I primi Ver Sacrum ci furono in tempi preistorici.
Quattro le scene rappresentante dal ‘Ver Sacrum’ di Bojano: la prima rappresenta il Ver Sacrum, vale a dire il rito dell’abbandono, da parte dei giovani, delle terre d’origine pronti a partire alla ricerca di nuove terre. Il Sacerdote benedice i ragazzi che poco dopo si allontanano. I giovani, guidati da Comio Castronio e seguiti da un bue, si fermeranno presso il ‘Tifernus mons’, dove daranno origine alla città di Bovianum; la seconda scena tratta dell’istituzione del Matrimonio inteso come rito comunitario. La donna altro non era che la ricompensa del valido guerriero; la terza scena vede protagonista un vecchio saggio che incita i giovani guerrieri a non perdere mai la virtù e il valore; la quarta scena rappresenta il rito del giuramento dei giovani guerrieri sanniti che davanti all’altare invocano la maledizione sulla stirpe qualora portano a termine con coraggio la guerra. Colui che si rifiuta viene ucciso.
Voce narrante è stata quella dell’attore Edoardo Siravo, mentre l’organizzazione è stata affidata alla Fidapa di Bojano, col patrocinio del Comune matesino.