Serie D: Campobasso, Agnonese e Termoli tre pareggi per iniziare la stagione. Le impressioni di Farina, Donatelli e Catalano
Le tre squadre molisane del girone F di serie D hanno iniziato il campionato con altrettanti pareggi: un punto a testa e chi recrimina di più è, senza ombra di dubbio, l’Olympia Agnonese. I granata, alla vigilia, contro la superfavorita del campionato, la Sambenedettese, avrebbero firmato per un pari, ma a venticinque minuti dalla fine lo score diceva 3-0 per gli altomolisani e in superiorità numerica. Al triplice fischio finale il 3-3 sa di beffa.
Un punto con rimonta a Jesi per il Campobasso di Farina e con un paio di buone chance fallite nel finale per portare a casa l’intera posta in palio, dopo essere stati in svantaggio per oltre 50 minuti.
Uno scialbo, ma prezioso, 0-0 per il giovanissimo Termoli al cospetto del Chieti, in una gara che ha visto un ottimo afflusso di pubblico, complice il gemellaggio tra le due tifoserie.
“Siamo partiti timorosi – ha affermato il trainer Francesco Farina – e siamo usciti fuori soltanto dopo il gol della Jesina, squadra da rispettare. I marchigiani avrebbero meritato qualcosa in più nella prima frazione di gioco, ma nel secondo tempo avremmo potuto tranquillamente vincere. Lazzarini e Cianci non hanno avuto la giusta freddezza sottoporta”.
Farina, nel postpartita, ha parlato anche dei singoli: Todino e Vitelli su tutti. “Todino – ha proseguito Farina – ha fatto bene sia da trequartista, che da esterno. Vitelli, invece, è stato prezioso. Nel basket c’è la cultura del sesto uomo, nel calcio si vince in quattordici. Vitelli è specializzato in entrate a gara in corso, quando tecnica e forza possono essere devastanti nel momento in cui gli avversari si allungano. Sono contento della sua prestazione: ha segnato e offerto un prezioso assist a Lazzarini”.
Qualcosa da rivedere i lupi ce l’hanno in difesa: il gol subito ha messo in luce alcune difficoltà. “Eravamo consapevoli delle caratteristiche di Traini – ha detto l’allenatore rossoblù –, che è stato bravo a intraprendere e vincere i duelli uno contro uno. Abbiamo provato, con la difesa alta, a metterlo in fuorigioco. Occorre considerare, comunque, che la nostra difesa annoverava l’ultimo arrivato Nicolai e Dragone, che per la prima volta hanno giocato dall’inizio”.
Farina, infine, ha parlato della serenità che occorre dare a questo gruppo: “In settimana c’è stata qualche tensione di troppo. D’altronde, non dovevamo vincere la Coppa, né ci è stato chiesto di arrivare primi. A Jesi abbiamo fatto risultato su un campo sul quale poche squadre strapperanno punti”.
Ad Agnone non poteva che essere rammaricato il trainer Giuseppe Donatelli: “Per un’ora abbiamo giocato magnificamente, segnando tre gol alla Sambenedettese che sarà tra le protagoniste del campionato. Abbiamo fatto divertire e sognarei tifosi per oltre un’ora, poi abbiamo avuto un blackout più mentale, che fisico. Abbiamo peccato di inesperienza. C’è grande amarezza e per questo dobbiamo riflettere, ma anche maturare. Non dovremo più gettare alle ortiche simili chance. Paradossalmente abbiamo giocato meglio undici contro undici”.
Il più soddisfatto di tutti è l’allenatore del Termoli, Pasquale Catalano, avendo schierato per oltre quaranta minuti due calciatori del 1997, due del 1996, uno del 1995 e uno del 1994: “Abbiamo condotto una gara di sofferenza al cospetto di un Chieti dalle grandi firme – le sue affermazioni –. Dovremo lavorare ancora sull’organizzazione. Io ho tanto coraggio a far giocare tutti questi giovanissimi. Dobbiamo ancora mettere minuti nelle gambe e
approfitteremo della gara di mercoledì di Coppa Italia come tappa di avvicinamento al prossimo incontro di campionato”.
Domenica prossima, 14 settembre, è in programma la seconda giornata del girone F di serie D: il Campobasso riceverà l’Amiternina, l’Olympia Agnonese giocherà a Castelfidardo, mentre il Termoli sarà ospite del Matelica.
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