto. E la mozione a quel punto non risulta neanche più credibile. Ed anche questa volta, senza nessun particolare sussulto, la maggioranza del primo cittadino ha respinto la mozione il cui primo firmatario risultava essere Antonio Di Brino del Nuovo Centro Destra. Con lui a dare man forte anche Michele Marone, mentre al momento del voto si è unito a loro Nicolino Di Michele dei 5 Stelle. Ad astenersi, invece, Michele Paradisi.

Nel suo intervento Antonio Di Brino ha voluto sottolineare che il parere del Consiglio comunale è fondamentale a prescindere da cui poi, effettivamente, ha ragione di legiferare sull’argomento. Ha definito il nuovo progetto “avveniristico” e “quasi utopico”. “Bisogna capire – ha spiegato Di Brino – se il progetto del porto risponde veramente alle esigenze della collettività”. A seguire il consigliere Marone ha cercato di spiegare come, a parte le competenze, il Prp va a interagire con il Piano Regolatore della città, nonostante crei un nuovo ambito e dia un perimetro ed un assetto complessivo al porto. “Ritengo – ha aggiunto Marone – che la questione venga discussa in consiglio perchè i nuovi assetti costituiscono una puntuale variante al PRG di Termoli”. Da Marone anche la proposta di procedere all’adozione di una delibera che ratifichi l’intesa già raggiunta.

La replica della maggioranza è stata affidata al consigliere Gianni Di Tella che ha ripercorso l’iter e l’inquadramento dello scalo portuale molisano, definendo l’attuale progetto “coerente e compatibile con le opere finalizzate alle attività portuali e senza variazioni urbanistiche”. “Ancor oggi – ha concluso il sindaco Sbrocca nel suo intervento finale – il porto non ha un piano regolatore e il bacino è oggetto di un caos urbanistico”. Secondo il primo cittadino inoltre in assenza di specifiche discipline l’unico riferimento normativo è quello del ’94 che demanda alle regione le competenze sul PRP portuale. “L’unica cosa che poteva fare il Comune – ha aggiunto – è valutare la compatibilità tra il PRP ed il PRG ed il parere è stato positivo. Spetta ora alla Regione programmare le infrastrutture per il porto”. Infine, la votazione con la bocciatura a maggioranza della mozione presentata da cinque consiglieri di opposizione.

All’inizio dell’assise è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare Denise Stoduto, la piccola di 6 anni rimasta vittima di un incidente stradale lunedì scorso in Puglia mentre era in viaggio con il papà ed il fratellino.

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