Catalogo Regionale dell’Offerta Formativa all’attenzione del Consiglio regionale: i dem interrogano Toma e Di Baggio
Fanelli e Facciolla chiedono lumi sui tempi per evadere procedure e pagamenti
“Qual è lo stato di attuazione dell’avviso inerente il Catalogo Regionale dell’Offerta Formativa? Quali sono le misure messe in atto per accelerare le procedure e, soprattutto, i tempi per evadere le pratiche e quelli per i pagamenti?” Sono queste le domande formalizzate dai consiglieri regionali Fanelli e Facciolla, del gruppo del Partito Democratico, al presidente Toma e all’assessore Di Baggio, nell’interrogazione a risposta scritta e orale, depositata in Consiglio regionale.
Numerose sono, infatti, le segnalazioni pervenute dagli organismi di formazione circa un malfunzionamento della piattaforma Mosem con cui si procede al monitoraggio di tutte le procedure da parte della Regione Molise.
Un malfunzionamento, aggravato tra l’altro dal cambiamento dei responsabili del procedimento e le aree di responsabilità che comporta una discrasia di informazioni e un rallentamento nella gestione dell’Avviso a scapito di tutti i partecipanti.
Come si ricorderà, l’avviso per la costituzione del catalogo regionale dell’offerta formativa fu pubblicato a novembre 2018 e ad oggi sono 184 le proposte progettuali istruite a fini della valutazione, della ricevibilità e ammissibilità dal responsabile unico del procedimento.
“Progetti – spiegano i dem – per i quali gli enti di formazione stanno però riscontrando una serie di ostacoli di natura organizzativa e relativi anche alla carenza di personale. Si tratta, infatti, di una struttura sottodimensionata per far fronte all’elevato numero di corsi e alle richieste ed esigenze legittime degli enti accreditati. Una struttura che doveva essere, pertanto, integrata e supportata diversamente e in modo efficace”.
“Peccato, però, che chi avrebbe dovuto compiere una simile riflessione, – conclude la nota – non si sia affatto posto il problema e non abbia fatto nulla per evitare disagi e rallentamenti alla procedura. Il tutto ovviamente a discapito di enti, giovani e tanti disoccupati molisani”.