Alle ore 13.30 di oggi, 29 aprile, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Larino, Roberto Cappitelli, conferma quanto già previsto: domani, 30 aprile, per la prima volta nella storia del Molise, non ci sarà nessuna corsa delle ‘Carresi’. Nessun carro trainato da buoi, domani gareggerà a San Martino in Pensilis, così come ad Ururi e a Portocannone.
Il Gip ha rigettato il ricorso dei legali delle associazioni carristiche, lasciando le stalle sotto sequestro.
Enorme l’amarezza dei basso molisani che vedono annullare una manifestazione che passa di padre in figlio, affondando le sue radici nella religione: lo scorso 29 ottobre 2014 i carri e i buoi di San Martino in Pensilis fecero anche visita a Papa Francesco.
La solidarietà alle ‘Carresi’ viaggia anche sul famoso social network Facebook, dove sono state create varie pagine in favore della corsa dei buoi e dei cavalli.
Accorati gli appelli e le manifestazioni di amore per la manifestazione in sé e per gli animali impegnati. Così scrive Mariodomenico Ferrara: “I nostri buoi non sono maltrattati, ma al contrario sono amati. Il più viziato dei cagnolini del Molise non riceve, dalla sua padrona, tutte le cure e le attenzioni che noi riserviamo ai nostri buoi per 365 giorni l’anno. La corsa dura solo 20 minuti. Il Molise non ha quasi più niente, non toglieteci anche le nostre tradizioni, le nostre radici, la nostra storia”.
Come quello di Mario, tanti sono gli appelli e foto che, in queste ore, i giovani molisani stanno pubblicando in difesa delle Carresi.