L’Università delle Generazioni rilancia il progetto ‘Stupire il mondo’. Obiettivo: valorizzare l’Altomolise
Anche queste ferie agostane stanno volgendo al termine e per l’Alto Molise si prospettano lunghi mesi invernali durante i quali sarebbe bene lavorare per rilanciare a livelli nazionali ed esteri questo territorio ricco di attrazioni che non sappiamo ancora valorizzare adeguatamente, pure dal momento che teniamo nascosti i nostri più belli ed antichi gioielli come, ad esempio, il muro megalitico sannita di Agnone divorato dalla vegetazione e negato ai locali così come ai turisti, eppure è situato ad appena dieci metri dalla frequentata strada da e per Isernia. Così, l’Università delle Generazioni rilancia il progetto “Stupire il mondo” datato 1998 che, caduto nel vuoto allora, resta ancora valido.
Ne hanno dato prova i numerosi giornalisti della Stampa Estera che hanno visitato Agnone e l’Alto Molise il 9 e il 10 maggio scorso, quando sono stati tutti concordi nell’affermare che questo territorio, nonostante sia montano, presenta in pochi chilometri quadrati davvero tantissime meraviglie, assai degne di essere conosciute in tutto il mondo per attrarre una gran moltitudine di persone. C’è da credere loro poiché hanno molto viaggiato e visto. Perciò, tra i tanti “pacchetti turistici” da proporre alla più variegata utenza, ci sarebbe da confezionare una interessante proposta che permetta ai gruppi generici o mirati e specialmente alle scolaresche, almeno italiane, di poter pernottare almeno una volta (anche due) in un fine-settimana della prossima primavera. Abbiamo così alcuni mesi di tempo per organizzarci in modo tale da attrarre meglio un turismo generico e scolastico che finora è stato prevalentemente “mordi e fuggi”, il più delle volte senza nemmeno consumare in loco un solo pasto al ristorante.
Cosa potrebbe offrire l’Alto Molise a tutti e in particolare alla curiosità scolastica e giovanile? In attesa di un censimento, proviamo a fare un piccolo elenco di cose da vedere in modo tale da impegnare due notti e tre giorni per una loro visita. La prima cosa, quella ormai storicamente più ricercata e caratteristica, è la fonderia ed il museo delle campane di Agnone. La seconda cosa che finora ha attirato assai è l’area archeologica di Pietrabbondante. Poi ci sarebbero le sorgenti e le cascate di Rio Verde: quanti scolari o studenti hanno visto come nasce un fiume? Se poi leghiamo queste sorgenti al concetto che “Qui nasce il mare” faremmo pure una originalissima ed esclusiva formazione ecologica in piena natura. Natura che potrebbe trovare il suo miglior fascino e la migliore esaltazione nella visita alle “MaB” (7 i Comuni interessati), in particolare quella di Montedimezzo dove ci sono, tra l’altro, pure sale multimediali e un interessantissimo museo naturalistico gestiti direttamente dal Corpo Forestale dello Stato.
Pescolanciano offre anche un bel castello con il ponte elevatoio e un tratto ben conservato di un grande tratturo. In attesa del lago di Chiauci, altra attrazione potrebbero essere le pale eoliche altomolisane e altovastesi, nonché una delle più stupende visite che possano esistere per adulti, bambini e ragazzi nell’Osservatorio Astronomico di San Pietro Avellana, paese dove potrebbe esserci pure la degustazione di prodotti al tartufo. Staffoli potrebbe offrire quella “fattoria degli animali” sempre apprezzata dalla scolaresche. Poggio Sannita offre la visita a frantoi antichi e moderni, mentre Agnone, tra tanto altro, ha sempre pronta la visita didattica e degustativa nei caseifici e nei laboratori dolciari. Belmonte del Sannio ha uno dei ponti più alti d’Europa e Pescopennataro, oltre alle sorgenti di Rio Verde, può disporre del museo della pietra, del balcone sul Sangro nonché l’abetaia che invita poi a Prato Gentile di Capracotta, alle sue piste da sci e al Giardino della Flora Appenninica. Vastogirardi custodisce uno dei borghi medievali più suggestivi d’Italia, mentre le serate potrebbero essere allietate da gruppi folcloristici locali oppure da intrattenimenti teatrali cui far partecipare le scolaresche (magari al teatro Italo-argentino).
Da non dimenticare, poi, che tutto l’Alto Molise possiede numerosissimi punti panoramici mozzafiato che hanno la loro grande suggestione visiva. Insomma, a ben vedere, basta ed avanza per far stupire studenti e docenti in un Alto Molise che potremmo gemellare con la valle svizzera dell’Emmental, pure per i formaggi, tanto che l’Università delle Generazioni ha da tempo proposto di lanciare qualche nostro formaggio proprio come “Emmental Molise” (essendoci già Emmental Baviera, l’Emmental francese ed olandese). Specialmente per le scolaresche di città potrebbe essere utile vedere le mucche al pascolo e sentire il loco scampanellare mentre brucano sui prati. L’ambiente rurale e bucolico è di per se stesso sempre una grande ed efficace attrazione turistica e didattica di primaria importanza, meglio se abbinata alla vendita di prodotti autenticamente locali.
L’Università delle Generazioni è convinta che, facendo un attento inventario delle cose da vedere nel nostro territorio, si potrebbero agevolmente “vendere” vari pacchetti turistici assai interessanti per tutti e specialmente per le Scuole italiane ed anche estere (gli aeroporti di Pescara, di Napoli e Roma hanno una distanza accettabile), facendo altresì leva sul sito paleontologico di Isernia come uno degli uomini più antichi d’Europa. Se a tutto ciò aggiungiamo l’area archeologica-naturalistica di Castel San Vincenzo, del Parco Nazionale Abruzzo-Molise e dell’area evocativa di Venafro-Cassino si potrebbe comodamente confezionare un itinerario di una settimana e non soltanto al turismo scolastico. L’essenziale è che enti pubblici e associazioni di categoria, operatori e volontari s’incontrino, si parlino, progettino e decidano. Prima che lo facciano altri, poiché i tempi sono maturi proprio per “stupire il mondo”.