Il Molise è una regione che si è da sempre contraddistinta per il lavoro agricolo. Fino a qualche decennio fa tante famiglie vivevano di terra e dei suoi frutti, successivamente l’industria ha raggiunto un posto predominante per l’occupazione lavorativa e adesso che il comparto industriale è diminuito radicalmente si sta ritornando alle origini. Sono tanti i progetti che prendono forma sul territorio della regione Molise per la riscoperta dell’ambiente naturale e dei suoi frutti di cui la regione è principalmente caratterizzata. Un’idea di questo genere è stata messa in atto a Bojano, dove è stato creato un progetto che unisce l’agricoltura all’accoglienza e alla condivisione. Si tratta della ‘Fattoria Griot’, un progetto che nasce all’interno della Cooperativa sociale Hayet.
La cooperativa Hayet
La cooperativa nasce nel 2018 per aiutare i richiedenti asilo presenti sul territorio matesino allo scopo di creare inclusione e, soprattutto, per dare la possibilità a coloro che fuggivano da situazioni di pericolo di poter recuperare un certo grado di indipendenza e serenità. A tal proposito, sono stati creati dei laboratori di falegnameria dai quali sono stati realizzati tavoli, sedie; molti cittadini hanno acquistato i prodotti realizzati e si è creato un circuito di conoscenza e scambio. Dal laboratorio di falegnameria nasce il desiderio di continuare a fortificare il rapporto umano tra cittadini del mondo e parte l’idea di avvicinarsi al mondo della natura e, di conseguenza, all’agricoltura. In questo modo, all’interno del CAS – Centro di accoglienza straordinaria – nasce il progetto per la fattoria Griot. Con l’introduzione dei decreti sicurezza il CAS ha chiuso, ma il progetto della fattoria Griot ha continuato ad esistere mantenendo vivo lo scopo per cui era partito, quindi inclusione, accoglienza, socialità e rapporto umano. Ad oggi sono anche altri i valori che accompagnano il lavoro della fattoria: biodiversità, natura, protezione dell’ambiente, economia circolare.
Gli obiettivi del progetto
I terreni della Fattoria Griot sono stati bonificati nel 1985 e da qualche anno sono affidati ai soci della cooperativa. Ognuno ha un compito stabilito: c’è chi si occupa degli orti, altri dell’apicoltura, altri dei giardini. Per chi sceglie di mangiare cibo sano, genuino e naturale al 100% può acquistare i prodotti della fattoria Griot sia sul posto, sia nei mercati locali. Inoltre, dalla collaborazione di un gruppo di volontari la fattoria Griot è diventata un luogo di accoglienza e tranquillità. Di fatto il progetto non concentra le forze solo sul lavoro agricolo, ma anche sulla partecipazione di personale che si occupa di rendere quello spazio un luogo di ritrovo dove trascorrere del tempo a contatto con la natura nei giardini curati dall’associazione Nature Camp e dell’associazione Ananda. Dopo mesi di lockdown sono tante le persone che cercano spazi all’aperto dove sentirsi sicuri.
Le iniziative a contatto con la natura
Per esprimere al meglio il concetto di benessere mentale e spirituale insito nel progetto, alla fattoria Griot è possibile frequentare corsi di yoga e durante il periodo estivo si organizza un campus per i più piccoli con lo scopo di potenziare il rapporto con la natura. Il progetto di Fattoria Griot è quello di continuare a coltivare i terreni e viveri gli spazi in un’ottica multiculturale, come si legge sul sito dell’associazione “la Fattoria Griot ed Hayet esistono grazie all’incontro con l’altro, il diverso. La diversità è ricchezza. La FATTORIA GRIOT, quindi, deve essere necessariamente diversa: bio-diversa!”. Il valore dell’accoglienza è, quindi, sempre presente e in un periodo di chiusure (di cui si sente parlare anche prima del Covid-19) poter aprirsi alla natura e all’altro in una prospettiva di collaborazione è una ricetta vincente. A tal proposito, se si dovesse pensare alla fattoria Griot solo come un progetto di agricoltura sostenibile, sarebbe riduttivo e considerando che una parte del Molise vive ancora oggi di agricoltura e allevamento non si scoprirebbe nulla di straordinario. Ma è la connessione con i valori dell’accoglienza e dell’umanità che rendono il progetto della fattoria Griot unico nel suo genere.
Federica Prezioso