Parco Nazionale del Matese, non ci sono più scuse per la mancata appicazione della Legge che lo ha istituito. Intervista all’assessore di Bojano Gianni Marro

"Per la centralità goegrafica del nostro territorio, Bojano candidata ufficialmente per ospitare la sede dell'ente"

Domenico Rotondi

Dopo il confronto di Guardia Sanframondi, organizzato dall’associazione culturale Togo Bozzi, si è riaperto il dibattito sulla mancata applicazione della legge istitutiva del Parco nazionale del Matese, malgrado la sostanziale conclusione dell’iter costitutivo, concretizzatosi, peraltro, con la presentazione della definitiva perimetrazione territoriale a cura dei tecnici qualificati dell’ISPRA, ossia del braccio scientifico del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
Nel corso del procedimento non sono mancati gli incontri con le diverse comunità locali dei versanti molisani e campani, nel pieno rispetto dei principi di trasparenza sanciti sia dalle norme nazionali che dalle direttive comunitarie.
Inoltre, durante lo scorso mese di gennaio del 2022 è intervenuto un significativo stop, da parte degli organi tecnici nazionali, ad ulteriori interventi impattanti in Campitello Matese, così provando l’effettività materiale di quanto detto. Pertanto, nei giorni scorsi c’è stata una vera e propria levata di scudi sul Matese Sud-Orientale in difesa del valore paesaggistico ed economico dei Comuni storici del comprensorio, anche per dimostrare, una volta per tutte, che le popolazioni sannite e molisane condividono e sostanziano l’istituzione del Parco Nazionale.
Non sono mancate, oltretutto, le prese di posizione assunte dai politici lungimiranti, in linea con gli interventi diretti delle rappresentanze parlamentari. In tal senso, è stata presentata una dettagliata e puntuale interrogazione da parte dell’onorevole Devis Dori di Europa Verde, volta a chiarire definitivamente sia i termini della questione matesina che la perdita sui territori delle ingenti risorse finanziarie legate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Per di più, ulteriori iniziative sono state preannunciate da altri parlamentari, fra cui il senatore sannita di Fratelli d’Italia, Domenico Matera.
Abbiamo così approfondito il tema di stretta attualità con Gianni Marro, assessore al Comune di Bojano, nonché delegato dalla Giunta Ruscetta per il Parco Nazionale del Matese.

Quali impressioni ha tratto dal confronto di Guardia Sanframondi? “Sicuramente positive, in quanto sono stati sensibilizzati esponenti sia del centrodestra che del centrosinistra. Dal confronto è emersa la necessità che l’Ente Parco possa e sappia tutelare le straordinarie risorse ambientali del Matese, in armonia con la vita lavorativa delle popolazioni sui territori. Perciò l’amministrazione di Bojano ha messo a disposizione dei tecnici ministeriali un disciplinare positivo e non vincolante, redatto, oltretutto, in perfetta sintonia con altre venti amministrazioni molisane e beneventane. Un modo concreto per promuovere la crescita economica del Matese, attraverso la valorizzazione dell’agricoltura e del commercio di prossimità. Un disciplinare costruito sul modello territoriale degli altri Parchi nazionali, ossia dei luoghi italiani dove è stata assicurata una opportunità di vita migliore alle giovani generazioni”.

La consigliera Micaela Fanelli, dopo aver promosso la battaglia per l’istituzione del Parco Nazionale del Matese, si è battuta in Consiglio Regionale per l’individuazione in Molise della sede amministrativa dell’Ente. L’amministrazione comunale di Bojano ha prodotto atti in merito? “Certamente, Bojano si è candidata ufficialmente per ospitare la sede con coerenti e dettagliati deliberati, di fatto approvati e condivisi unanimemente da tutti i gruppi politici cittadini. Abbiamo fatto valere in sede regionale, infatti, la centralità geografica del nostro territorio, posto naturalmente a congiunzione dei versanti campani e molisani. Così come abbiamo sottolineato l’esistenza in Bojano di idonee strutture capaci di ospitare tutti gli uffici dell’Ente, anche nella considerazione funzionale dei collegamenti viari e ferroviari. Da amministratore, infine, ritengo che Bojano meriti questo riconoscimento, in quanto il territorio molisano ha condiviso l’iter costitutivo del Parco al di là delle diverse posizioni politiche”.

Infine, quale bilancio vuole indicare per la sua amministrazione? “Un bilancio sicuramente positivo, dal momento che abbiamo ereditato una situazione difficile, figlia del dissesto finanziario e della carenza operativa in termini di pianta organica amministrativa. Eppure abbiamo intercettato circa quattro milioni e mezzo di euro per la riconsiderazione di importanti tematiche, fra cui la materia ambientale con la raccolta differenziata e la rigenerazione urbana di ampi spazi pubblici per la messa in opera di un programma di sviluppo. Nell’ambito di tale visione voglio sottolineare, fra l’altro, gli opportuni interventi per l’Asilo Nido. Per queste ragioni mi auguro che nel prossimo futuro possano essere portate a termine le positive programmazioni per Bojano, di concerto con le istituzioni regionali e nazionali”.
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