Cinquantacinque nuove opere per rilanciare la viabilità regionale e far uscire il Molise dall’arretratezza dovuta alla carenza di infrastrutture. È quanto presentato dal Governatore Paolo di Laura Frattura, dall’assessore ai Lavori Pubblici, Pierpaolo Nagni, e dall’ingegnere Rodolfo Cocozza, direttore dell’area IV dell’ente regionale.
A disposizione delle cinquantacinque opere ci saranno 91 milioni di euro per la viabilità, 44 per il sistema idrico e 20 per le dissesto idrogeologico, fondi rimasti in cassa dalla precedente legislatura e che serviranno per aprire i cantieri da appaltare entro l’anno.
Tra i progetti ci sarà la metropolitana leggera che collegherà Campobasso e Isernia, l’elettrificazione della tratta ferroviaria Isernia-Roccaravindola, oltre alla sistemazione di tutte le principali arterie stradali molisane, tra le quali il Rivolo, la Fresilia, la Fondovalle Verrino, la Trignina e la Bifernina.
“Ci stiamo attivando – ha dichiarato il Presidente Frattura – per completare alcune opere ferme da anni, come ad esempio la strada di collegamento Tavenna-Palata, le tangenziali nord ed est di Campobasso e il collegamento tra la variante di Venafro e lo svincolo dell’autostrada A1. Utilizzeremo risorse della scorsa amministrazione, perché ancora non è partita la programmazione 2014-2020. Un ruolo importante lo hanno avuto i sindaci dei comuni molisani, che ci hanno indicato quelle che erano le zone su cui intervenire, per migliorare la qualità di vita della popolazione”.
Ai circa 140 milioni di euro si aggiungeranno i 171, che erano stati stanziati per l’Autostrada del Molise, che non sarà più realizzata, ma “quello stanziamento sarà rimodulato – ha spiegato Frattura – con la condivisione del Governo, in quanto con 171 milioni di euro era possibile realizzare solo il tratto Guardiaregia – San Vittore e non l’intero lotto fino a Termoli. Utilizzeremo, così, quei fondi per velocizzare, comunque, la viabilità, mettendo a punto progetti per collegare in maniera più celere il basso Molise con l’autostrada A1”.