Il ricordo del mondiale del 1982 ancora vivo e il tributo ad un campione che in quell’anno ha saputo onorare la maglia azzurra fino alla vittoria finale in Spagna.
Gradito ospite in Comune l’ex calciatore Bruno Conti in città da ieri per impegni personali.
L’amministrazione comunale con a capo il sindaco Francesco Roberti ha voluto rendergli il giusto tributo con un saluto istituzionale nella sala consiliare del municipio di Via Sannitica.
Oltre al primo cittadino, ad accogliere Bruno Conti, erano presenti l’assessore Michele Barile, i consiglieri comunali Nicola Balice, Pino Nuozzi ed Enrico Miele e i rappresentanti di alcune società di calcio. I rappresentanti del Termoli Calcio 1920, che hanno regalato a Bruno Conti la nuova maglia dei giallorossi e un gagliardetto, il San Pietro e Paolo e il Difesa Grande.
Aneddoti calcistici e foto di rito con un personaggio leader della Roma dell’epoca e della nazionale di Bearzot che vinse quella mitica finale in Spagna per 3-1 contro la Germania.
Il sindaco Francesco Roberti ricordando i fasti del campione giallorosso ha donato a Bruno Conti il libro “La storia di Termoli” scritto da Antonio Smargiassi.
Per Sindaco e assessore, invece, una maglia azzurra con il numero 16, che Conti ha indossato ai mondiali del 1982, e con davanti disegnata una sua azione dell’epoca.
Conti per ingraziare dell’ospitalità ha consegnato ai presenti una copia del suo libro dal titolo “Un gioco da ragazzi”.
“Grazie a Bruno Conti e a tutta la nazionale del 1982 per averci regalato quel sogno”, ha detto il sindaco Francesco Roberti.
Bruno Conti ha ringraziato per l’ospitalità e ha gradito la presenza delle società calcistiche termolesi.
“Il calcio giovanile sta cambiando – ha detto Conti – e mi auguro che queste squadre inizino a riscoprire i vivai e a lavorare con i nostri ragazzi. Abbiamo un bacino di utenza importante, la pandemia ha un po’ bloccato questa situazione, ma i ragazzi che crescono nelle giovanili possono arrivare in prima squadra”.
“Qui a Termoli sono stato benissimo”, ha concluso Bruno Conti prima di congedarsi.