Brutta notizia per l’utenza del trasporto pubblico regionale: le tariffe del biglietto subiranno un rincaro del 40%. Il provvedimento, votato a maggioranza, nel corso dell’assise regionale chiamata ad esprimersi sul bilacio di previsione 2019-2021, ha già fatto sollevare numerose proteste.
Da giugno l’abbonamento Campobasso-Termoli aumenterà da 51,25 euro a 71,39 euro, mentre da Campobasso a Roma il biglietto passa da 15,20 a 21,17 euro.
Si trattadi un aumento che, ancora una volta, va a danneggiare consumatori e pendolari. Il provvedimento già contestato da molti, è stato messo sotto accusa anche dall’Adoc Molise.
In particolare, secondo l’Associazione Difesa Orientamento Consumatori, “è paradossale che si chieda ai viaggiatori di pagare di più per utilizzare un servizio scadente, effettuato con mezzi in parte logori con servizi non sempre funzionanti, frequenti ritardi e blocchi sempre più spesso causati da una assenza di organizzazione o da periodici guasti, chiusure di biglietterie e di tratte regionali”.
Sempre l’Adoc ricorda, inoltre, come tra l’altro, la tratta Roma-Campobasso, sia stata inserita tra le dieci peggiori d’Italia nell’ultimo rapporto ‘Pendolaria’ di Legambiente.
Nello stesso rapporto, si legge che gli 11 treni disponibili sulla tratta molisana hanno più di 15 anni e l’età media è aumentata dal 2015 al 2018 dell’1,3%. “Negli anni – dicono dall’associaizone a difesa dei consumatori – qualcosa si è fatto, ma il Molise resta sul gradino più alto del podio riguardo al totale del taglio ai servizi: dal 2010 al 2018 è stato del 33,2%, mentre le tariffe sono aumentate nello stesso range temporale del 9%”.
“Siamo consapevoli che, probabilmente, i rincari decisi erano previsti dagli accordi esistenti tra Regione e Trenitalia – dichiara Nicola Criscuoli, dell’Adoc Molise – ma i servizi offerti continuano ad essere mediocri e non proporzionati a ciò che pagano i consumatori. Non dobbiamo dimenticare che il contratto sottoscritto prevede prestazioni corrispettive: il servizio, a fronte di un costo, tra l’altro eccessivo, deve essere idoneo ed adeguato”.