GIULIANA IANNETTA
Si è svolto, durante la mattina di domenica 17 marzo 2019, il secondo appuntamento dell’iniziativa “Bojano. Ripuliamo la Callora”, promosso dai ‘Gunati Bojanesi’, un gruppo di volontari impegnato nella rimozione dei rifiuti abbandonati lungo le strade e, soprattutto, nelle periferie cittadine.
“Stamattina – scrive il gruppo su Facebook – è stata bonificata un’altra zona della Callora, utilizzata come discarica. Non immaginavamo di imbatterci in così tanti rifiuti. Disgraziatamente abbiamo rinvenuto anche un cane, buttato come un sacco d’immondizia in un fosso. Una scena che fa riflettere in che luogo viviamo senza saperlo. C’è bisogno dell’intervento immediato delle autorità competenti affinché l’area venga sottoposta a videosorveglianza. Non dobbiamo abbassare la guardia e permettere che ci riempiano le campagne di rifiuti. Grazie a tutti coloro che sono venuti e hanno restituito dignità ad un posto frequentato soprattutto da gente per bene”.
Un gruppo di persone attivo e fortemente motivato, il cui principale obiettivo, dunque, è quello di ridare dignità al patrimonio naturale e artistico della città matesina, spesso deturpato dall’inciviltà degli stessi residenti.
I volontari, aperti all’adesione di chiunque voglia portare il suo contributo, hanno avviato il proprio piano di azione già da qualche anno, diventando promotori di numerose iniziative ecologiste pubblicizzate sul noto social network Facebook nel proprio gruppo “Gunati Bojanesi”.
Al questi ultimi, si devono, ad esempio, il taglio del prato all’imbarco delle canoe e la ripulitura del tratto del fiume per le escursioni di Passione Matese in vista dell’evento del 7 agosto 2016, un intervento in località Terre Longhe, a cui hanno contribuito anche una parte dell’amministrazione comunale ed altre associazioni, ed alcuni lavori di manutenzione al castello di Civita Superiore, quale bene di enorme valore storico – ambientale che, opportunamente valorizzato, potrebbe rappresentare un’ottima meta turistica.
Porta la firma dei Gunati Bojanesi, inoltre, il recupero della percorribilità di diverse centinaia di metri di argine del “Fiumarello”, avviato circa tre anni fa.
Una bella pagina di civiltà, iniziativa ed integrazione, dunque, quella scritta dai volontari bojanesi, che dimostrano, ogni giorno, come tutti, nessuno escluso, debba e possa prendersi cura del patrimonio cittadino. Il cambiamento, infatti, parte proprio da noi.