I Comuni della costa molisana insieme all’Abruzzo: la proposta del Comitato San Timoteo

L'idea è quella di attivare l'iter per chidere il Referendum previsto dalla Costituzione

Il comitato San Timoteo chiede un referendum per annettere all’Abruzzo i Comuni del Basso Molise.

L’idea è quella di un iter per step che prenda il via dalla costituzione di un nuovo comitato civico, composto da cittadini, rappresentanti di categorie, ordini professionali, che dia attuazione alla procedura prevista dall’articolo 132 comma 2 della Costituzione. Ovvero quello che prevede la fusione di Regioni esistenti o la creazione di nuove Regioni con Legge costituzionale.

L’organizzazione di incontri e dibattiti per diffondere e far conoscere l’iniziativa dovrebbe così essere propedeutica alla raccolta firme dei cittadini per chiedere ai rispettivi Consigli Comunali di residenza, la delibera di richiesta del referendum popolare, per il distacco dalla Regione Molise e aggregazione alla Regione Abruzzo.

Una richiesta da depositarsi presso la cancelleria della Corte di cassazione e che, dopo l’accertamento di legittimità, vedrebbe l’indizione del referendum con decreto del Presidente della Repubblica, su deliberazione del Consiglio dei Ministri.

La proposta, illustrata a Termoli, per gli esponenti del Comitato San Timoteo sarebbe una soluzione fattibile, alternativa alla difficile unificazione di più regioni – Macroregioni – “che richiede invece una legge Costituzionale, ben difficile da realizzare”.

“Coloro i quali, in primis l’attuale classe dirigente e politica, giudicano questa idea eccessiva, inutile e dannosa, – sono state le parole di Nicola Felice, presidente del comitato – probabilmente hanno l’unico timore di perdere i privilegi personali acquisiti nel corso degli anni, a discapito del supremo interesse generale. Se così non è, questa classe dirigente, in attesa di una riorganizzazione delle regioni (macroregioni) potrebbe da subito recuperare il tempo perduto dando attuazione a ciò finora non compiuto, e già comunque consentito dalla Costituzione.

Infatti l’articolo 117 al comma 8, così come riformato nel 2001, prevede intese tra Regioni per migliorare l’esercizio delle proprie funzioni, individuando anche organi comuni.  È possibile – ha concluso Felice – costituire la Federazione di regioni, che rimarrebbero autonome, decidendo di fare insieme la programmazione di alcuni settori e servizi importanti: sanità, trasporti, infrastrutture, turismo, fonti energetiche, ed altro ancora”.

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