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Ricorso Tedeschi-Scarabeo, il TAR Molise passa la palla al giudice ordinario

La Sezione Prima del Tribunale Amministrativo Regionale per il Molise ha dichiarato il difetto di giurisdizione in favore del giudice ordinario relativamente al ricorso degli ex consiglieri regionali Massimiliano Scarabeo e Antonio Tedeschi, rappresentati dagli avvocati Pino Ruta, Margherita Zezza e Massimo Romano.

Trattandosi “di materia di decadenza dalla carica di consigliere dei ricorrenti che lamentano la loro illegittima pretermissione dall’Assemblea regionale, la situazione giuridica dedotta in giudizio ha la consistenza di diritto soggettivo, insuscettibile di affievolimento da parte di provvedimenti amministrativi. Occorre infatti precisare che la sussistenza della giurisdizione del giudice amministrativo non possa essere fondata sulla mera presenza di un provvedimento di una pubblica amministrazione”, si legge nella sentenza firmata dal collegio composto dai magistrati Silvio Ignazio Silvestri, Marianna Scali e Daniele Busico.

Il ricorso era stato proposto contro la Regione Molise, difesa dall’Avvocatura dello Stato, nei confronti dei singoli consiglieri regionali (non costituitisi in giudizio) e degli assessori Nicola Cavaliere, Roberto Di Baggio, Vincenzo Niro, difesi dagli avvocati Marco Marinelli e Mike Matticoli, con l’intervento in opponendum del governatore Donato Toma, difeso dall’avvocato Giacomo Papa.

“Il Tar Molise – commenta Antonio Tedeschi nonostante la durata del giudizio in quanto sono trascorsi quasi due mesi, si dichiara “incompetente” e rinvia al giudice ordinario, al quale i miei legali si sono già appellati da circa un mese, con udienza già fissata al 28 luglio, per i profili di competenza. Valuteremo, invece, la proposizione di appello al Consiglio di Stato per i vizi che non stati affrontati dal Tar”.

“Il Tar Molise si dichiara incompetente e rinvia al giudice ordinario, al quale i miei legali si sono già appellati da circa un mese, con udienza già fissata al 28 luglio, per i profili di competenza. Valuteremo, invece, la proposizione di appello al Consiglio di Stato per i vizi che invece non sono stati affrontati dal Tar”, la replica di Massimiliano Scarabeo.

Redazione

CBlive

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