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Le luci dei negozi si spengono in segno di protesta: alle 16 manifestazione degli esercenti dinanzi la sede della Regione. Anche Palazzo San Giorgio resta al buio

Il Comitato Commercianti Molisani ha proclamato pe questo pomeriggio la chiusura delle proprie attività commerciali.

Una data emeblematica quella di oggi, lunedì 16 novembre, in cui si concentrano una miriade di versamenti fiscali a carico delle aziende.

E proprio alle 16 di questo pomeriggio davanti Palazzo Vitale in via Genova, si terrà un presidio in forma statica nel rigoroso rispetto di tutte le norme anti-COVID, a partire dal distanziamento sociale e dal corretto uso della mascherina.

In quella sede i commercianti torneranno a chiedere un incontro formale con il presidente Toma e l’avvio di un tavolo di confronto per salvare e rilanciare i tanti negozi al dettaglio che popolano il territorio regionale, esclusi di fatto dai Decreti Ristoro appena approvati in sede nazionale.

Obiettivo vagliare le proposte di intervento concretizzate dalgi esercenti in una nota indirizzata allo stesso governatore, all’assessore Marone e al sottosegretario Di Baggio.

Poposte “che – dicono i commercianti – hanno i caratteri dell’urgenza data la criticità del momento”.

A causa del coprifuoco e della chiusura serale di bar e ristoranti, a partire dalla seconda metà del mese di ottobre le persone hanno, infatti, cambiato inevitabilmente le loro abitudini e hanno manifestato una minore propensione all’acquisto.

La chiusura alle 18.00 dei pubblici esercizi penalizza così i negozi al dettaglio e per quanto i commercianti siano stati fra i primi ad attivarsi per rendere i propri locali a norma nel rispetto dei protocolli anti-contagio, il consistente calo degli introiti rende necessari per i codici Ateco esclusi dai Decreti Legge Ristoro e Ristoro Bis unaserie di interventi da parte della Regione Molise.

Aiuti concreti che i commercianti, nella nota inoltrata aglie sponenti dell’esecutivo regionale, sintetizzano così:

  • Contributo/Indennizzo per compensare quota parte della perdita di fatturato ed il costo degli affitti dei mesi di Ottobre, Novembre, Dicembre (o la cancellazione della rata semestrale dell’IMU 2020 nel caso di immobili di proprietà dell’attività);
  • Abolizione di tutte le tasse regionali e comunali a carico delle aziende: sarà onere della Regione Molise l’eventuale ristoro del Comune in cui l’azienda ha il domicilio fiscale;
  • Finanziamenti a tassi agevolati espletati tramite FINMOLISE SPA con una quota a fondo perduto a carico della Regione: l’inoltro delle pratiche direttamente a FINMOLISE SPA renderebbe più snelle le procedure e più veloce la erogazione dei finanziamenti;
  • Incentivi su nuove assunzioni e decontribuzione sui contratti in essere al fine di sostenere i livelli occupazionali e non deprimere ulteriormente il tessuto socio-economico della nostra realtà.

“E’ doveroso ricordare – fanno sapere dal comitato che oggi scendere in piazza – come la desertificazione commerciale porti conseguenze che vanno ben oltre il danno economico: i negozi rappresentano da sempre un punto di aggregazione sociale dove poter vivere contatti umani instaurando una relazione di fiducia col commerciante.

La scomparsa delle botteghe colpisce in modo indiscriminato qualsivoglia cittadino in quanto porta con sé il degrado urbano dei centri abitati, fa deprezzare il valore del patrimonio immobiliare delle città e nuoce alla qualità della vita delle persone”.

Intanto anche il Comune di Campobasso ha deciso di aderire alla manifestazione e questo pomeriggio anche le luci che illuminano Palazzo San Giorgio resteranno spente, proprio a sostegno dell’iniziativa organizzata dal Comitato Commericanti Molisani.

 

Redazione

CBlive

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