Campobasso, anziano senza cibo da giorni chiama la Polizia per farsi aiutare. Immediato l’intervento
Era sabato 18 aprile. Nei giorni precedenti qualcuno aveva provato ad entrare in casa sua manomettendo la porta d’ingresso. Vedovo da più di un anno, senza figli o altri parenti che possano occuparsi di lui, il signor Giovanni (nome di fantasia) non mangiava da alcuni giorni, per paura che, lasciando la sua abitazione incustodita, quel qualcuno ci riprovasse.
Così, Giovanni, un “ragazzo” di 93 anni residente nel centro storico di Campobasso ha deciso di alzare la cornetta e digitare il 113.
Il digiuno era divenuto insostenibile, così l’anziano, in preda allo sconforto, si è rivolto alla Questura nella speranza di ottenere soccorso.
Non trattandosi di una normale segnalazione, ma di un caso di emergenza nell’emergenza, data la situazione legata al coronavirus, la notizia è stata riferita direttamente al questore Conticchio che, nel giro di pochi minuti, ha mandato una pattuglia della questura a casa di Giovanni per consegnargli un pasto caldo, per assicurarsi delle condizioni di salute dell’uomo e che qualcuno si occupasse di riparare la porta di casa.
L’uomo ha ringraziato con grande commozione i poliziotti, che hanno provveduto anche per il giorno successivo, domenica 20 aprile, a non fargli mancare né pranzo né cena.
Il signor Giovanni è stato segnalato all’ufficio per le Politiche socio assistenziali di Palazzo San Giorgio per consentire alle istituzioni di occuparsi di lui.
“Fino a questa mattina i Servizi Sociali non erano a conoscenza della situazione problematica dell’anziano signore. – ha specificato l’assessore alle Politiche Sociali, Luca Praitano – A seguito della comunicazione della Questura ci siamo subito attivati con l’assistente sociale competente per territorio, richiedendo l’attivazione del servizio di consegna del pasto a domicilio predisposto alcune settimane fa, appositamente per persone che si trovano nelle condizioni di non poter uscire dalla propria abitazione e di non autosufficienza perché non in grado di prepararsi da mangiare. Già da questa sera, infatti, – ha concluso Praitano – l’anziano signore riceverà a casa propria il pasto preparato dalla ditta Dussmann e consegnato grazie alla collaborazione della Croce Rossa Italiana.”
Una storia a lieto fine, dunque, che riempie il cuore e fa comprendere quanto le forze dell’ordine siamo impegnate giorno e notte non solo a tutelare, ma anche ad aiutare chi è in difficoltà.
Pierp.Gabr