Sanità, l’accusa dei dem: “La maggioranza del presidente Toma approva atto fotocopia del documento PD”
Il ‘no’ al nuovo piano sanitario 2019-2021 arriva in modo deciso anche dal gruppo consiliare del PD a Palazzo D’Aimmo, così come ribadito in aula nel corso della seduta monotematica dello scorso 10 dicembre, dal capogruppo Micaela Fanelli e dal consigliere e segretario regionale, Vittorino Facciolla.
Una seduta fiume, terminata con l’abbandono dell’aula da parte delle minoranze e l’approvazione di un atto da parte della maggioranza che, per i dem, altro non è se non “una copia annacquata e diluita del documento prodotto dal PD”.
“Contrariamente alla maggioranza che sembra accorgersi del problema sanità solo ad intermittenza o davanti alle telecamere, – le parole di Facciolla – abbiamo attivato un tavolo permanente sul tema. Siamo soddisfatti di questo risultato seppure consapevoli che la strada da fare è ancora lunga per difendere la nostra sanità ma non ci tireremo mai indietro e non abbandoneremo mai la costruzione Democratica di questo Paese”.
“Lo sforzo che tutti dovremmo fare, – dice ancora Facciolla – è quello che noi del PD abbiamo fatto: quello di ampliare il raggio d’azione, il raggio di interesse ovvero avere un punto di riferimento più ampio ossia i 300mila cittadini molisani che sono tutti uguali e che stanno perdendo giorno dopo giorno il diritto alle cure, il diritto alla Sanità.
Quello che noi del PD abbiamo fatto in tutti questi mesi che hanno preceduto la pubblicazione del POS è stato quello di cercare di capire, di accettare la situazione e le condizioni di un default economico ormai irreparabile, di comprendere cosa sia nei dettagli il decreto Balduzzi e opporsi fermamente a che questo venga applicato perché, come ho ribadito nell’intervento di ieri mattina durante l’audizione con i commissari ad acta, il decreto Balduzzi non può e non deve essere applicato al Molise perché non vi sono le condizioni per farlo prima fra tutte l’impercorribilità delle nostre strade, la carenza di infrastrutture che consentano in tempi brevi di raggiungere i presidi sanitari che rimarrebbero sul territorio.
Quello che tutti i nostri cittadini si aspettano dalla Politica sono soluzioni e le soluzioni si trovano con il confronto, con la fatica, con la battaglia estenuante condotta nelle aule e nei luoghi preposti, con la negoziazione.
La Politica è concertazione, confronto, rispetto delle idee dell’avversario e rinuncia alle proprie posizioni pur di arrivare a un risultato condiviso.
Nel caso del PD poi la politica è anche generosità perché il Consiglio al termine dei lavori ha approvato un atto che ricalca fedelmente il documento scritto dalla direzione regionale del PD e che prevede il superamento del Balduzzi la contrarietà al commissariamento e la scelta dei commissari di rivolgersi ad Agenas”.