La Carta del Docente è uno strumento introdotto dal Ministero dell’Istruzione per supportare e incentivare la formazione continua del personale docente. Essa consente agli insegnanti di usufruire di un bonus annuale per l’acquisto di libri, hardware, software e per la partecipazione a corsi di aggiornamento. Tuttavia, l’accesso a tale beneficio è spesso oggetto di controversie legali, in particolare per alcune categorie di docenti che non sempre vedono riconosciuti i propri diritti in maniera uniforme.
Importantissimo a tal proposito il risultato conseguito dagli avvocati Manuela Abbazia, Stefano Maggiani e Francesca Albiniano che, a Campobasso, hanno vinto sul Ministero dell’Istruzione in un giudizio riguardante il riconoscimento della Carta del Docente a favore di 14 educatori (personale docente in servizio nei Convitti e negli Educandati).
Grazie alla sentenza, i ricorrenti hanno ottenuto oltre €30.000,00 di benefici economici, oltre a €5.000,00 di spese legali, tutte a carico del Ministero.
Duplice vittoria in Tribunale a Campobasso anche per l’avvocato Patrizia Schiavone, che ha ottenuto il riconoscimento del servizio militare e del servizio civile non in costanza di nomina per 2 ricorrenti.
La decisione del Giudice del Lavoro permetterà loro di aumentare il punteggio in tutte le relative graduatorie, con un ulteriore carico di oltre €6.000,00 di spese legali per il Ministero dell’Istruzione.
“È ormai acclarato il diritto di ottenere un punteggio ‘pieno’ nelle graduatorie da parte di coloro (docenti e personale ATA) che hanno svolto servizio militare o civile. Nei concorsi pubblici (D. Lgs. 66/00) questo diritto viene già riconosciuto, anche non in costanza di nomina e dunque trova giusta interpretazione anche da parte del GdL di Campobasso, dr.ssa Scarlatelli, la quale nei dispositivi di giudizio ha riportato diverse sentenze della Suprema Corte” il pensiero del Presidente del giovane sindacato ASSIDIL (Associazione Sindacale Difesa Lavoratori), Alberto Aufiero, alla luce delle ultime sentenze di condanna con conseguente pagamento di oltre €10.000,00 di spese a carico del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
L’Associazione Sindacale ASSIDIL, nel congratularsi con i legali per l’ottimo lavoro svolto, continuerà la sua battaglia legale fino a quando il Ministero non deciderà di intervenire con apposita legge per far riconoscere questi diritti ai lavoratori della Scuola.