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]]>La cerimonia, tenutasi alla presenza del vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, ha visto la partecipazione del presidente della Federazione Italiana Cuochi (FIC) Rocco Pozzulo, che ha consegnato personalmente i prestigiosi attestati insieme al responsabile giovani FIC Ermando Paglione.
Christian Palmiero non è un volto nuovo nel panorama culinario regionale. Lo studente si era già distinto lo scorso febbraio conquistando la medaglia d’argento ai campionati di cucina italiana svoltisi a Rimini nel 2025, un risultato che aveva portato lustro all’intero territorio molisano. Il riconoscimento ottenuto al Senato rappresenta ora un ulteriore tassello nel percorso di crescita professionale del giovane cuoco, premiato specificamente per il suo ruolo di ambasciatore della tradizione culinaria italiana.
Ad accompagnare Palmiero nella capitale sono stati Simone Petti, responsabile giovani FIC Molise, e la professoressa Marino Luana Bernadette dell’istituto alberghiero IISS “Lombardo-Radice” di Vinchiaturo (CB).
“Siamo orgogliosi di Christian e del percorso che sta costruendo”, ha commentato la dirigente scolastica dott.ssa Maria Teresa Imparato. “Questo riconoscimento al Senato della Repubblica rappresenta non solo un traguardo personale per lui, ma anche la conferma che il nostro istituto sta formando professionisti di eccellenza. Christian è l’esempio di come talento, dedizione e una solida preparazione scolastica possano aprire le porte ai più alti riconoscimenti. È motivo di grande soddisfazione vedere i nostri studenti diventare ambasciatori del territorio e delle tradizioni culinarie italiane”.
In un’epoca in cui la cucina italiana continua a conquistare consensi in tutto il mondo, iniziative come questa sottolineano l’importanza di investire sui talenti emergenti per preservare e diffondere il patrimonio gastronomico nazionale. La presenza di Christian Palmiero al Senato della Repubblica testimonia come anche dalle realtà più piccole possano emergere eccellenze capaci di rappresentare l’Italia con orgoglio e competenza, portando in alto il nome del Molise e dell’intera nazione.
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]]>L'articolo Campobasso, la multiculturalità per celebrare la Notte europea dei Musei sembra essere il primo su CBlive.
]]>La serata si trasformerà in un viaggio attraverso i beni culturali di diversi Paesi del mondo, raccontati direttamente dai migranti residenti in città. All’evento “Noi siamo il mondo – Notte di cultura generativa” saranno presentate storie e tradizioni provenienti da Bangladesh, Gambia, Guinea, Tunisia, Costa d’Avorio e Sierra Leone, offrendo alla comunità locale un’occasione unica di confronto e scoperta.
Saranno protagonisti dell’incontro i ragazzi e le ragazze ospiti dei progetti Stesso Cielo, Integra Mondo, Hayet e Karibu, che metteranno in luce la ricchezza culturale dei loro Paesi d’origine.
La Notte europea dei Musei, promossa dal Ministero della Cultura francese e patrocinata da UNESCO, Consiglio d’Europa e ICOM, rappresenta un’importante occasione per ribadire il ruolo dei musei come luoghi di incontro, condivisione e partecipazione culturale.
“Attraverso questa iniziativa – dichiarano la sindaca Marialuisa Forte e l’assessora alle Politiche sociali Bibiana Chierchia – si intende valorizzare il patrimonio culturale dei migranti promuovendo il dialogo tra tradizioni e comunità. L’identità, in tutte le sue espressioni, rappresenta un ponte per l’integrazione e la crescita condivisa”.
“L’evento si propone inoltre di evidenziare il ruolo attivo dei musei nella società, non solo come custodi della memoria, ma anche come presìdi di legalità e inclusione” spiega Davide Delfino, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Campobasso.
Promuovere la conoscenza interculturale significa prevenire fenomeni di discriminazione e favorire la coesione sociale, creando una comunità aperta, consapevole e arricchita dal dialogo tra culture.
Un appuntamento che celebra la cultura come ponte tra le persone, rafforzando il ruolo dei musei come spazi di inclusione e legalità.
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]]>L'articolo Un Papa americano per la pace: l’elezione di Leone XIV nel racconto di una fotogiornalista sembra essere il primo su CBlive.
]]>La malinconia per ciò che è stato è ancora molto forte. Papa Francesco è scomparso da poco e il tempo non lenisce il dolore-ma oggi comincia un nuovo tempo, il tempo della gioia. Parla subito di pace disarmata e disarmante il nuovo Papa Leone XIV, il Cardinale di Chicago Robert Francis Prevost. Si nota subito che è un Papa che costruisce delle continuità. Sceglie il nome per accendere una connessione con Leone XIII, il Papa dell’ enciclica sociale Rerum Novarum. Si definisce un figlio di Sant’Agostino, proprio come Ratzinger. Inoltre la sua lunga esperienza di missionario in Perù lo accomuna a Francesco nell’interesse per i paesi non occidentali, lontani e svantaggiati.
È presto per dire se è stata una nomina di compromesso, se il nuovo Pontefice è più un conservatore che un progressista.
Sento che potrebbe essere il Papa delle sorprese, proprio come a suo tempo fu Bergoglio.
Ha un aspetto sereno, rassicurante e nel discorso di oggi tradisce una tenera emozione. Importa poco che sia anti-trumpiano, in un momento come questo il Mondo ha bisogno di una guida, di un profeta che conduca i fedeli attraverso la Storia. E soprattutto ha necessità di un mediatore, che sappia dialogare per la pace.
In una Piazza San Pietro sfolgorante, il nuovo Pontefice ha intessuto una nuova rete dell’amore, la stessa di Francesco, per tirarci tutti dentro. Per proteggere il nostro faticoso cammino nei giorni a venire di questa Roma che è tornata ad essere il centro del Mondo.
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]]>L'articolo Jazz’Inn 2025: Campobasso e 13 comuni protagonisti dell’innovazione dal 29 settembre al 3 ottobre sembra essere il primo su CBlive.
]]>La candidatura di Campobasso, sempre al primo posto in tutte le fasi di selezione tra le 59 candidature pervenute, ha rappresentato un segnale forte della capacità del territorio di fare squadra, mettendo in campo un progetto credibile e innovativo, nato dal basso, con una visione strategica condivisa tra istituzioni e associazioni locali.
Questa mattina, presso la sede della ex Gil, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell’evento. Al tavolo, la sindaca di Campobasso, Marialuisa Forte, insieme a Giuseppe De Nicola, direttore generale della Fondazione Ampioraggio, a Fabio Cofelice, consigliere regionale delegato alla Cultura e ‘padrone di casa’, che ha sposato in pieno l’iniziativa, riconoscendone il potenziale per il territorio e per la promozione di nuovi modelli di innovazione e crescita, e Gianbattista Pignataro, socio e consigliere d’amministrazione della Fondazione. In sala, amministratori locali e partner che hanno contribuito alla candidatura, confermando l’importanza della collaborazione territoriale per attrarre nuove opportunità di sviluppo.
Fondazione Ampioraggio, nata nel 2016, ha sviluppato un ecosistema nazionale di innovazione per superare gli ostacoli che spesso limitano l’incontro tra l’offerta di innovazione (startup e centri di ricerca) e la domanda (pubblica e privata). Nel 2017, ha dato vita a Jazz’Inn, un evento nato inizialmente per salvare un festival jazz a Pietrelcina, trasformandolo in un laboratorio di idee e confronto, un modello di “slow dating” tra innovatori, istituzioni e imprese.
Negli anni, il format è diventato un riferimento nazionale per le ricadute economiche sul territorio, generando oltre 90 milioni di euro e trasformando borghi e aree interne in smart villages, dove l’innovazione prende forma attraverso tavoli di lavoro e sperimentazione pratica.
“Jazz’Inn è un ‘non evento’ nella regione che non esiste”, ha affermato Giuseppe De Nicola, evidenziando come l’innovazione possa fiorire anche fuori dai luoghi comuni, creando connessioni strategiche tra chi propone idee e chi cerca soluzioni.
La sindaca Marialuisa Forte ha sottolineato il valore della candidatura di Campobasso e del gioco di squadra che ha portato al riconoscimento del progetto: “Abbiamo creduto in questa opportunità e abbiamo lavorato insieme per portarla nel nostro territorio. Il Molise deve essere protagonista nell’innovazione, e Jazz’Inn è un’occasione concreta per costruire il futuro con investimenti e progetti capaci di far rimanere i giovani e facendo rientrare quelli che sono andati via”.
Nei quattro giorni di Jazz’Inn 2025, a Campobasso si terranno 15 tavoli di lavoro al giorno presso la ex Gil, affiancati da laboratori di innovazione, con l’obiettivo di generare investimenti e sviluppare idee concrete. L’iniziativa coinvolgerà startup, grandi aziende, investitori e amministrazioni, creando sinergie e opportunità di crescita per il territorio. Insomma offrirà la possibilità di un confronto diretto tra chi ha idee e chi ha strumenti per realizzarle.
Ma l’innovazione si coniuga, anche in questa edizione, con l’arte e la musica: ogni sera, i borghi coinvolti ospiteranno concerti jazz, offrendo ai partecipanti occasioni di incontro culturale e momenti di convivialità.
La manifestazione sarà inoltre l’occasione per promuovere il territorio, con visite nei luoghi iconici della regione, come l’area archeologica di Altilia, permettendo agli ospiti di scoprire il patrimonio storico e paesaggistico del Molise, unendo sviluppo, creatività e valorizzazione delle risorse locali.
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]]>L'articolo L’ultimo viaggio di Papa Francesco: i funerali del Pontefice nel racconto della fotografa molisana Laura Venezia sembra essere il primo su CBlive.
]]>LAURA VENEZIA
L’ultimo viaggio, quello che non ci aspettavamo di raccontare, non ora e non come lunga scia dei riti della settimana Santa, è il viaggio di un profeta appena scomparso e pianto dolorosamente dal suo popolo.
Un profeta, certo, un uomo più che un erudito, un gesuita vicino alla gente e ai problemi quotidiani.
In questa settimana l’amore del popolo è stato più che tangibile ed è culminato in una messa esequiale straziante quanto bellissima, nello splendore di un mattino romano.
Un profeta, un uomo semplice. Eppure per lui nelle ultime ventiquattro ore il mondo intero è volato a Roma, a testimonianza del fatto che la sua rete dell’amore, quella in cui ci ha avviluppato tutti, continua ad operare.
A questa rete non possono sfuggire i politici, neanche quelli che ritirano le condoglianze, così come questa mattina in Piazza San Pietro abbiamo visto genti di qualsivoglia religione.
L’ultimo viaggio è il nuovo inizio di Papa Francesco.
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]]>L'articolo La Diocesi di Trivento accoglie il nuovo Vescovo Camillo Cibotti. Il saluto del governatore Francesco Roberti sembra essere il primo su CBlive.
]]>Una folla di fedeli nel giorno del funerale di Papa Francesco, nel pomeriggio di sabato 26 aprile 2025, si è ritrovata a Trivento per accogliere il nuovo Vescovo, Sua Eccellenza Mons. Camillo Cibotti, il quale è già Vescovo della Diocesi di Isernia – Venafro.
In apertura della cerimonia, l’intervento del Presidente della Giunta Regionale del Molise, Francesco Roberti.
“Oggi ci ritroviamo riuniti in questa giornata di grande significato per la Diocesi di Trivento e per tutta la nostra regione – il saluto del governatore Francesco Roberti – È con sincera gratitudine che porgo il mio saluto, a nome della Regione Molise e dell’intera comunità molisana, a Sua Eccellenza Monsignor Camillo Cibotti, che oggi prende ufficialmente possesso della Cattedra Episcopale di Trivento, che ben saprà guidare, così come sta facendo, da undici anni, quale Pastore della Diocesi Isernia-Venafro.
Nel contempo, il ringraziamento per il lavoro svolto va a Sua Eccellenza Monsignor Claudio Palumbo, al quale rivolgo un pensiero di sincera riconoscenza per la dedizione, sapienza e grande sensibilità pastorale con cui ha guidato questa Diocesi.
Lo ringraziamo per la sua testimonianza di fede vissuta, per l’ascolto paziente, per l’impegno profuso nel valorizzare le persone e i territori, con uno stile sempre discreto, ma profondamente incisivo.
L’insediamento di un Vescovo è sempre un momento che richiama l’anima più autentica delle nostre comunità: quella che si fonda sulla spiritualità, sulla coesione sociale, sulla speranza.
La sua nomina, Eccellenza Reverendissima Mons. Camillo Cibotti, per come abbiamo avuto modo di conoscerLa, è un dono per questo territorio: il segno di una guida che saprà essere prossima, attenta, salda nella fede e nel servizio.
Ma oggi, questo momento di gioia si accompagna a un sentimento di profonda tristezza e raccoglimento: poche ore fa si sono svolte, a Roma, le esequie solenni di Sua Santità Papa Francesco, Pontefice amatissimo, guida spirituale instancabile, voce limpida del Vangelo in un tempo fragile e spesso disorientato.
A nome della Regione Molise e dei suoi cittadini, desidero esprimere il più sincero cordoglio per la sua scomparsa. La sua testimonianza di umiltà, di attenzione ai poveri, ai migranti, agli ultimi, e il suo costante invito alla fratellanza e alla pace rimarranno scolpiti nella memoria collettiva del nostro tempo. Il Molise, che ebbe l’onore di accoglierlo il 5 luglio 2014, conserva con gratitudine il ricordo vivo della sua vicinanza semplice, della sua parola schietta, del suo abbraccio paterno.
In questo momento di lutto e di passaggio, eleviamo anche un pensiero fiducioso all’intera Chiesa universale, accompagnando con la preghiera e con l’auspicio di ogni bene i Cardinali chiamati a eleggere il successore di Pietro. Che lo Spirito Santo illumini i loro cuori, affinché il nuovo Papa possa continuare a guidare il popolo cristiano nel solco di misericordia, giustizia e pace tracciato da Papa Francesco.
Nel cuore di questo tempo storico, così complesso e carico di interrogativi, la figura del Vescovo torna ad avere un ruolo centrale: pastore, guida spirituale, ma anche punto di riferimento etico e umano per un’intera comunità.
In Lei, Eccellenza, anche i cittadini della Diocesi di Trivento, così come hanno fatto quelli della Diocesi di Isernia-Venafro, riconosceranno presto un compagno di cammino, un ascoltatore attento, una presenza amica.
Le istituzioni civili, da parte loro, hanno il dovere di saper dialogare con la Chiesa locale in uno spirito di reciproco rispetto e collaborazione.
La Regione Molise, in particolare, intende rinnovare il proprio impegno a camminare insieme alla Diocesi su questioni che riguardano la coesione sociale, l’educazione, la dignità del lavoro, l’accoglienza, la tutela dei più deboli.
La costruzione del bene comune è una responsabilità condivisa, che va oltre ogni confine di ruolo o competenza.
A Lei, Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Camillo Cibotti, rivolgo dunque i più sentiti auguri per questo nuovo cammino pastorale. Che il suo ministero possa essere fecondo di frutti spirituali e civili, e che trovi nella nostra terra, nella sua gente, nelle istituzioni, un terreno fertile e disponibile.
Benvenuto a Trivento, benvenuto tra la sua gente!”.
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]]>L'articolo Scomparsa Papa Francesco, il cordoglio delle Comunità Diocesane sembra essere il primo su CBlive.
]]>Tutto il popolo di Dio esprime immensa gratitudine al Signore per il dono dell’alto Magistero che Papa Francesco ha esercitato per i fedeli cristiani di tutto il mondo e per l’alta autorità morale universalmente riconosciuta.
Negli ultimi due mesi abbiamo seguito con apprensione il suo delicato stato di salute e raccolto l’insegnamento che ci ha voluto trasmettere, fino all’ultimo momento; le sue ultime immagini del giorno di Pasqua sono state l’ultima sua testimonianza di Pastore che ha cura del suo gregge, fino alla fine. Il mistero della Pasqua del Signore Gesù rivive nella sua figura debole ma forte della speranza della Resurrezione.
Possa la Sua Memoria rimanere viva nella mente e nel cuore di tutti e il suo insegnamento segnare profondamente il futuro della Chiesa e del mondo intero; i documenti ufficiali, encicliche, esortazioni apostoliche, i suoi messaggi, i suoi viaggi instancabili, la sua tenace testimonianza dell’amore di Cristo, saranno pietra miliare per la Chiesa del Terzo Millennio.
La storia darà conto dell’immensa eredità di Papa Francesco e del suo instancabile impegno per i poveri, i diseredati, gli oppressi di tutto il mondo, le vittime innocenti dei tanti conflitti in questo “mondo a pezzi”, per il grido incessante per la pace tra i popoli, per le sue parole profetiche proclamate con forza in ogni occasione.
La Parola di Dio seminata nelle tante regioni visitate nel corso del suo pontificato produrrà, ne siamo certi, frutti di amore e di riconciliazione.
Pie Jesu, dona Ei requiem sempiternam
+ Biagio Colaianni, arcivescovo di Campobasso-Bojano
+ Camillo Cibotti, vescovo di Isernia-Venafro
+Claudio Palumbo, vescovo di Termoli-Larino e Amm. Ap. di Trivento
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]]>L'articolo Roma, al Mimit la mostra “Made in Italy impresa al femminile”: Molise presente con i vini affinati in mare ‘Le Profondità’ sembra essere il primo su CBlive.
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]]>L'articolo Borse di studio per le scuole superiori: domande al via sembra essere il primo su CBlive.
]]>La misura è stata ufficializzata con la Delibera n. 118 del 15 aprile 2025 da parte della Giunta Regionale, che ha preso atto dell’assegnazione dei fondi e ha stabilito i criteri di accesso al beneficio. Le borse di studio, con un valore compreso tra i 150 e i 500 euro, saranno erogate direttamente dal Ministero una volta concluso l’iter istruttorio.
Possono farne richiesta gli studenti appartenenti a nuclei familiari con un ISEE non superiore a 11.000 euro. Le domande dovranno essere presentate presso il Comune di residenza, utilizzando il modello “allegato A”, dove sono consultabili anche tutti gli atti correlati.
Sarà poi compito dei Comuni trasmettere entro il 23 maggio 2025 le graduatorie delle domande ricevute alla Regione Molise, utilizzando l’apposita modulistica fornita dagli uffici regionali.
“Si tratta di risorse fondamentali – ha dichiarato Di Baggio – che vanno a supportare le famiglie nell’affrontare i costi dell’istruzione, offrendo pari opportunità a tutti gli studenti, anche quelli provenienti da contesti economici più fragili. La Regione Molise continuerà a impegnarsi affinché ogni euro destinato all’istruzione venga impiegato al meglio, nella consapevolezza che investire nella cultura significa investire nel futuro della nostra società”.
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]]>L'articolo Scuole molisane protagoniste a ‘Scuola Futura Campus’ sembra essere il primo su CBlive.
]]>La manifestazione si è svolta in concomitanza con le finali del Campionato Nazionale RoboCup, dove studenti da tutta Italia si sono sfidati in competizioni di robotica educativa. A guidare la delegazione molisana, composta da Dirigenti, docenti e studenti, l’Ufficio Scolastico del Molise con la Direttrice Maria Chimisso e il prof. Marco Di Paolo, Coordinatore delle Equipe Formative Territoriali del Molise. Scuola Futura è un campus itinerante che tocca tutte le Regioni italiane per promuovere attività di formazione ed esperienze innovative coinvolgendo per quattro giorni – in ogni città – migliaia di studenti, impegnati simultaneamente in decine di laboratori, ognuno dei quali risponde ad un’area e ad una sfida di interesse scientifico e culturale.
Per questa occasione, la città di Pescara si è trasformata in un Campus della conoscenza, sperimentando nuovi algoritmi educativi che intrecciano STEM e ARTI in un linguaggio condiviso. Scuola Futura è l’occasione, per studenti e docenti, di esplorare le nuove frontiere dell’educazione interdisciplinare e della trasformazione digitale. L’evento ha animato il centro di Pescara con attività, workshop e incontri volti a diffondere le buone pratiche del PNRR Scuola, valorizzando l’innovazione, la sostenibilità e la centralità degli studenti nel processo educativo. Il Programma didattico ha incluso diverse attività, molte delle quali sono state rivolte alle delegazioni composte da studentesse e studenti dell’Abruzzo e del Molise. Lo scopo è promuovere e sperimentare, insieme, buone pratiche innovative su settori come quello tecnologico, artistico, musicale e agro-alimentare.
“Questa esperienza – ha dichiarato la Direttrice dell’USR Molise, Maria Chimisso – ha rappresentato un momento di straordinaria crescita per le nostre scuole. Abbiamo visto studenti e docenti confrontarsi in contesti assolutamente innovativi, mettendo in campo competenze, creatività e spirito di collaborazione. Il Molise ha dimostrato ancora una volta di essere pronto ad accogliere le sfide dell’educazione del futuro, con entusiasmo e visione condivisa”.
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