Rubriche Archivi - CBlive https://www.cblive.it/category/rubriche La città di Campobasso in diretta Wed, 23 Oct 2024 14:53:37 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.6.2 https://www.cblive.it/wp-content/uploads/2018/01/cropped-android-icon-144x144-32x32.png Rubriche Archivi - CBlive https://www.cblive.it/category/rubriche 32 32 Nuovo traguardo per il Responsible Research Hospital: l’ospedale riconosciuto Centro di riferimento per il trattamento chirurgico del cancro dell’endometrio https://www.cblive.it/rubriche/divulgazione-approfondimenti-e-news-su-salute-e-benessere/nuovo-traguardo-per-il-responsible-research-hospital-lospedale-riconosciuto-centro-di-riferimento-per-il-trattamento-chirurgico-del-cancro-dellendometrio.html https://www.cblive.it/rubriche/divulgazione-approfondimenti-e-news-su-salute-e-benessere/nuovo-traguardo-per-il-responsible-research-hospital-lospedale-riconosciuto-centro-di-riferimento-per-il-trattamento-chirurgico-del-cancro-dellendometrio.html#respond Wed, 23 Oct 2024 14:53:37 +0000 https://www.cblive.it/?p=131971 Il Responsible Research Hospital è stato accreditato dalla Società Europea di Ginecologia Oncologica ESGO come “Centro di riferimento ed eccellenza per la cura del tumore dell’endometrio”. Un prestigioso ed importante riconoscimento di rilievo internazionale quello assegnato all’Unità Operativa Complessa di Ginecologia Oncologica, afferente al Dipartimento di Oncologia, diretto dal professor Francesco Cosentino. Il Responsible Research …

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Il Responsible Research Hospital è stato accreditato dalla Società Europea di Ginecologia Oncologica ESGO come “Centro di riferimento ed eccellenza per la cura del tumore dell’endometrio”.

Un prestigioso ed importante riconoscimento di rilievo internazionale quello assegnato all’Unità Operativa Complessa di Ginecologia Oncologica, afferente al Dipartimento di Oncologia, diretto dal professor Francesco Cosentino.

Il Responsible Research Hospital è l’unico ospedale del centro-Sud e tra gli 8 in Italia ad essere stato selezionato dalla Società Europea di Ginecologia Oncologica (ESGO) come centro di riferimento Europeo per il trattamento dei tumori dell’endometrio. Tale riconoscimento tiene conto del notevole numero di interventi chirurgici eseguiti e gli standard di cura e assistenza, in conformità alle linee guida internazionali più aggiornate. È stato valutato in modo particolare il percorso integrato diagnostico-terapeutico per la cura del carcinoma endometriale, risultando tra i migliori del Paese.

L’U.O.C. di Ginecologia Oncologica eroga ogni anno un notevole numero di prestazioni ambulatoriali e circa 1000 interventi chirurgici in buona parte di oncologia maggiore con approccio minimamente invasivo, permettendo tempi di degenza per il malato estremamente ridotti e con un rapido recupero delle condizioni ottimali.

Una cura della malattia che oggi è sempre più multidisciplinare e che necessita il coinvolgimento di professionisti di specializzazioni diverse: oncologi medici, radioterapisti, radiologi ed anatomopatologi con specifico interesse, competenze e formazione nell’ambito della diagnosi e cura dei tumori ginecologici.

All’attività clinica si affianca la formazione e la ricerca. L’ospedale, infatti, è sede della scuola di specializzazione in Ginecologia dell’Unimol, diretta dal professor Francesco Cosentino, Ordinario dell’Università Degli Studi del Molise.

“La complessità chirurgica e medica dei tumori ginecologici è in continua crescita – spiega il professor Francesco Cosentinoabbiamo bisogno di professionalità sempre più specialistiche, in grado di garantire un percorso di cura adeguato, in un’ottica multidisciplinare. Mi sento di ringraziare in primis la Società Europea di Ginecologia Oncologica ESGO, tutta la mia équipe, tutti i colleghi e la Presidenza del Responsible Research Hospital per averci sempre supportato”.

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Il cancro dell’endometrio rappresenta la più comune neoplasia degli organi del sistema riproduttivo femminile. In Europa occidentale il carcinoma endometriale è la settima causa più comune di decesso tumore-correlato nel sesso femminile, ciò è testimoniato dalle 88.000 donne che ogni anno ricevono una diagnosi di tumore del corpo dell’utero, numero che tuttavia si registra in progressivo aumento nella maggior parte dei Paesi europei.

Nel 2023 abbiamo assistito ad una vera e propria rivoluzione della classificazione di questo tumore. Rispetto al passato, oggi, contestualmente alla diagnosi istologica classica, grazie all’utilizzo dell’analisi molecolare integrata eseguita presso i laboratori di ricerca del Responsible Research Hospital (tra i pochi centri in Italia ad eseguirla direttamente in sede), riusciamo ad identificare nuove diverse classi di rischio della neoplasia, sulla cui base vengono identificate anche 4 categorie di carcinoma endometriale e la relativa prognosi: tumori POLE mutati, a prognosi buona, tumori con instabilità dei microsatelliti (MSI o MMRd) e tumori con caratteristiche molecolari aspecifiche (NSMP), a prognosi intermedia, tumori con mutazione di p53 e elevato copy number, a prognosi severa.

Grazie alle informazioni che arrivano dall’analisi molecolare e dalla ricerca clinica, oggi sta cambiando completamente la storia clinica di questa patologia e il percorso adiuvante per ciascun profilo molecolare della neoplasia. Tuttavia per la complessità della gestione diagnostico-terapeutica e quindi al fine di garantire una cura sempre più personalizzata, il trattamento del tumore dell’endometrio dovrà essere sempre più appannaggio di operatori esperti in centri Ospedalieri altamente specializzati, di cui il Responsible Research Hospital ha il prestigio di farne parte.

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Donato il primo corpo al Laboratorio di Anatomia Necroscopica ‘Giampaolo Cantore’: l’atto di estrema generosità verso la ricerca Neuromed https://www.cblive.it/rubriche/neuromed/131935-donato-il-primo-corpo-al-laboratorio-di-anatomia-necroscopica-giampaolo-cantore-latto-di-estrema-generosita-verso-la-ricerca-neuromed.html https://www.cblive.it/rubriche/neuromed/131935-donato-il-primo-corpo-al-laboratorio-di-anatomia-necroscopica-giampaolo-cantore-latto-di-estrema-generosita-verso-la-ricerca-neuromed.html#respond Tue, 22 Oct 2024 07:30:23 +0000 https://www.cblive.it/?p=131935 La legge 10 febbraio del 2020, n.10, Norme in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica ha introdotto anche in Italia la possibilità, per chi lo desidera, di scegliere di donare il proprio corpo e i propri tessuti alla ricerca scientifica …

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La legge 10 febbraio del 2020, n.10, Norme in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica ha introdotto anche in Italia la possibilità, per chi lo desidera, di scegliere di donare il proprio corpo e i propri tessuti alla ricerca scientifica e alla formazione medica, ai Centri di Riferimento Nazionale riconosciuti tali dal Ministero della Salute.

I contenuti della legge sono stati poi rafforzati dal Decreto del Presidente della Repubblica del 10 febbraio 2023, n. 47, Regolamento recante norme in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica e dal Decreto attuativo del Ministero della Salute del 24 aprile 2024 che stabilisce le modalità e i tempi di presentazione della candidatura delle strutture universitarie, delle aziende ospedaliere di alta specialità e degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) da utilizzare quali centri di riferimento per la conservazione e l’utilizzazione dei corpi dei defunti per le finalità della legge 10 febbraio 2020, n. 10. L’I.R.C.C.S. Neuromed è tra i dieci Centri in Italia riconosciuto idoneo dal Ministero della Salute ad accogliere il corpo e i tessuti dei cittadini che esprimano questa volontà (D.M. del 23 agosto 2021 pubblicato in G.U. l’8 settembre del 2021, n. 215).

È in tale contesto che la passata settimana l’Istituto di Pozzilli ha ricevuto nel Centro di Anatomia Necroscopica ‘Giampaolo Cantore’ il primo corpo di un cittadino che ha scelto di contribuire in questo modo all’avanzamento della formazione medico-chirurgica nel Centro coordinato dal professor Vincenzo Esposito.

L’Istituto ha fatto attivato la procedura amministrativa e operativa particolarmente complessa nella proceduta interregionale tesa al trasporto e messa in sicurezza del corpo.

“Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo importate obiettivo, per rispondere alla volontà esemplare di questo cittadino che ha scelto di donarsi alla scienza – afferma Massimo Pillarella dell’Area Ricerca e Sviluppo – lo abbiamo realizzato con un lavoro di gruppo che ha visto primi fra tutti i dottori Paolo di Russo, Arianna Fava, Nicola Gorgoglione, oltre al professor Vincenzo Esposito. Si è realizzata una importante sinergia tra l’ingegneria clinica dell’Istituto, Direzioni scientifica e sanitaria con il Ministero della Salute, Aziende Sanitarie Locali e dei Comuni di riferimento. Questo caso rappresenta un primo passo verso un importante coinvolgimento di Regione e Aziende sanitarie locali, medici di medicina generale, medici delle strutture sanitarie pubbliche e cittadini ai quali l’Istituto esprime sin da ora gratitudine e l’impegno di ogni possibile collaborazione”.

La donazione del corpo e dei tessuti post mortem alla ricerca è un atto che ha una profonda valenza etica, unito ad un alto valore civile in relazione alle ricadute concrete per la salute pubblica, di tutti i cittadini, nonché per il progresso scientifico.

“La donazione del corpo – dice il professor Vincenzo Esposito, a capo della Neurochirurgia II dell’I.R.C.C.S. Neuromed e Direttore della Scuola di Specializzazione in Neurochirurgia dell’Università “La Sapienza” di Roma – rappresenta un gesto di straordinaria generosità, un dono verso gli altri esseri umani, un lascito di grande valore scientifico. L’utilizzo di preparati umani permette di sviluppare competenze tecniche fondamentali, che simulazioni e modelli artificiali non possono replicare; contribuisce a far avanzare la formazione dei giovani chirurghi e permette l’ideazione e la sperimentazione di nuove tecniche chirurgiche. Grazie a questo tipo di donazione, possiamo garantire una formazione più completa e avanzata e alimentare il progresso scientifico, contribuendo a migliorare il livello della nostra sanità”.

“Nel 2021 abbiamo organizzato il primo corso del Laboratorio di Anatomia Necroscopica per poi andare avanti con nuovi appuntamenti di interesse nazionale e internazionale, passando per le fellowship con gli specializzandi in Neurochirurgia che arrivano a Pozzilli da tutta Italia – dice Paolo di RussoRicevere le salme non è altro che il tassello mancante di questo percorso che ci porterà a continuare a fare ricerca con quello stimolo in più dato da chi ha creduto e crede nel nostro lavoro, nell’ottica di una sempre migliore formazione in medicina”.  

“Questa donazione è quindi il completamento di quel percorso che vuole andare anche a stimolare la pubblica opinione sull’importanza di sostenere la formazione in medicina legata alla ricerca. Solo così possiamo avvicinarci a nuove soluzioni chirurgiche che potranno poi essere ad appannaggio di tutti – aggiunge Nicola GorgoglioneI corpi sono ad esclusivo utilizzo della ricerca e della formazione senza fini di lucro per circa un anno dalla donazione. Dopo questo periodo le famiglie, che ringraziamo per la fiducia riposta in noi, potranno riacquisire le spoglie del congiunto secondo le loro specifiche disposizioni”.

 

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Salvato dal team di Neonatologia, i genitori di Simone scrivono una lettera di gratitudine al personale del Cardarelli https://www.cblive.it/rubriche/divulgazione-approfondimenti-e-news-su-salute-e-benessere/salvato-dal-team-di-neonatologia-i-genitori-di-simone-scrivono-una-lettera-di-gratitudine-al-personale-del-cardarelli.html https://www.cblive.it/rubriche/divulgazione-approfondimenti-e-news-su-salute-e-benessere/salvato-dal-team-di-neonatologia-i-genitori-di-simone-scrivono-una-lettera-di-gratitudine-al-personale-del-cardarelli.html#respond Tue, 15 Oct 2024 13:54:08 +0000 https://www.cblive.it/?p=131821 Una storia a lieto fine! È trascorso un anno da quando, chiamato per un Trasporto Neonatale Urgente (Sten) il team del P.O. Cardarelli di Campobasso ha raggiunto Simone, un neonato in condizioni gravi, con un quadro clinico in costante peggioramento. All’arrivo del personale medico-sanitario immediate le manovre di emergenza fino alla ripresa dei parametri vitali. …

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Una storia a lieto fine! È trascorso un anno da quando, chiamato per un Trasporto Neonatale Urgente (Sten) il team del P.O. Cardarelli di Campobasso ha raggiunto Simone, un neonato in condizioni gravi, con un quadro clinico in costante peggioramento. All’arrivo del personale medico-sanitario immediate le manovre di emergenza fino alla ripresa dei parametri vitali. Ipotizzata una causa di natura chirurgica, la richiesta dei professionisti di un posto letto in un reparto specializzato fuori regione. Il confronto con i genitori e poi nuovamente in viaggio. L’arrivo in reparto e l’operazione in urgenza. I complimenti dei colleghi. Tutto è andato bene.
Una delle motivazioni che spinge medici e infermieri a continuare a lavorare con abnegazione dopo tanti anni: la certezza di offrire le competenze di cura. Una eccellenza che, da sempre, caratterizza il reparto di neonatologia del Cardarelli del capoluogo, pronto ad accogliere nuovi medici che vogliano dare il proprio contributo continuando a far si che il servizio resti un fiore all’occhiello della sanità molisana.
A distanza di mesi da quel giorno, i genitori di Simone hanno inviato una lettera al team di Neonatologia:
“Carissimi tutti,
al termine della dura esperienza vissuta, ci sentiamo in dovere di scrivere queste poche righe per esprimere l’immensa gratitudine per la professionalità e la vicinanza umana che abbiamo sperimentato con voi.
La nascita tanto attesa di una nuova vita, di un figlio, è il momento per eccellenza della gioia umana. Questa gioia per noi rischiava di trasformarsi in tragedia, se non avessimo incontrato sul nostro cammino la prontezza e la professionalità di persone che come voi vivono il proprio mestiere come una vocazione, con profondo senso di rispetto nei confronti della vita umana.
Quando ti comunicano che c’è qualcosa che non va, che il tuo piccolo appena nato ha già qualcosa di grave, nell’estremo dolore non puoi far altro che sperare nell’intervento di qualche angelo. E noi abbiamo trovato in voi dei veri angeli custodi.
Se oggi Simone è un bellissimo bambino, paffutello, sorridente e pieno di vita, lo dobbiamo solo a voi che fate del vostro lavoro una ragione di vita.
Nella nostra semplicità, ma dal profondo del nostro cuore, vogliamo solo esprimervi il nostro grande grazie.
Grazie per quello che avete fatto per noi e per quello che farete per tutti quelli che potranno trovarsi nella nostra stessa situazione.
 
 
Grazie
Mamma, Papà, Christian e il piccolo Simone”.

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In Molise al via la campagna vaccinale anti-influenzale e anti-Covid https://www.cblive.it/rubriche/divulgazione-approfondimenti-e-news-su-salute-e-benessere/131807-in-molise-al-via-la-campagna-vaccinale-anti-influenzale-e-anti-covid.html https://www.cblive.it/rubriche/divulgazione-approfondimenti-e-news-su-salute-e-benessere/131807-in-molise-al-via-la-campagna-vaccinale-anti-influenzale-e-anti-covid.html#respond Tue, 15 Oct 2024 07:43:31 +0000 https://www.cblive.it/?p=131807 Il Molise si prepara a fronteggiare i virus influenzali e il COVID-19, tipici della stagione più fredda, con l’avvio della campagna vaccinale antinfluenzale, a partire dal 16 ottobre. L’iniziativa, come tutti gli anni, mira a garantire una protezione efficace contro l’influenza stagionale, malattia che contrariamente a quanto si potrebbe pensare non è assolutamente banale, con …

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Il Molise si prepara a fronteggiare i virus influenzali e il COVID-19, tipici della stagione più fredda, con l’avvio della campagna vaccinale antinfluenzale, a partire dal 16 ottobre. L’iniziativa, come tutti gli anni, mira a garantire una protezione efficace contro l’influenza stagionale, malattia che contrariamente a quanto si potrebbe pensare non è assolutamente banale, con particolare attenzione alle fasce più vulnerabili della popolazione, come gli ultra 60enni, i bambini dai 6 mesi ai 6 anni e le persone affette da patologie croniche che aumentano il rischio di complicanze, nonché i loro familiari e contatti stretti, gli ospiti delle strutture sanitarie e socio-sanitarie.
La vaccinazione permette di evitare che le persone debbano ricorrere alle cure urgenti in pronto soccorso quindi ridurre i ricoveri ospedalieri legati alle complicanze date da COVID-19 e influenza. La vaccinazione è inoltre raccomandata e offerta attivamente e gratuitamente a chi lavora in settori strategici come la sanità, le forze dell’ordine e i vigili del fuoco, altre categorie socialmente utili e ai lavoratori a contatto con animali.
È poi opportuno mettere in atto misure di protezione personali: lavarsi spesso le mani, coprire naso e bocca quando si tossisce o starnutisce, evitare di toccarsi il viso con mani sporche e rimanere a casa se malati. Il vaccino anti-influenzale è somministrato in una sola dose, due a distanza di un mese per i bambini al di sotto dei 9 anni che non siano mai stati vaccinati, con una iniezione intramuscolo sul braccio, ma per i più piccoli è disponibile anche lo spray nasale.
Anche la vaccinazione anti-Covid-19 rappresenta una grande opportunità per prevenire un’infezione che resta ancora presente e può portare a complicanze gravi. È prevista la somministrazione gratuita di vaccini aggiornati alle ultime varianti contemporaneamente alla vaccinazione antinfluenzale. Per facilitare l’accesso della popolazione saranno programmati “Open Day” regionali nei mesi di novembre e dicembre a cura dei servizi vaccinali dell’ASReM. Il Molise è tra le prime regioni a partire con la campagna vaccinale.

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Dal Neuromed una panoramica sulle complesse relazioni tra sistema nervoso e sistema cardiovascolare https://www.cblive.it/rubriche/neuromed/dal-neuromed-una-panoramica-sulle-complesse-relazioni-tra-sistema-nervoso-e-sistema-cardiovascolare.html https://www.cblive.it/rubriche/neuromed/dal-neuromed-una-panoramica-sulle-complesse-relazioni-tra-sistema-nervoso-e-sistema-cardiovascolare.html#respond Thu, 10 Oct 2024 07:51:45 +0000 https://www.cblive.it/?p=131717 Le tecnologie di diagnostica per immagini (“imaging”) hanno visto enormi avanzamenti negli ultimi anni, fino a permettere di studiare le alterazioni nei vasi cerebrali e la loro relazione con importanti patologie neurologiche come la demenza vascolare e il declino cognitivo. Si tratta di un campo in continuo sviluppo, sia a livello di indagine su modelli …

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Le tecnologie di diagnostica per immagini (“imaging”) hanno visto enormi avanzamenti negli ultimi anni, fino a permettere di studiare le alterazioni nei vasi cerebrali e la loro relazione con importanti patologie neurologiche come la demenza vascolare e il declino cognitivo. Si tratta di un campo in continuo sviluppo, sia a livello di indagine su modelli animali che per la salute dei pazienti. Il Dipartimento di Angiocardioneurologia e medicina traslazionale dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli ha ora fatto il punto su questo complesso scenario, pubblicando una dettagliata analisi dello stato dell’arte delle tecnologie di imaging cerebrale e cerebrovascolare e delle sue prospettive future.

Pubblicato su un numero speciale della rivista scientifica Cardiovascular Research, organo della European Society of Cardiology, l’articolo rappresenta una “review” completa delle tecniche di imaging utilizzate per studiare il sistema neurovascolare cerebrale. Proprio in questo campo, il dipartimento del Neuromed è da tempo riconosciuto come un punto di riferimento internazionale, una autorevolezza ulteriormente sottolineata da questa pubblicazione.

“Il miglioramento nelle tecnologie di imaging ha aperto la possibilità di investigare la struttura e la funzione dei vasi cerebrali con una precisione senza precedenti – dice l’ingegner Lorenzo Carnevale, ricercatore del dipartimento – Abbiamo ottenuto informazioni fondamentali, non solo sulla loro struttura, ma anche riguardo la loro funzione in relazione all’attività cerebrale e come le patologie cardiovascolari alterano questo rapporto”.

“In questa review – aggiunge Giuseppe Lembo, Professore di Scienze Tecniche e Mediche Applicate all’Università “La Sapienza” di Roma e Responsabile del Dipartimento – esaminiamo come la tecnologia abbia potuto chiarire alcuni processi cruciali, spiegando i meccanismi dietro il collegamento tra il sistema vascolare e quello nervoso. Inoltre, descriviamo come è possibile estrarre e misurare biomarcatori delle alterazioni di questi meccanismi, contribuendo così a una migliore comprensione delle patologie cerebrali, aprendo la strada verso nuove forme di prevenzione e terapia”.

Il professor Lembo e l’ingegner Carnevale sono stati inoltre impegnati nel congresso del Council on Hypertension dell’American Heart Association, rispettivamente per una lettura magistrale dal titolo “Advanced Neuroimaging to Predict the Impact of Hypertension on Brain Health” e per un intervento dal titolo “Evaluation of the effects of CD8 knock-out on cognitive decline in the TAC-induced hypertension mouse model”. Il professor Lembo ha mostrato la lunga serie di risultati ottenuti al Neuromed nel corso della sessione plenaria dedicata ai meccanismi che conducono alla demenza nell’ ipertensione arteriosa, mentre l’ingegner Carnevale si è focalizzato sull’importanza di alcune popolazioni cellulari del sistema immunitario nel danno cerebrale, che è alla base del declino cognitivo indotto da ipertensione. Il meeting, organizzato annualmente dal Council on Hypertension dell’American Heart Association, è la più importante riunione scientifica sull’ipertensione arteriosa che vede la partecipazione di studiosi provenienti da tutto il mondo.

“Per il nostro Dipartimento – conclude Lembo – questa pubblicazione e il nostro coinvolgimento nei più importanti congressi scientifici mondiali sul tema di ipertensione e declino cognitivo rappresentano un riconoscimento importante del nostro contributo nello scenario della ricerca traslazionale, confermando la nostra posizione di leadership internazionale nel campo della ricerca attraverso l’imaging e le tecnologie ad esso associate”.

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Recovery Room inaugurata al Cardarelli: 4 posti letto per assistere i pazienti nella fase post operatoria https://www.cblive.it/rubriche/divulgazione-approfondimenti-e-news-su-salute-e-benessere/recovery-room-inaugurata-al-cardarelli-4-posti-letto-per-assistere-i-pazienti-nella-fase-post-operatoria.html https://www.cblive.it/rubriche/divulgazione-approfondimenti-e-news-su-salute-e-benessere/recovery-room-inaugurata-al-cardarelli-4-posti-letto-per-assistere-i-pazienti-nella-fase-post-operatoria.html#respond Wed, 02 Oct 2024 16:43:11 +0000 https://www.cblive.it/?p=131560 Quattro posti letto per il monitoraggio sincronizzato dei parametri vitali dei pazienti che hanno subito un intervento chirurgico complesso prima del trasferimento in condizioni ottimali in reparto, prevenendo il ricorso alla terapia intensiva. Si tratta della Unità Operativa Semplice a valenza dipartimentale Recovery Room, diretta dal dott. Vincenzo Cuzzone ed inaugurata, questa mattina, al P.O. …

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Quattro posti letto per il monitoraggio sincronizzato dei parametri vitali dei pazienti che hanno subito un intervento chirurgico complesso prima del trasferimento in condizioni ottimali in reparto, prevenendo il ricorso alla terapia intensiva. Si tratta della Unità Operativa Semplice a valenza dipartimentale Recovery Room, diretta dal dott. Vincenzo Cuzzone ed inaugurata, questa mattina, al P.O. Cardarelli di Campobasso.

Una nuova ed importante realtà fortemente voluta dalla Direzione Strategica ASReM e che testimonia l’impegno dell’Azienda Sanitaria a garantire certezza e sicurezza delle cure. Proprio nel blocco operatorio, infatti, ci sono le attività principali con la maggior parte dei ricoveri giornalieri prodotti.

“E’ una delle aree più delicate – ha spiegato il dott. Cuzzone – che ha un forte impatto sia in termini di assistenza che economici, basti pensare che un ‘posto’ in terapia intensiva per il ricovero di un paziente ha un costo che da 1500,00 euro può arrivare ai 3000,00 euro al giorno. Dunque, lavorare bene, cercando di evitare di andare incontro a delle complicanze che possono avere conseguenze importanti sia sul fronte della salute e della sicurezza, che economico. Siamo molto soddisfatti di questa iniziativa, il nostro è un gruppo di lavoro è molto giovane e si sta impegnando quotidianamente per adattarsi a questa strategica risposta sanitaria”.

Un servizio in più, un fiore all’occhiello della nostra sanità, perché non tutte le strutture ospedaliere, seppur Dea di II Livello hanno la Recovery Room – ha ribadito il direttore generale ASReM, Giovanni Di Santo – Abbiamo inoltre spinto tantissimo per assicurare, h24, la parto analgesia, e con lo stesso team, stiamo mettendo in piedi la possibilità di effettuare picc team, accessi venosi sul territorio, confermando quella integrazione proprio tra ospedale e territorio che da sempre stiamo promuovendo” .

“Un progetto evoluto quello della Recovery Room – ha aggiunto il direttore sanitario ASReM, Bruno Carabellese – Il dottore Cuzzone, poi, sta seguendo dei giovani specializzandi e la sua nomea sta attraendo medici da varie università”.

“Un ulteriore passo in avanti nella cura post operatoria, all’insegna della innovazione e della competenza – ha concluso la direttrice amministrativa ASReM, Grazia Matarante – i nostri sforzi al servizio della popolazione stanno trovando quotidianamente concretezza”.

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Giovanni Guglielmucci è il nuovo Direttore Sanitario del Responsible Research Hospital https://www.cblive.it/rubriche/divulgazione-approfondimenti-e-news-su-salute-e-benessere/giovanni-guglielmucci-e-il-nuovo-direttore-sanitario-del-responsible-research-hospital.html https://www.cblive.it/rubriche/divulgazione-approfondimenti-e-news-su-salute-e-benessere/giovanni-guglielmucci-e-il-nuovo-direttore-sanitario-del-responsible-research-hospital.html#respond Fri, 27 Sep 2024 06:18:13 +0000 https://www.cblive.it/?p=131465 Il Consiglio di Amministrazione del Responsible Research Hospital, su proposta del Presidente Stefano Petracca, ha nominato Giovanni Guglielmucci nuovo Direttore Sanitario dell’Ospedale. Il Dottor Guglielmucci ha maturato una pluriennale esperienza in ambito sanitario, anche in qualità di Direttore Sanitario del Fatebenefratelli di Benevento, affiancando all’attività ospedaliera l’impegno accademico e scientifico, con particolare attenzione alla formazione del personale …

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Il Consiglio di Amministrazione del Responsible Research Hospital, su proposta del Presidente Stefano Petracca, ha nominato Giovanni Guglielmucci nuovo Direttore Sanitario dell’Ospedale.

Il Dottor Guglielmucci ha maturato una pluriennale esperienza in ambito sanitario, anche in qualità di Direttore Sanitario del Fatebenefratelli di Benevento, affiancando all’attività ospedaliera l’impegno accademico e scientifico, con particolare attenzione alla formazione del personale sanitario.

Numerosi gli incarichi ricoperti nel corso degli anni, tra cui spicca l’attività di consulenza strategica svolta al servizio delle Direzioni di diversi presidi ospedalieri e la partecipazione al comitato scientifico del BIM Italia (Gruppo GPI).

“È per me un onore poter svolgere questo prestigioso incarico – commenta il neo Direttore Sanitarionel corso degli anni ho avuto la possibilità di entrare in contatto con diverse realtà ospedaliere, quindi posso affermare, con molta serenità, che il Responsible Research Hospital ha già un’ottima struttura organizzativa, che ci impegneremo a potenziare ulteriormente, avendo come unico obiettivo il benessere dei nostri pazienti”, conclude il dottor Guglielmucci.

Una scelta maturata dopo un’attenta valutazione dell’ampio bagaglio formativo, delle funzioni espletate e degli incarichi ricoperti dallo stesso nel corso degli anni.

“Ringrazio di cuore il dottor Guglielmucci per aver accettato la nostra proposta, assumendo l’incarico di Direttore Sanitario – commenta il Presidente Stefano PetraccaAbbiamo, sin dal primo momento, apprezzato le Sue qualità umane e professionali e siamo davvero orgogliosi che oggi Egli sia parte integrante della famiglia Responsible”. 

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Regione Molise e Dipartimento di Prevenzione ASReM alle prese con l’organizzazione della campagna antinfluenzale https://www.cblive.it/rubriche/divulgazione-approfondimenti-e-news-su-salute-e-benessere/131426-regione-molise-e-dipartimento-di-prevenzione-asrem-alle-prese-con-lorganizzazione-della-campagna-antinfluenzale.html https://www.cblive.it/rubriche/divulgazione-approfondimenti-e-news-su-salute-e-benessere/131426-regione-molise-e-dipartimento-di-prevenzione-asrem-alle-prese-con-lorganizzazione-della-campagna-antinfluenzale.html#respond Tue, 24 Sep 2024 10:45:40 +0000 https://www.cblive.it/?p=131426 La Regione Molise ed il Dipartimento di Prevenzione ASReM stanno organizzando la campagna antinfluenzale, con l’obiettivo di offrire a tutti i cittadini e soprattutto a quelli più fragili questo prezioso strumento di prevenzione. Grazie ad un accordo tra tutti gli operatori sanitari, i cittadini avranno a disposizione una fitta rete di centri presso cui effettuare …

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La Regione Molise ed il Dipartimento di Prevenzione ASReM stanno organizzando la campagna antinfluenzale, con l’obiettivo di offrire a tutti i cittadini e soprattutto a quelli più fragili questo prezioso strumento di prevenzione.

Grazie ad un accordo tra tutti gli operatori sanitari, i cittadini avranno a disposizione una fitta rete di centri presso cui effettuare la vaccinazione.

La campagna, anche quest’anno, vede coinvolti i Medici dell’assistenza sanitaria di base, gli ambulatori vaccinali del Dipartimento di Prevenzione e le Farmacie.

I vaccini disponibili

 

Vaccino Descrizione Dosi e modalità di somministrazione
Vaccino Inattivato Quadrivalente, o subunità, o split I vaccini antinfluenzali inattivati attualmente autorizzati per l’uso in Italia sono vaccini split e a subunità. I vaccini influenzali inattivati possono essere impiegati in tutte le fasi della gravidanza. Attualmente in Italia sono disponibili vaccini antinfluenzali quadrivalenti (VIQ) che contengono 2 virus di tipo A (H1N1 e H3N2) e 2 virus di tipo B. Se non altrimenti specificato (vedi sotto), i vaccini inattivati sono prodotti con virus replicato in uova embrionate di pollo. –   6 mesi 9 anni: 2 dosi (0,50ml): ripetute a distanza di almeno 4 settimane ai bambini vaccinati per la prima volta; 1 dose (0,50ml) se già vaccinati negli anni precedenti

 

–      > 9 anni. 1 dose (0,50ml)

Vaccino vivo attenuato Il vaccino LAIV trivalente è un vaccino antinfluenzale vivo attenuato somministrato con spray intranasale e autorizzato per l’uso in persone di età compresa tra 2 e 18 anni. I ceppi influenzali contenuti nel vaccino sono attenuati in modo da non causare influenza. Per la stagione 2024-2025 è, al momento, previsto l’utilizzo della formulazione trivalente –   2 anni – 9 anni: 2 dosi (0,2 ml) ripetute a distanza di almeno 4 settimane per bambini che vengono vaccinati per la prima volta; 1 dose (0,2 ml) se già vaccinati negli anni precedenti

–   10-17 anni: 1 dose (0,2 ml)

Vaccino inattivato quadrivalente adiuvato Uno dei vaccini quadrivalenti inattivati contiene l’adiuvante MF59, un’emulsione olio-in-acqua composta da squalene come fase oleosa. L’adiuvante ha lo scopo di facilitare l’adeguata risposta immunitaria partendo da una minore quantità di antigene. Gli altri prodotti inattivati non contengono un adiuvante. È indicato nelle persone di età pari o superiore a 50 anni. –      ≥50 anni: 1 dose (0,50 ml)
Vaccino inattivato quadrivalente ad alto dosaggio Il vaccino ad alto dosaggio è un vaccino split quadrivalente che contiene due virus di tipo A(H1N1 e H3N2) e due virus di tipo B contenente 60 mcg di emoagglutinina (HA) per ciascun ceppo virale per garantire una maggiore risposta immunitaria e quindi una maggiore efficacia. È indicato nelle persone di età pari o superiore a 60 anni. 60 anni: 1 dose (0,50 ml)

 

 

Per chi è gratuita la vaccinazione?

  • adulti da 60 anni in su
  • bambini tra i 6 mesi e i 6 anni
  • donne in gravidanza e nel periodo del post-partum o dell’allattamento
  • ricoverati in strutture per lungodegenti (di qualsiasi età)
  • medici e personale sanitario di assistenza
  • familiari e contatti di soggetti ad alto rischio
  • addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo
  • forze dell’ordine
  • personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani
  • donatori di sangue
  • soggetti dai 6 mesi ai 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza.

Perché vaccinarsi?

L’influenza può avere conseguenze difficili da gestire, soprattutto per i soggetti più vulnerabili.

L’influenza può causare complicanze a carico dell’apparato cardiovascolare (miocardite), del sistema nervoso (encefalite) o dei muscoli (miosite, rabdomiolisi) e insufficienza multiorgano (ad esempio: insufficienza respiratoria e renale); può portare anche al peggioramento di malattie preesistenti (quali ad esempio il diabete, malattie immunitarie o cardiovascolari e respiratorie croniche).

Complicanze che sono più frequenti nei soggetti al di sopra dei 65 anni di età e con condizioni di rischio. Alcuni studi hanno messo in evidenza un aumentato rischio di malattia grave nei bambini molto piccoli e nelle donne in gravidanza. Tuttavia, casi gravi di influenza si possono verificare anche in persone sane che non rientrano in alcuna delle categorie sopra citate.

La vaccinazione è la forma più efficace di prevenzione dell’influenza.

Somministrazioni contestuali dei vaccini

Anche a fronte della continua circolazione del virus Sars-Cov2, è estremamente importante massimizzare la protezione per la stagione autunno/inverno 2024-2025 raccomandando fortemente la vaccinazione anti-Covid a:

  • adulti di età pari o superiore a 60 anni
  • ospiti delle strutture per lungodegenti
  • donne che si trovano in qualsiasi trimestre della gravidanza o nel periodo “postpartum” comprese le donne in allattamento
  • operatori sanitari e sociosanitari
  • persone dai 6 mesi ai 59 anni di età compresi, con elevata fragilità, in quanto affette da patologie o con condizioni che aumentano il rischio di COVID-19 grave

Inoltre, anche quest’anno continua l’importante programma di vaccinazione antipneumococcica, per la prevenzione delle infezioni a carico dell’apparato respiratorio, quali la polmonite e, di malattie sistemiche, come meningite e sepsi, il cui rischio aumenta con l’età in particolare sopra i 64 anni e in presenza di patologie croniche.

Anche questa vaccinazione è offerta gratuitamente a tutti gli adulti con età ≥ 60 anni, e nei soggetti a rischio e a quanti affetti da patologie croniche.

Perché fare la co-somministrazione?

La somministrazione contemporanea di due vaccini si è dimostrata sicura, ben tollerata e garantisce un’adeguata risposta anticorpale, pari a quella prodotta da ciascun vaccino somministrato singolarmente.

 

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Grand Re-Opening per Bibenda – Fondazione Italiana Sommelier: nuovi spazi e nuovi orizzonti per la cultura di vino, olio e l’enogastronomia di qualità https://www.cblive.it/news-dal-molise/grand-re-opening-per-bibenda-fondazione-italiana-sommelier-nuovi-spazi-e-nuovi-orizzonti-per-la-cultura-di-vino-olio-e-lenogastronomia-di-qualita.html https://www.cblive.it/news-dal-molise/grand-re-opening-per-bibenda-fondazione-italiana-sommelier-nuovi-spazi-e-nuovi-orizzonti-per-la-cultura-di-vino-olio-e-lenogastronomia-di-qualita.html#respond Sat, 21 Sep 2024 10:27:38 +0000 https://www.cblive.it/?p=131377 Ieri sera, 20 settembre, in un’atmosfera carica di emozione e soddisfazione, Bibenda – Fondazione Italiana Sommelier ha inaugurato ufficialmente i nuovi locali in Piazza Molise 48/52 a Campobasso. Alla presenza di numerosi ospiti, è stato tagliato il nastro che ha segnato il via a un nuovo progetto: non solo una sede più accogliente, ma anche …

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Ieri sera, 20 settembre, in un’atmosfera carica di emozione e soddisfazione, Bibenda – Fondazione Italiana Sommelier ha inaugurato ufficialmente i nuovi locali in Piazza Molise 48/52 a Campobasso. Alla presenza di numerosi ospiti, è stato tagliato il nastro che ha segnato il via a un nuovo progetto: non solo una sede più accogliente, ma anche il consolidamento di quello che è il punto di riferimento della cultura enogastronomica del Molise.

Gli ambienti, ampi, spaziosi e dall’estetica curata, riflettono il desiderio della Fondazione di innovare e crescere, mantenendo saldo il legame con il territorio. Il nuovo locale è stato, infatti, concepito per accogliere corsi di formazione per sommelier, eventi e iniziative, offrendo a professionisti e appassionati spazi funzionali e confortevoli.

Nuove Sale, Nuovi Progetti

Il cuore del rinnovamento sono le due nuove sale, intitolate a due figure emblematiche per la Fondazione Italiana Sommelier. La prima sala è stata dedicata a Luigi Veronelli, maestro indiscusso del giornalismo enogastronomico italiano, la cui visione innovativa ha trasformato il modo in cui il vino è raccontato e vissuto nel nostro Paese. “L’intitolazione a Veronelli – ha sottolineato la presidente della Fondazione Sommelier Molise, Dora Formato – non è solo un omaggio, ma un impegno a portare avanti la sua eredità culturale.”

La seconda sala porta il nome di Elsa Coletta, una figura cara alla comunità locale, scomparsa prematuramente. Elsa, ricordata non solo per la sua competenza, ma soprattutto per la sua umanità, ha rappresentato un pilastro per la Fondazione e un modello per tanti giovani appassionati di enogastronomia.Con queste intitolazioni – ha aggiunto la presidente – onoriamo il passato e i valori che ci sono stati trasmessi.”

Durante l’inaugurazione, Gabriele Di Blasio, vice presidente della Fondazione Sommelier Molise, ha sottolineato con orgoglio che la Fondazione è l’unica associazione in Molise a disporre di sale proprie, a differenza di altre realtà che si appoggiano a ristoranti o alberghi. “Questo – ha detto – rappresenta un elemento distintivo che rafforza l’identità della Fondazione Italiana Sommelier Molise, impegnata a creare un punto di riferimento solido per la promozione delle eccellenze enogastronomiche locali”. 

Un Polo di Cultura Enogastronomica

Oltre alle nuove sale, la Fondazione Italiana Sommelier Molise ha ribadito la volontà di mettere i propri spazi e la propria esperienza a disposizione dei produttori locali e di tutti coloro che desiderano promuovere i prodotti tipici del territorio. Il vice presidente Di Blasio, ha sottolineato l’importanza di “collaborare con professionisti del settore per migliorare la comunicazione e la promozione dell’enogastronomia molisana, rafforzando il legame con il territorio”.

Questo progetto di rinnovamento, quindi, non si limita a una semplice riqualificazione degli spazi, ma si propone come un’opportunità di crescita collettiva per la comunità enogastronomica della regione. “Oggi – ha concluso la presidente Dora Formato – celebriamo non solo un nuovo inizio per Bibenda, ma anche un futuro pieno di prospettive e opportunità per tutti noi.”

L’apertura dei nuovi locali rappresenta un passo importante per la Fondazione Italiana Sommelier Molise, un luogo dove il vino, l’olio e la cultura enogastronomica trovano la loro massima espressione, con l’obiettivo di promuovere e valorizzare le eccellenze locali. Un brindisi alla tradizione, ma con lo sguardo fermamente rivolto al futuro.

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Virus sinciziale, Asrem e struttura commissariale chiariscono: “In Molise vaccino gratuito” https://www.cblive.it/rubriche/divulgazione-approfondimenti-e-news-su-salute-e-benessere/virus-sinciziale-asrem-e-struttura-commissariale-chiariscono-in-molise-vaccino-gratuito.html https://www.cblive.it/rubriche/divulgazione-approfondimenti-e-news-su-salute-e-benessere/virus-sinciziale-asrem-e-struttura-commissariale-chiariscono-in-molise-vaccino-gratuito.html#respond Fri, 20 Sep 2024 13:46:23 +0000 https://www.cblive.it/?p=131348 Ha creato stupore in gran parte del Paese la notizia riguardante la decisione dell’AIFA di inserire il Nirsevimab, anticorpo monoclonale per la prevenzione dell’infezione da virus respiratorio sinciziale, tra i farmaci di classe C e quindi non erogabile da parte delle regioni in piano di rientro dal debito in sanità. Dopo soltanto 24 ore il …

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Ha creato stupore in gran parte del Paese la notizia riguardante la decisione dell’AIFA di inserire il Nirsevimab, anticorpo monoclonale per la prevenzione dell’infezione da virus respiratorio sinciziale, tra i farmaci di classe C e quindi non erogabile da parte delle regioni in piano di rientro dal debito in sanità.

Dopo soltanto 24 ore il Ministero della Salute è correttamente intervenuto mettendo riparo ad una situazione insostenibile e dopo una interlocuzione con l’AIFA ha ribadito la possibilità, da parte di tutte le regioni, di mettere a disposizione l’anticorpo monoclonale per i bambini e il vaccino per le mamme.

In Molise, si legge nella nota stampa – i Commissari alla Sanità e la Direzione Generale della Salute si erano già mossi da tempo, convocando il Gruppo tecnico regionale Vaccini e autorizzando l’Asrem all’acquisto sia dell’anticorpo monoclonale per i neonati sia del vaccino per le partorienti, in modo da partire nel prossimo mese di ottobre con la profilassi contro il virus sinciziale.

Quindi le mamme che decideranno di partorire in Molise possono essere tranquille, perché potranno usufruire gratuitamente di questa importante procedura di prevenzione, conclude la nota.

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