Quattro corsie: tutti contro tutti. Toma prende le distanze e Fanelli e Federico incalzano l’assessore
Caos e tutti contro tutti sulla questione della bocciatura dell’emendamento della 4 corsie Termoli – San Vittore dalle preposte commissioni parlamentari. Dopo la risposta dell’assessore Niro, a controreplicare sono la consigliera capogruppo PD in Consiglio regionale, Micaela Fanelli e il parlamentare molisano Antonio Federico.
Entrambi mettono il dito nella piaga dalla presa di distanza compiuta dal governatore Toma, sollecitato dai giornalisti dopo la conferenza stampa relativa alla perimetrazione del Parco del Matese
“Quanto è nervoso l’assessore Niro, dopo che anche Toma lo ha scaricato sulla quattro corsie Termoli-San Vittore e sul suo emendamento bocciato? Tanto!”, esclama la Fanelli.
“Visto che si allunga in una disamina burocratica, che nulla toglie alla verità dei fatti: emendamento bocciato perché sbagliata la presentazione tecnica e inesistente la copertura ‘vera’, prevedendo un impegno di 900 milioni. E dell’emendamento, ribadisco, – continua la consigliera dem – nessuna traccia ai Ministeri competenti, che non lo hanno in nessun modo preso in visione e quindi sostenuto. Ovvio che esista corrispondenza generale sulla ‘Bifernina’: e ci mancherebbe! Ma della sortita improvvisata del reggente molisano della Lega Nord, Jari Colla, che Toma boccia come una iniziativa in combutta privata con l’assessore Niro, esponente politico e non esponente del suo governo regionale, nessuno sapeva. Una ‘improvvisata’ dalla modica cifra di quasi 1 miliardo di euro, e Niro si piange lacrime da coccodrillo, come se avesse chiesto di rattoppare solo una buca”.
“Queste cose si preparano per bene, se si vuole riuscire a farle. Magari se ne chiede un pezzo. Si sostiene con una iniziativa politica allargata. Non certo cosi. E se glielo dice anche Toma a Niro che ha sbagliato, che aggiungere? Che noi comunque siamo pronti a sostenere la battaglia! Che faremo tutto in modo costruttivo e senza tener conto delle parti politiche contrapposte. Che però non serve il fumo negli occhi su questa e sulle altre vicende. Caro Assessore, noi questa battaglia l’abbiamo sempre sostenuta e la sosterremo ancora, ma con metodi seri e non improvvisati. E sicuramente – conclude la Fanelli – non in compagnia della Lega Nord”.
“Dispiace constatare che Vincenzo Niro continui a fare demagogia sulle difficoltà e le carenze del Molise”, sono invece le parole di Antonio Federico.
“Ricordo all’assessore che il suo impegno per portare le istanze della regione all’attenzione del governo nazionale sono un dovere e non una medaglia al merito. Lo fa lui a livello regionale e lo fa il MoVimento 5 Stelle a livello parlamentare come è normale e giusto che sia. Tuttavia le cose vanno fatte nel modo giusto e presentare in sede di Milleproroghe l’emendamento firmato dalla Lega, e avallato da lui stesso, è stata un’azione politicamente e tecnicamente inutile. Sono invece imbarazzanti i tentativi dello stesso Niro di suggerire i responsabili della inammissibilità di un altro emendamento sul raddoppio della Bifernina presentato sempre dalla Lega nelle persone di Colla, Garavaglia e altri, in Legge di Bilancio 2020. Niro finge di non sapere, o forse non sa, che a bocciare quell’emendamento è stato il presidente della Commissione Bilancio, Claudio Borghi, proprio un esponente della Lega. Quindi è alla Lega che deve chiedere il perché della bocciatura, siamo certi che non avrà difficoltà a farlo. Se a tutto questo, inoltre, aggiungiamo che lo stesso governatore Donato Toma ha negato di essere a conoscenza dell’emendamento, parlando di Niro addirittura come segretario dei Popolari, quasi sfiduciandolo come assessore, – conclude sarcastico Federico – ce n’è abbastanza per rendere la situazione non solo imbarazzante, ma anche surreale”.