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Le zone rosse del Molise si trasferiscono in Basilicata. L’errore geografico in una mappa sulle pagine del Corriere della Sera

Dicono che il Molise non esiste. Invece, esiste ed ha anche i superpoteri, come il teletrasporto.

Secondo il Corriere della Sera di oggi, 18 aprile 2020, infatti, le zone rosse del Molise, ovvero Cercemaggiore, Riccia, Montenero di Bisaccia, Venafro e Pozzilli, istituite per limitare la diffusione del contagio da coronavirus, si troverebbero in Basilicata e, invece, i quattro comuni lucani di Grassano, Irsina, Moliterno e Tricarico, di contro, avrebbero attraversato gli appenini per venire da noi.

Ennesima gaffe, dunque, per uno dei quotidiani più letti ed autorevoli della stampa nazionale, che ha voluto arricchire l’edizione di oggi con un focus sulle zone rosse nella terza pagina.

Queste aree, definite ad alto rischio contagio, sono state soggette a chiusura in virtù dei focolai presenti in esse e presidiate giorno e notte dalle forze dell’ordine.

Nell’articolo dopo una spiegazione dettagliata sulla loro natura e il loro perché, è stato sottolineato quanto, le zone rosse, siano state importanti al Sud per limitare la diffusione del covid-19, elogiate anche dal presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, il quale si è complimentato con le autorità locali per la tempestività negli interventi.

Insomma, un approfondimento molto importante, con delle lacune in geografia, sperando che si sia trattato disattenzione alla quale rimediare.

pierp.gabr

Redazione

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