Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, il messaggio del presidente Francesco Roberti
In occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, il messaggio del Presidente della Provincia di Campobasso, Francesco Roberti.
“Il 3 dicembre è la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, che si celebra dal 1981, in occasione dell’Anno Internazionale delle Persone Disabili, al fine di promuovere una più diffusa e approfondita conoscenza sui temi della disabilità per favorire la piena inclusione in tutti gli ambiti (scolastico, lavorativo, sociale, sanitario, sportivo), respingendo ogni forma di discriminazione e violenza – si legge nella nota di Palazzo Magno – Dal 1993, il 3 dicembre è anche la Giornata Europea delle Persone con Disabilità, così come stabilito dalla Commissione Europea in accordo con le Nazioni Unite. Il tema dell’edizione 2020 è ‘Non si lascia indietro nessuno… mai’, principio quest’ultimo su cui si fonda l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, puntando al miglioramento delle strutture per permettere a tutti un effettivo accesso ai servizi. E proprio da qui voglio partire. È compito delle istituzioni favorire la massima integrazione e socializzazione e il monito, quest’anno, deve essere ancora più incisivo, perché la pandemia da Covid-19 è stato un ostacolo verso la piena inclusione delle persone con disabilità”.
“La rimozione degli ostacoli architettonici, culturali e sociali, il potenziamento delle strutture socio-sanitarie devono essere al primo posto sull’agenda di tutti noi amministratori, che dobbiamo essere in prima linea per favorire tutte quelle azioni tali da assicurare la piena inclusione nella società delle persone con disabilità, a cui devono essere assicurati, sempre, pieni diritti – prosegue il Presidente Francesco Roberti – In questo periodo di emergenza sanitaria, il mondo della scuola ha ben evidenziato come siano stati penalizzati oltremodo gli studenti con disabilità, nonostante il massimo impegno profuso dal personale docente per proseguire il processo di apprendimento cognitivo”.
“I docenti di sostegno hanno triplicato gli sforzi per supportare i ragazzi durante i periodi della Didattica a Distanza. A loro, miei colleghi, va il mio personale ringraziamento per quanto stanno facendo, provando a rendere meno problematica la situazione degli stessi studenti e delle loro famiglie. Tra le altre cose, il mondo della scuola fa tanto per favorire una nuova cultura della disabilità, rivolgendosi alle nuove generazioni, a cui dobbiamo rivolgerci sempre nelle iniziative per respingere ogni forma di discriminazione – conclude Roberti – Penso anche alle strutture socio-sanitarie, a quelle di riabilitazione e a tutti coloro che stanno lavorando in condizioni difficili, assicurando comunque la massima professionalità e cura delle fasce più deboli della popolazione”.