Neuromed Archivi - CBlive https://www.cblive.it/category/rubriche/neuromed La città di Campobasso in diretta Sat, 21 Dec 2024 08:57:11 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.1 https://www.cblive.it/wp-content/uploads/2018/01/cropped-android-icon-144x144-32x32.png Neuromed Archivi - CBlive https://www.cblive.it/category/rubriche/neuromed 32 32 Spoils system a Palazzo San Giorgio mette a rischio i servizi sociali: licenziamenti in vista. Operatori chiedono tavolo tecnico urgente in Prefettura https://www.cblive.it/politica/spoils-system-a-palazzo-san-giorgio-mette-a-rischio-i-servizi-sociali-licenziamenti-in-vista-operatori-chiedono-tavolo-tecnico-urgente-in-prefettura.html https://www.cblive.it/politica/spoils-system-a-palazzo-san-giorgio-mette-a-rischio-i-servizi-sociali-licenziamenti-in-vista-operatori-chiedono-tavolo-tecnico-urgente-in-prefettura.html#respond Sat, 21 Dec 2024 08:54:44 +0000 https://www.cblive.it/?p=132919 Che quanto avvenuto ieri al Comune di Campobasso dove la Giunta Forte è andata avanti proseguendo a tutti i costi lo spoils system che ha preso il via dalla testa del dirigente dei Servizi Sociali, Vincenzo De Marco, avesse ripercussioni è scontato. Meno probabilmente che fossero così immediate da far proclamare agli operatori del settore …

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Che quanto avvenuto ieri al Comune di Campobasso dove la Giunta Forte è andata avanti proseguendo a tutti i costi lo spoils system che ha preso il via dalla testa del dirigente dei Servizi Sociali, Vincenzo De Marco, avesse ripercussioni è scontato. Meno probabilmente che fossero così immediate da far proclamare agli operatori del settore uno stato di agitazione.

In una nota congiunta, gli operatori sottolineano che:

“Alla luce degli avvenimenti che hanno interessato il Dirigente alle Politiche Sociali del Comune di Campobasso, nonché Direttore dell’ATS di Campobasso, dott. Vincenzo De Marco, nonostante la volontà da parte del Comitato dei Sindaci, che si è tenuto in data 17 dicembre c.a., di confermare il dott. De Marco in qualità di Direttore e di prorogare le attività ed i progetti del suddetto ATS, ad oggi risulta essere disattesa la proroga dei Servizi Sociali essenziali rivolti alla comunità”.

Lavoratori a rischio licenziamento

La situazione di stallo amministrativo sta mettendo a rischio il futuro lavorativo di oltre 30 figure professionali, tra assistenti sociali, psicologi, educatori professionali e operatori sociali. Agli stessi è stata formalmente comunicata la possibilità di un licenziamento collettivo a partire dal 1° gennaio 2025, qualora non venga approvata la proroga degli appalti con gli Enti del Terzo Settore che gestiscono i servizi.

Questa proroga è strettamente legata all’approvazione del Bilancio del Comune di Campobasso, capofila dell’ATS, che al momento non è stata ancora formalizzata.

La richiesta di un tavolo tecnico

Per affrontare la questione e salvaguardare i servizi essenziali per la comunità, gli operatori hanno chiesto l’istituzione di un tavolo tecnico con il coinvolgimento delle seguenti istituzioni:

  • Prefettura
  • Regione Molise
  • Ispettorato Territoriale del Lavoro
  • Organizzazioni Sindacali
  • Direttore e Coordinatore dell’ATS
  • Sindaca di Campobasso

Gli operatori chiedono risposte rapide e soluzioni concrete per evitare il blocco delle attività sociali essenziali, che rappresentano un pilastro fondamentale per la comunità locale.

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Crisi idrica, la sindaca Forte: “Non manca l’acqua ma i soldi per pagare l’Enel” https://www.cblive.it/citta/crisi-idrica-la-sindaca-forte-non-manca-lacqua-ma-i-soldi-per-pagare-lenel.html https://www.cblive.it/citta/crisi-idrica-la-sindaca-forte-non-manca-lacqua-ma-i-soldi-per-pagare-lenel.html#respond Tue, 17 Dec 2024 15:17:35 +0000 https://www.cblive.it/?p=132845 Dopo quattro mesi di chiusure forzate, finalmente viene svelato l’arcano: “Non era solo un problema di carenza idrica, ma anche di soldi. Molise Acque non aveva risorse necessarie per pagare l’Enel ed attivare così le pompe di sollevamento per il prelievo dell’acqua dai serbatoi”. Lo dice la sindaca di Campobasso Marialuisa Forte, che ora chiede, …

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Dopo quattro mesi di chiusure forzate, finalmente viene svelato l’arcano: “Non era solo un problema di carenza idrica, ma anche di soldi. Molise Acque non aveva risorse necessarie per pagare l’Enel ed attivare così le pompe di sollevamento per il prelievo dell’acqua dai serbatoi”. Lo dice la sindaca di Campobasso Marialuisa Forte, che ora chiede, con determinazione, che la situazione venga ripristinata nella sua totale funzionalità senza che i disagi siano ulteriormente scaricati sui cittadini.

Dai documenti forniti dalla struttura tecnica di Palazzo San Giorgio, abbiamo verificato che non era nemmeno un problema di dispersione idrica, che si attesta al 33% (come per la città di Termoli) e non al 67% come volevano farci credere”, aggiunge la sindaca.

A rivelare i retroscena di questa vicenda, che ha visto l’amministrazione della città di Campobasso per circa quattro mesi sul banco degli imputati quando invece era ed è solo parte lesa di una gestione discutibile, è la nota inviata lunedì 16 dicembre a Molise Acque dal presidente Massimo Saluppo (Grim) e trasmessa anche ai comuni.

Un documento con alcuni passaggi illuminanti, come quello in cui Molise Acque diffida Grim a onorare le fatture per far fronte al pagamento delle bollette dell’energia elettrica, o quello – ancora più eloquente – in cui l’Azienda di via Depretis ha dovuto adottare misure per ridurre i costi energetici, diminuendo la quantità di acqua pompata e le ore di funzionamento degli impianti.

Grim chiarisce che la riduzione del flusso idrico non è dovuta alla carenza d’acqua, come sostenuto inizialmente, ma alla mancanza di fondi per pagare l’energia elettrica necessaria ad attivare le pompe di sollevamento. Questo problema finanziario di Molise Acque è la vera causa dei disagi.

Ora è tutto chiaro: Molise Acque – sottolinea la sindaca – non aveva i soldi per pagare l’Enel per attivare le pompe di sollevamento. Una difficoltà economica – e non la mancanza di acqua – è stata scaricata sulla pelle dei cittadini e sulle attività di Campobasso in questi ultimi mesi. Non possono i cittadini pagare i disagi di tale gestione; semmai è la Regione che deve far fronte a risolvere i problemi di liquidità di Molise Acque, che da subito deve ripristinare la funzionalità di tutte le infrastrutture in modo da garantire un flusso continuo nelle case di tutti i cittadini di Campobasso e degli altri comuni molisani ai quali è stato finora chiesto un sacrificio non dovuto” aggiunge Forte.

Tra i punti della nota di Grim che meritano una citazione vi è anche la richiesta a Molise Acque di rivedere gli accordi con la Campania – istanza peraltro fatta verbalizzare pure dalla sindaca Forte nella riunione dell’Egam il 5 dicembre – che ha continuato a ricevere un flusso idrico costante, mentre i comuni molisani, compreso Campobasso, hanno subito gravi interruzioni.

Nella riunione del 2 dicembre scorso convocata dalla Protezione Civile, Molise Acque ha reso noto i numeri della fornitura: circa 450 lt/s pari a circa il 31% della captazione sulle sorgenti di Rio Freddo e Pietre Cadute viene destinato alla rete campana, e di questi circa il 95% è assorbito dal solo Comune di Benevento. “Orbene – scrive Grim –  questo gestore non può che evidenziare la non ammissibile penalizzazione inflitta ai Comuni molisani rispetto al flusso idrico destinato agli utenti extraregionali.

Nello specifico, il Comune di Benevento assorbe circa 430 lt/s per una popolazione di 55.000 abitanti, mentre 1.000 lt/s sono riservati a oltre 64 comuni della Regione Molise con una popolazione proporzionalmente superiore”. Grim chiede inoltre: “Per quale motivo non è possibile chiedere, per il tramite della Regione Molise, una chiusura notturna del Comune di Benevento per garantire un maggior flusso idrico ai comuni molisani?”

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Natale, tempo di bilanci: 100mila euro al mese e un milione di euro l’anno per il Consiglio Comunale di Palazzo San Giorgio https://www.cblive.it/comune/natale-tempo-di-bilanci-100mila-euro-al-mese-e-un-milione-di-euro-lanno-per-il-consiglio-comunale-di-palazzo-san-giorgio.html https://www.cblive.it/comune/natale-tempo-di-bilanci-100mila-euro-al-mese-e-un-milione-di-euro-lanno-per-il-consiglio-comunale-di-palazzo-san-giorgio.html#respond Fri, 13 Dec 2024 16:15:51 +0000 https://www.cblive.it/?p=132813 Natale si avvicina, e con esso il tempo di riflessioni e bilanci. Proprio in questi giorni, il Comune ha reso noti i costi relativi al funzionamento del Consiglio Comunale, un impegno economico significativo che merita attenzione. La determina del 12 dicembre 2024 ha liquidato, infatti, una somma pari a 46.546 euro per i gettoni di …

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Natale si avvicina, e con esso il tempo di riflessioni e bilanci. Proprio in questi giorni, il Comune ha reso noti i costi relativi al funzionamento del Consiglio Comunale, un impegno economico significativo che merita attenzione.

La determina del 12 dicembre 2024 ha liquidato, infatti, una somma pari a 46.546 euro per i gettoni di presenza relativi alle riunioni del Consiglio e delle commissioni consiliari nel mese di novembre.

Le cifre più consistenti erogate ai consiglieri derivano dalle numerose presenze nelle commissioni, dove alcuni si sono distinti per la frequenza. Giovanni Di Giorgio, Antonio Madonna e Luca Praitano registrano 48 presenze ciascuno, mentre Domenico Esposito raggiunge la vetta con 49 sedute.

Come si ricorderà a partire dal 2021 il Governo con la Legge 234 ha applicato un incremento dell’indennità di funzione del sindaco ed assessori. Un incremento recepito a livello comunale ad agosto del 2022, già durante la scorsa consiliatura pentastellata. Si tratta di un adeguamento che ha aumentato anche il limite massimo mensile per i gettoni di presenza dei consiglieri, fissato a partire dal 2024 in 2.760 euro: pari a un quarto dell’indennità del sindaco.

Per gli stessi esponenti di Palazzo San Giorgio con un numero elevato di presenze, come i “campioni” sopra citati, il contributo di novembre si assesta, infatti, intorno ai 2.400 euro.

Ad aver rinunciato all’indennità per da settembre a dicembre 2024, invece, la consigliera ed ex assessora al Bilancio, Panichella, così come si evince dalla stessa determina di ieri.

A questi costi che riguardano in Consiglio si aggiungono quelli della Giunta comunale, attualmente composta da 7 assessori (con possibilità di ampliamento a 9 membri). Ogni mese sono necessari 48.213 euro per coprire le indennità della Giunta, che complessivamente assorbe circa 577.000 euro l’anno.

Insomma, a conti fatti tra Consiglio Comunale e Giunta, il Comune impegna quasi 95.000 euro mensili, per un totale annuo che supera 1.137.000 euro lordi. Una somma considerevole, che comprende le indennità del sindaco, degli assessori e dei consiglieri comunali.

In un periodo in cui le difficoltà economiche si fanno sentire per molte famiglie, questi numeri invitano a riflettere. La speranza è che tali risorse siano effettivamente destinate a garantire un impegno quotidiano e concreto per il benessere della città.

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Donato il primo corpo al Laboratorio di Anatomia Necroscopica ‘Giampaolo Cantore’: l’atto di estrema generosità verso la ricerca Neuromed https://www.cblive.it/rubriche/neuromed/131935-donato-il-primo-corpo-al-laboratorio-di-anatomia-necroscopica-giampaolo-cantore-latto-di-estrema-generosita-verso-la-ricerca-neuromed.html https://www.cblive.it/rubriche/neuromed/131935-donato-il-primo-corpo-al-laboratorio-di-anatomia-necroscopica-giampaolo-cantore-latto-di-estrema-generosita-verso-la-ricerca-neuromed.html#respond Tue, 22 Oct 2024 07:30:23 +0000 https://www.cblive.it/?p=131935 La legge 10 febbraio del 2020, n.10, Norme in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica ha introdotto anche in Italia la possibilità, per chi lo desidera, di scegliere di donare il proprio corpo e i propri tessuti alla ricerca scientifica …

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La legge 10 febbraio del 2020, n.10, Norme in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica ha introdotto anche in Italia la possibilità, per chi lo desidera, di scegliere di donare il proprio corpo e i propri tessuti alla ricerca scientifica e alla formazione medica, ai Centri di Riferimento Nazionale riconosciuti tali dal Ministero della Salute.

I contenuti della legge sono stati poi rafforzati dal Decreto del Presidente della Repubblica del 10 febbraio 2023, n. 47, Regolamento recante norme in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica e dal Decreto attuativo del Ministero della Salute del 24 aprile 2024 che stabilisce le modalità e i tempi di presentazione della candidatura delle strutture universitarie, delle aziende ospedaliere di alta specialità e degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) da utilizzare quali centri di riferimento per la conservazione e l’utilizzazione dei corpi dei defunti per le finalità della legge 10 febbraio 2020, n. 10. L’I.R.C.C.S. Neuromed è tra i dieci Centri in Italia riconosciuto idoneo dal Ministero della Salute ad accogliere il corpo e i tessuti dei cittadini che esprimano questa volontà (D.M. del 23 agosto 2021 pubblicato in G.U. l’8 settembre del 2021, n. 215).

È in tale contesto che la passata settimana l’Istituto di Pozzilli ha ricevuto nel Centro di Anatomia Necroscopica ‘Giampaolo Cantore’ il primo corpo di un cittadino che ha scelto di contribuire in questo modo all’avanzamento della formazione medico-chirurgica nel Centro coordinato dal professor Vincenzo Esposito.

L’Istituto ha fatto attivato la procedura amministrativa e operativa particolarmente complessa nella proceduta interregionale tesa al trasporto e messa in sicurezza del corpo.

“Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo importate obiettivo, per rispondere alla volontà esemplare di questo cittadino che ha scelto di donarsi alla scienza – afferma Massimo Pillarella dell’Area Ricerca e Sviluppo – lo abbiamo realizzato con un lavoro di gruppo che ha visto primi fra tutti i dottori Paolo di Russo, Arianna Fava, Nicola Gorgoglione, oltre al professor Vincenzo Esposito. Si è realizzata una importante sinergia tra l’ingegneria clinica dell’Istituto, Direzioni scientifica e sanitaria con il Ministero della Salute, Aziende Sanitarie Locali e dei Comuni di riferimento. Questo caso rappresenta un primo passo verso un importante coinvolgimento di Regione e Aziende sanitarie locali, medici di medicina generale, medici delle strutture sanitarie pubbliche e cittadini ai quali l’Istituto esprime sin da ora gratitudine e l’impegno di ogni possibile collaborazione”.

La donazione del corpo e dei tessuti post mortem alla ricerca è un atto che ha una profonda valenza etica, unito ad un alto valore civile in relazione alle ricadute concrete per la salute pubblica, di tutti i cittadini, nonché per il progresso scientifico.

“La donazione del corpo – dice il professor Vincenzo Esposito, a capo della Neurochirurgia II dell’I.R.C.C.S. Neuromed e Direttore della Scuola di Specializzazione in Neurochirurgia dell’Università “La Sapienza” di Roma – rappresenta un gesto di straordinaria generosità, un dono verso gli altri esseri umani, un lascito di grande valore scientifico. L’utilizzo di preparati umani permette di sviluppare competenze tecniche fondamentali, che simulazioni e modelli artificiali non possono replicare; contribuisce a far avanzare la formazione dei giovani chirurghi e permette l’ideazione e la sperimentazione di nuove tecniche chirurgiche. Grazie a questo tipo di donazione, possiamo garantire una formazione più completa e avanzata e alimentare il progresso scientifico, contribuendo a migliorare il livello della nostra sanità”.

“Nel 2021 abbiamo organizzato il primo corso del Laboratorio di Anatomia Necroscopica per poi andare avanti con nuovi appuntamenti di interesse nazionale e internazionale, passando per le fellowship con gli specializzandi in Neurochirurgia che arrivano a Pozzilli da tutta Italia – dice Paolo di RussoRicevere le salme non è altro che il tassello mancante di questo percorso che ci porterà a continuare a fare ricerca con quello stimolo in più dato da chi ha creduto e crede nel nostro lavoro, nell’ottica di una sempre migliore formazione in medicina”.  

“Questa donazione è quindi il completamento di quel percorso che vuole andare anche a stimolare la pubblica opinione sull’importanza di sostenere la formazione in medicina legata alla ricerca. Solo così possiamo avvicinarci a nuove soluzioni chirurgiche che potranno poi essere ad appannaggio di tutti – aggiunge Nicola GorgoglioneI corpi sono ad esclusivo utilizzo della ricerca e della formazione senza fini di lucro per circa un anno dalla donazione. Dopo questo periodo le famiglie, che ringraziamo per la fiducia riposta in noi, potranno riacquisire le spoglie del congiunto secondo le loro specifiche disposizioni”.

 

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Dal Neuromed una panoramica sulle complesse relazioni tra sistema nervoso e sistema cardiovascolare https://www.cblive.it/rubriche/neuromed/dal-neuromed-una-panoramica-sulle-complesse-relazioni-tra-sistema-nervoso-e-sistema-cardiovascolare.html https://www.cblive.it/rubriche/neuromed/dal-neuromed-una-panoramica-sulle-complesse-relazioni-tra-sistema-nervoso-e-sistema-cardiovascolare.html#respond Thu, 10 Oct 2024 07:51:45 +0000 https://www.cblive.it/?p=131717 Le tecnologie di diagnostica per immagini (“imaging”) hanno visto enormi avanzamenti negli ultimi anni, fino a permettere di studiare le alterazioni nei vasi cerebrali e la loro relazione con importanti patologie neurologiche come la demenza vascolare e il declino cognitivo. Si tratta di un campo in continuo sviluppo, sia a livello di indagine su modelli …

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Le tecnologie di diagnostica per immagini (“imaging”) hanno visto enormi avanzamenti negli ultimi anni, fino a permettere di studiare le alterazioni nei vasi cerebrali e la loro relazione con importanti patologie neurologiche come la demenza vascolare e il declino cognitivo. Si tratta di un campo in continuo sviluppo, sia a livello di indagine su modelli animali che per la salute dei pazienti. Il Dipartimento di Angiocardioneurologia e medicina traslazionale dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli ha ora fatto il punto su questo complesso scenario, pubblicando una dettagliata analisi dello stato dell’arte delle tecnologie di imaging cerebrale e cerebrovascolare e delle sue prospettive future.

Pubblicato su un numero speciale della rivista scientifica Cardiovascular Research, organo della European Society of Cardiology, l’articolo rappresenta una “review” completa delle tecniche di imaging utilizzate per studiare il sistema neurovascolare cerebrale. Proprio in questo campo, il dipartimento del Neuromed è da tempo riconosciuto come un punto di riferimento internazionale, una autorevolezza ulteriormente sottolineata da questa pubblicazione.

“Il miglioramento nelle tecnologie di imaging ha aperto la possibilità di investigare la struttura e la funzione dei vasi cerebrali con una precisione senza precedenti – dice l’ingegner Lorenzo Carnevale, ricercatore del dipartimento – Abbiamo ottenuto informazioni fondamentali, non solo sulla loro struttura, ma anche riguardo la loro funzione in relazione all’attività cerebrale e come le patologie cardiovascolari alterano questo rapporto”.

“In questa review – aggiunge Giuseppe Lembo, Professore di Scienze Tecniche e Mediche Applicate all’Università “La Sapienza” di Roma e Responsabile del Dipartimento – esaminiamo come la tecnologia abbia potuto chiarire alcuni processi cruciali, spiegando i meccanismi dietro il collegamento tra il sistema vascolare e quello nervoso. Inoltre, descriviamo come è possibile estrarre e misurare biomarcatori delle alterazioni di questi meccanismi, contribuendo così a una migliore comprensione delle patologie cerebrali, aprendo la strada verso nuove forme di prevenzione e terapia”.

Il professor Lembo e l’ingegner Carnevale sono stati inoltre impegnati nel congresso del Council on Hypertension dell’American Heart Association, rispettivamente per una lettura magistrale dal titolo “Advanced Neuroimaging to Predict the Impact of Hypertension on Brain Health” e per un intervento dal titolo “Evaluation of the effects of CD8 knock-out on cognitive decline in the TAC-induced hypertension mouse model”. Il professor Lembo ha mostrato la lunga serie di risultati ottenuti al Neuromed nel corso della sessione plenaria dedicata ai meccanismi che conducono alla demenza nell’ ipertensione arteriosa, mentre l’ingegner Carnevale si è focalizzato sull’importanza di alcune popolazioni cellulari del sistema immunitario nel danno cerebrale, che è alla base del declino cognitivo indotto da ipertensione. Il meeting, organizzato annualmente dal Council on Hypertension dell’American Heart Association, è la più importante riunione scientifica sull’ipertensione arteriosa che vede la partecipazione di studiosi provenienti da tutto il mondo.

“Per il nostro Dipartimento – conclude Lembo – questa pubblicazione e il nostro coinvolgimento nei più importanti congressi scientifici mondiali sul tema di ipertensione e declino cognitivo rappresentano un riconoscimento importante del nostro contributo nello scenario della ricerca traslazionale, confermando la nostra posizione di leadership internazionale nel campo della ricerca attraverso l’imaging e le tecnologie ad esso associate”.

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Al Neuromed la conferenza del professor Alberto Mantovani https://www.cblive.it/rubriche/neuromed/al-neuromed-la-conferenza-del-professor-alberto-mantovani.html https://www.cblive.it/rubriche/neuromed/al-neuromed-la-conferenza-del-professor-alberto-mantovani.html#respond Wed, 11 Sep 2024 05:17:29 +0000 https://www.cblive.it/?p=131157 Venerdì 13 settembre 2024, alle ore 15, presso l’Auditorium “Marc Verstraete” del Parco Tecnologico dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS), si terrà un evento di grande importanza scientifica e formativa. Nell’ambito delle celebrazioni per i 40 anni del riconoscimento del Neuromed come Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, il Professor Alberto Mantovani, uno dei …

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Venerdì 13 settembre 2024, alle ore 15, presso l’Auditorium “Marc Verstraete” del Parco Tecnologico dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS), si terrà un evento di grande importanza scientifica e formativa. Nell’ambito delle celebrazioni per i 40 anni del riconoscimento del Neuromed come Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, il Professor Alberto Mantovani, uno dei più influenti immunologi a livello internazionale, terrà una conferenza dal titolo “Immunità e infiammazione: dal cancro a COVID-19”.

Mantovani, il ricercatore italiano più citato nella letteratura scientifica internazionale, è Professore Emerito della Humanitas University, Direttore Scientifico dell’I.R.C.C.S. Istituto Clinico Humanitas Milano e Presidente della Cattedra di Infiammazione e Innovazione Terapeutica presso il William Harvey Research Institute della Queen Mary University di Londra. Nel corso del suo seminario esplorerà lo stato dell’arte degli studi più recenti sul ruolo dell’infiammazione e dell’immunità nelle malattie tumorali e nel Covid-19, che hanno contribuito a delineare prospettive innovative nella medicina contemporanea.

Nella stessa occasione, verrà presentato il Premio Internazionale “A Luca”, un riconoscimento speciale dedicato ai giovani neurochirurghi in formazione, che simboleggia l’impegno per la ricerca e l’eccellenza nella formazione medica. Il premio, promosso dalla famiglia di Luca, un giovane paziente, ne onora la memoria e si pone l’obiettivo di ispirare nuove generazioni di professionisti nel campo della neurochirurgia, formati all’interno dell’I.R.C.C.S. Neuromed.

“Questi due eventi – afferma il professor Giovanni de Gaetano, presidente del Neuromed – sono l’occasione migliore per celebrare i 40 anni dell’I.R.C.C.S. Neuromed, una realtà da sempre aperta alle giovani generazioni di clinici e di ricercatori con i quali ha raggiunto in questi anni traguardi, anche internazionali, di grande prestigio”.

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Bradicinesia, rigidità e tremore hanno dinamiche neuronali diverse: una ricerca internazionale apre nuove prospettive per la cura del Parkinson https://www.cblive.it/rubriche/neuromed/bradicinesia-rigidita-e-tremore-hanno-dinamiche-neuronali-diverse-una-ricerca-internazionale-apre-nuove-prospettive-per-la-cura-del-parkinson.html https://www.cblive.it/rubriche/neuromed/bradicinesia-rigidita-e-tremore-hanno-dinamiche-neuronali-diverse-una-ricerca-internazionale-apre-nuove-prospettive-per-la-cura-del-parkinson.html#respond Tue, 14 May 2024 13:40:21 +0000 https://www.cblive.it/?p=129380 La bradicinesia (lentezza nei movimenti) e la rigidità muscolare – sintomi caratteristici della malattia di Parkinson – hanno un’evoluzione indipendente e rispondono in maniera diversa ai trattamenti nel corso del tempo. È quanto hanno scoperto i ricercatori dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (Isernia), dell’Università Sapienza di Roma e dell’Università di Grenoble, attraverso uno studio condotto in …

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La bradicinesia (lentezza nei movimenti) e la rigidità muscolare – sintomi caratteristici della malattia di Parkinson – hanno un’evoluzione indipendente e rispondono in maniera diversa ai trattamenti nel corso del tempo. È quanto hanno scoperto i ricercatori dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (Isernia), dell’Università Sapienza di Roma e dell’Università di Grenoble, attraverso uno studio condotto in collaborazione con altri colleghi di istituzioni scientifiche italiane ed internazionali. Prima dei risultati di questa nuova ricerca si pensava infatti che, contrariamente al tremore, bradicinesia e rigidità fossero strettamente correlati tra loro nella progressione della patologia.

La ricerca, pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica Annals of Neurology, ha esaminato i dati clinici di 301 pazienti affetti da malattia di Parkinson trattati con stimolazione cerebrale profonda (Deep Brain Stimulation – DBS) e seguiti per quindici anni. Questa terapia prevede l’inserimento di elettrodi all’interno del cervello in grado di regolare il funzionamento di alcuni circuiti nervosi attraverso impulsi elettrici, migliorando i disturbi tipici della malattia di Parkinson. Una sorta di “pacemaker” per il sistema nervoso, si potrebbe dire. Si tratta di un intervento noto per il suo impatto positivo sui sintomi motori della malattia di Parkinson, ma fino ad ora, la comprensione di come i diversi sintomi rispondano al trattamento nel lungo termine è stata limitata.

“Con il nostro studio – afferma il professor Antonio Suppa, coordinatore della ricerca – abbiamo scoperto che la bradicinesia e la rigidità, pur essendo entrambi sintomi motori, mostrano evoluzioni cliniche differenti dopo l’intervento di stimolazione cerebrale profonda. Questo ci fa pensare che i meccanismi alla base della bradicinesia e della rigidità possano essere diversi tra loro, un dato che apre la strada ad una nuova interpretazione dei meccanismi neuronali implicati nella malattia di Parkinson”.

“La ricerca – conclude il dottor Alessandro Zampogna, primo autore dello studio – indica che una personalizzazione del trattamento, adattandolo alle caratteristiche del singolo paziente, potrebbe migliorare significativamente la qualità della vita dei malati. Per questo motivo le prossime ricerche punteranno proprio ad approfondire le modalità di stimolazione cerebrale profonda e, soprattutto, ad esplorare come le variazioni nei parametri di stimolazione possano influenzare diversamente i sintomi cardine della malattia”.

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Ricerca Sapienza, Neuromed, Mediterranea: il fumo passivo delle sigarette elettroniche può incidere sulla salute dei bambini https://www.cblive.it/rubriche/neuromed/ricerca-sapienza-neuromed-mediterranea-il-fumo-passivo-delle-sigarette-elettroniche-puo-incidere-sulla-salute-dei-bambini.html https://www.cblive.it/rubriche/neuromed/ricerca-sapienza-neuromed-mediterranea-il-fumo-passivo-delle-sigarette-elettroniche-puo-incidere-sulla-salute-dei-bambini.html#respond Tue, 13 Feb 2024 13:18:14 +0000 https://www.cblive.it/?p=127539 Il fumo passivo è considerato un fattore dannoso per la salute dei non fumatori, soprattutto bambini. Un concetto ben noto, ma fino ad oggi rimasto legato solo alle sigarette “tradizionali”. Ora una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Environmental Pollution ha evidenziato come anche le sigarette “heat-not-burn” (HNBC), quelle che riscaldano il tabacco senza bruciarlo, potrebbero …

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Il fumo passivo è considerato un fattore dannoso per la salute dei non fumatori, soprattutto bambini. Un concetto ben noto, ma fino ad oggi rimasto legato solo alle sigarette “tradizionali”. Ora una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Environmental Pollution ha evidenziato come anche le sigarette “heat-not-burn” (HNBC), quelle che riscaldano il tabacco senza bruciarlo, potrebbero influenzare negativamente la salute cardiovascolare dei bambini ed adolescenti esposti.

Lo studio, che ha visto la collaborazione tra Sapienza Università di Roma, I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS) e Mediterranea Cardiocentro di Napoli, ha preso in esame tre gruppi di bambini e adolescenti di età compresa tra 2 e 18 anni, divisi in base all’esposizione al fumo che potevano avere in famiglia: non esposti ad alcun tipo di fumo, esposti a fumo tradizionale, esposti a fumo di tabacco riscaldato. Una serie di esami, eseguiti su prelievi ematici e prove strumentali, ha quindi misurato lo stress ossidativo, la funzione endoteliale (un indicatore chiave della salute dei vasi sanguigni) e l’attivazione delle piastrine (un fattore di rischio per la formazione di trombi).

“Il dato più importante emerso dalla nostra ricerca – dicono gli autori, Lorenzo Loffredo e Anna Maria Zicari, Sapienza Università di Roma, e Roberto Carnevale, Sapienza Università di Roma e I.R.C.C.S. Neuromed – è che non ci sono differenze significative tra fumo di sigaretta tradizionale e fumo da tabacco riscaldato. In entrambi i casi, i bambini e gli adolescenti esaminati presentavano, rispetto a quelli non esposti ad alcun tipo di fumo, un più elevato stress ossidativo, una maggiore attivazione piastrinica ed una alterazione della funzione endoteliale e quindi un maggior rischio cardiovascolare”.

“Questi risultati – continuano gli Autori – mostrano che anche le sigarette di nuova generazione, universalmente considerate meno dannose rispetto alle sigarette tradizionali, possano configurarsi come un potenziale pericolo per la salute di chi è a fianco dei fumatori, soprattutto i più giovani. L’obiettivo finale deve quindi rimanere quello della incentivazione alla cessazione della pratica tabagica in tutte le sue forme ed i suoi surrogati compresa una tolleranza zero verso il fumo passivo, di qualsivoglia tipologia”.

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Giornata Internazionale Epilessia, l’’impegno del Neuromed per combattere lo stigma che ancora accompagna questa patologia https://www.cblive.it/rubriche/neuromed/127511-giornata-internazionale-epilessia-limpegno-del-neuromed-per-combattere-lo-stigma-che-ancora-accompagna-questa-patologia.html https://www.cblive.it/rubriche/neuromed/127511-giornata-internazionale-epilessia-limpegno-del-neuromed-per-combattere-lo-stigma-che-ancora-accompagna-questa-patologia.html#respond Mon, 12 Feb 2024 07:25:06 +0000 https://www.cblive.it/?p=127511 Il 12 febbraio 2024 è la Giornata Internazionale dell’Epilessia e, come ogni anno, in tutto il mondo vengono organizzate iniziative volte a far conoscere questa malattia e combattere lo stigma che la accompagna con lo scopo di aumentare la consapevolezza sui problemi affrontati ogni giorno dalle persone con epilessia e dare adeguato supporto ai loro …

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Il 12 febbraio 2024 è la Giornata Internazionale dell’Epilessia e, come ogni anno, in tutto il mondo vengono organizzate iniziative volte a far conoscere questa malattia e combattere lo stigma che la accompagna con lo scopo di aumentare la consapevolezza sui problemi affrontati ogni giorno dalle persone con epilessia e dare adeguato supporto ai loro familiari. Il desiderio è anche quello di diffondere una giusta informazione su questa patologia, che interessa un importante numero di persone (l’1% della popolazione, 600mila in Italia) rappresentando una delle malattie neurologiche più frequenti interessando sia i bambini che gli adulti.

Il Centro per la Chirurgia dell’Epilessia dell’I.R.C.C.S. Neuromed è sempre attento a tali importanti obiettivi e promuove, grazie all’impegno dei suoi specialisti, tutti gli anni momenti confronto. Anche quest’anno verranno illuminati di viola (il colore della sensibilizzazione sull’Epilessia), su proposta dell’Istituto di Pozzilli e in collaborazione con la LICE (Lega Italiana Contro l’Epilessia), importanti monumenti come la Reggia Vanvitelliana di Caserta, la Palazzina Liberty di Venafro e la Fontana Fraterna di Isernia.

Inoltre, il dottor Alfredo D’Aniello, Neuropsichiatra Infantile del Centro Epilessia Neuromed e consigliere della Macro Area Campania-Molise della Lega Italiana Contro l’Epilessia (LICE), incontrerà virtualmente studenti e docenti di Istituti scolastici di varie regioni Italiane, nell’ambito dell’iniziativa ‘A scuola di Epilessia’ promossa dall’Associazione Italiana Epilessia.

“Approfondire i temi legati all’Epilessia a scuola è un’attività importante per garantire una maggiore conoscenza di questa condizione – spiega il dottor D’Anielloal fine di combattere lo stigma ed i pregiudizi che ancora la accompagnano. In questi incontri vengono affrontate numerose tematiche come le modalità di apprendimento dei bambini con epilessia nonché della gestione del tempo libero e delle attività sportive. Vogliamo, infine, offrire anche a studenti, docenti e al personale scolastico, informazioni legate alla corretta gestione del bambino affetto da epilessia, le modalità di soccorso da attuare quando si assiste ad una crisi epilettica e le modalità di somministrazione di specifici farmaci anticrisi da usare in corso di crisi convulsiva”. 

L’Epilessia è una delle condizioni neurologiche croniche più frequenti. Si stima che in Italia ci siano circa 600mila persone affette da Epilessia e in tutta Europa circa sei milioni e nel mondo circa 50milioni. Una condizione che nella maggior parte dei casi può essere curata con successo grazie alle terapie farmacologiche a disposizione, questo almeno nei paesi occidentali, però nei casi che non rispondono alle cure, un terzo delle persone con Epilessia, questa condizione può essere ad alto impatto negativo sulla qualità della vita. Questo perché la non prevedibilità insita delle crisi epilettiche può inficiare il contesto lavorativo, scolastico e affettivo. In più vi è l’alterazione della consapevolezza che spesso si può verificare. Tutto questo insieme anche all’accesso disomogeneo delle cure che ancora si registra soprattutto nei Paesi a basso reddito nonché allo stigma presente in tutti i Paesi, anche quelli occidentali, fanno di questa condizione una malattia ad alta pervasività.

“Questo decennio – spiega il professor Giancarlo Di Gennaro, Direttore dell’UO Centro Epilessia dell’IRCCS Neuromed e past coordinatore del Gruppo di studio Epilessia della SIN (Società Italiana di Neurologia) – rappresenta una opportunità per le persone con epilessia, per gli operatori sanitari e per i decisori politici, per elaborare un piano d’azione volto ad abbattere il “carico” dell’epilessia sulle persone che ne sono affette e sui sistemi sanitari. Infatti l’Organizzazione Mondiale della Sanità nel maggio del 2022 ha inserito l’Epilessia, insieme ad altre condizioni neurologiche, al centro del Piano decennale di politiche nazionali e internazionali. Gli obiettivi strategici del piano IGAP-10 (Piano d’azione globale decennale per l’epilessia ed altri disturbi neurologici) sono quelli di rendere la gestione di queste patologie prioritaria nelle politiche nazionali; di fornire su larga scala tempestive diagnosi efficaci; poter attuare strategie di prevenzione; favorire la ricerca e l’innovazione in questi campi, rafforzare un approccio a queste condizioni che segue il modello della salute pubblica”.

“Lo stigma sociale che accompagna questa patologia, è interiorizzato come spesso accade, dalla persona con Epilessia  che ne accetta la valutazione negativa e la fa sua – dice la dottoressa Liliana Grammaldo, Neuropsicologa e Psicoterapeuta del Centro Epilessia Neuromed – “sente”, cioè, di valere di meno e accetta la valutazione negativa mettendo in atto dei comportamenti che sovente vanno nella direzione dell’evitamento messo in atto a causa dell’ansia che riduce, come in un circolo vizioso, ulteriori opportunità di socializzazione. Nella storia dell’Epilessia il pregiudizio nei confronti delle persone con epilessia ha avuto alterne fortune passando da lunghi periodi, per esempio il medio evo, in cui essere affetti da epilessia equivaleva ad essere considerato macchiato dal demonio, e di conseguenza ucciso, per essere invece considerata nel Rinascimento una forma di malattia alla stregua di molte altre e curabile. Rimane certo che ai nostri giorni sperimentiamo costantemente la presenza sotterranea o esplicita di pregiudizi a prescindere dal luogo geografico, dalla storia, dalla famiglia. I nostri sforzi sono indirizzati verso una educazione rispetto a questo”.

Si stima, infine, che il 30% dei bambini affetti da epilessia può continuare a manifestare crisi anche in età adulta in forme di epilessia farmacoresistente. C’è bisogno per questo di un corretto processo di ‘transizione delle cure” che permetta di accompagnare i piccoli pazienti da un’assistenza pediatrica a quella neurologica dell’adulto.

“La transizione o meglio la continuità della cura – dice D’Aniello – è un percorso lento che parte dall’infanzia e dall’adolescenza con il contributo della famiglia e di una equipe multidisciplinare composta dal Neuropsichiatra infantile, il Neurologo e lo Psicologo, il Ginecologo e lo Psichiatra. Il tutto al fine di gestire le comorbidità che possono presentarsi”.

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Neuromed, tecniche innovative di neuroimaging in modelli sperimentali aprono nuove prospettive terapeutiche per la demenza vascolare https://www.cblive.it/rubriche/neuromed/neuromed-tecniche-innovative-di-neuroimaging-in-modelli-sperimentali-aprono-nuove-prospettive-terapeutiche-per-la-demenza-vascolare.html https://www.cblive.it/rubriche/neuromed/neuromed-tecniche-innovative-di-neuroimaging-in-modelli-sperimentali-aprono-nuove-prospettive-terapeutiche-per-la-demenza-vascolare.html#respond Tue, 23 Jan 2024 14:10:12 +0000 https://www.cblive.it/?p=127170 Le tecniche avanzate di Risonanza Magnetica possono svolgere un ruolo decisivo nel diagnosticare precocemente i danni che l’ipertensione sta causando al cervello di un paziente, molto prima della comparsa di segni clinici. Condotta dal Dipartimento di Angiocardioneurologia e Medicina Traslazionale dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS), questa nuova ricerca apre inoltre la strada a un possibile …

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Le tecniche avanzate di Risonanza Magnetica possono svolgere un ruolo decisivo nel diagnosticare precocemente i danni che l’ipertensione sta causando al cervello di un paziente, molto prima della comparsa di segni clinici. Condotta dal Dipartimento di Angiocardioneurologia e Medicina Traslazionale dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS), questa nuova ricerca apre inoltre la strada a un possibile intervento terapeutico capace di contrastare le alterazioni cerebrali che, nel corso del tempo, possono portare alla demenza.

Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Hypertension, è partito dalle osservazioni su alcuni pazienti ipertesi, nei quali il gruppo di ricercatori Neuromed ha usato tecniche avanzate di diagnostica per immagini come l’imaging a Tensore di diffusione (DTI), indagini che hanno portato all’individuazione di alterazioni microscopiche alle strutture cerebrali. Questi risultati hanno rappresentato la base di partenza per una serie di ricerche su animali di laboratorio, individuando anche in questo caso danni cerebrali specifici, tra cui cambiamenti strutturali, microstrutturali ed emodinamici. Tra le scoperte più significative, lo studio ha evidenziato danni microstrutturali nella materia bianca (costituita dalle fibre che interconnettono i neuroni) e una riduzione del flusso sanguigno cerebrale correlati ad una diffusa rarefazione dei capillari cerebrali.

“I nostri risultati – dice l’ingegner Lorenzo Carnevale, ricercatore del Dipartimento di AngioCardioNeurologia e Medicina Traslazionale dell’IRCCS Neuromed – rappresentano un ulteriore sviluppo nel lavoro che portiamo avanti da molti anni per gettare nuova luce sul modo in cui l’ipertensione può determinare il decadimento cognitivo e contribuire all’insorgenza di malattie neurodegenerative. Oltre agli effetti noti dell’ipertensione su altri organi, come cuore e reni, per i quali abbiamo esami specifici, anche il cervello subisce alterazioni significative. Oggi abbiamo la possibilità di rilevare tempestivamente queste alterazioni mediante tecniche di imaging avanzate. Potrebbe rappresentare un passo in avanti importante nel contesto della gestione clinica dell’ipertensione e nella comprensione dei suoi effetti a lungo termine sul cervello”.

Ma lo studio è andato più in profondità, rivelando il ruolo patogenico di un meccanismo neuroinfiammatorio mediato dai linfociti T CD8+ che producono interferone-γ. Questa ulteriore scoperta apre la strada a nuove prospettive terapeutiche capaci di rallentare il processo di deterioramento cognitivo.

“Quando qui in Neuromed parliamo di ricerca traslazionale – commenta il professor Giuseppe Lembo, Professore Ordinario di Scienze e Tecniche Mediche Traslazionali all’Università La Sapienza di Roma e direttore del Dipartimento di AngioCardioNeurologia e Medicina Traslazionale dell’IRCCS Neuromed – non ci stiamo riferendo a una generica collaborazione tra laboratori di ricerca e clinica. Questo studio mostra in modo chiaro la concretezza del concetto di traslazionalità: la cura dei pazienti stimola osservazioni nuove. E queste idee le portiamo in laboratorio, dal quale possiamo attenderci sviluppi concreti che torneranno ai pazienti stessi in forma di nuove tecniche diagnostiche e nuove terapie”.

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