CRISTINA SALVATORE
Il rifugio di Mirabello Sannitico, gestito dalla signora Maria Rosaria Romano e da sua figlia Giusy Messina, continua ad avere bisogno di concreto aiuto, non solo da parte di generosi volontari e associazioni animaliste, che negli anni, a fronte del dilapidamento di ogni risorsa personale e familiare delle due donne, si sono prodigati per donare cibo, medicine, cucce o coperte, ma anche e soprattutto da parte delle istituzioni.
Ma partiamo dal principio. Inizialmente i cani in possesso della signora Romano e di sua figlia Giusy erano una quindicina e, per questo motivo, le due donne acquistarono anni fa un terreno adiacente la propria abitazione, per poter meglio gestire le esigenze di un numero già elevato di animali, tutti puntualmente salvati dalla strada. Come capita molto spesso in questi casi, davanti al loro terreno, legati anche al cancello, ogni giorno venivano abbandonati un numero sempre maggiore di randagi che, causa il forte amore per gli animali di queste due donne, sono stati accolti, nutriti e curati nell’intenzione che dovesse obbligatoriamente trattarsi di una situazione di presa in carico temporanea, in attesa di una adozione definitiva. Ma nel 1999 il passo dal trasformare una casa, la loro casa, in un vero e proprio canile è breve. Decisiva la decisione di alcune amministrazioni comunali, che hanno affidato loro i propri cani (centinaia), corrispondendo contributi irrisori o, addirittura, nulli (assieme a promesse ed impegni non mantenuti), spingendo le due donne a sacrificare ogni risorsa a disposizione per curarli e mantenerli in vita.
Con il passare del tempo madre e figlia si sono però ritrovate completamente sole, costrette a dover provvedere ad ogni singola spesa per centinaia di cani e a fare i conti con denunce, sanzioni e multe di ogni tipo. L’intervento di programmi televisivi ben noti, come Striscia la Notizia e Le Iene, è stato comunque importante perché ha portato a conoscenza l’Italia intera della situazione gravissima in cui versava la struttura, attivando la mobilitazione delle diverse associazioni animaliste, che, nel corso del tempo, hanno inviato cibo e beni di prima necessità, per salvare la vita al maggior numero di cani possibile.
Attualmente nel canile vivono ancora circa 180 randagi. L’amore delle due donne è grande, ma non basta. Grazie all’aiuto sporadico di associazioni animaliste, verso la fine di maggio, sono state consegnate quasi tre tonnellate di cibo. Cibo che però non durerà in eterno.
A questa situazione di emergenza, si aggiunge quella drammatica dello smaltimento dei rifiuti organici che si sono accumulati negli anni accanto al rifugio. Proprio in virtù della grave situazione sanitaria e della mancanza di risorse economiche da parte della Romano e di sua figlia, la Regione Molise ha finanziato buona parte dell’intervento di bonifica, cui il Comune di Mirabello, grazie anche alla collaborazione del Comune di Campobasso, darà corso, con la rimozione totale dei rifiuti.
Il Comune di Campobasso ha deciso di contribuire, oltre che economicamente, anche sollecitando e promuovendo, presso Asrem e Regione, campagne di controllo a tappeto sul possesso del microchip, quindi sulla registrazione dei cani all’anagrafe canina e sulle sterilizzazioni, attivandosi anche per la realizzazione, nelle scuole, di una corretta informazione sul problema del randagismo e sull’importanza della proprietà responsabile.
Al di là di questo, il canile di Mirabello continua ad avere urgente bisogno di aiuto. Per dare una mano alla signora Romano e alla figlia Giusi, si può fare una donazione tramite:
IT 30Y 0503 403801 000000 3900 65 Banco Popolare di Novara intestato a EMPA ( ENTE MOLISANO PROTEZIONE ANIMALI)
oppure
Poste Pay intestata a Messina Giuseppina 4023 6005 9313 7526 CF: MSSGPP65A52B519J RIFUGIO OASI DEL RANDAGIO Contrada Valli Vecchie 86010 Mirabello Sannitico (CB).
Non lasciamo sole queste due donne e i loro amatissimi amici a quattro zampe.