“Una festa della democrazia e della civiltà”. Così gli organizzatori hanno definito il flash mob della Sardine molisane lungo Corso Vittorio Emanuele II a Campobasso.
In tanti hanno aderito, scendendo in piazza a manifestare, in una terra dove la protesta dei diritti è quanto mai sopita.
Nessun simbolo di partito per il movimento nato in Emilia Romagna dove tre giovani, lo scorso 14 novembre, hanno lanciato la sfida di riempire Piazza Maggiore nello stesso momento in cui la candidata alla presidenza della Regione della Lega teneva il suo incontro in vista del voto di gennaio al Paladozza di Bologna.
Un movimento che sta facendo breccia in tutt’Italia e che ha trovato i propri sostenitori anche in Molise, dove il bilancio della prima manifestazione è sicuramente positivo.
“Basta con la politica trash, serve serietà e rispetto da chi ci rappresenta nelle istituzioni”, l’appello lanciato ieri sera nel corso del flash mob.
“Io non abbocco”, uno dei tanti slogan riportati in piazza a Campobasso, dove la manifestazione si è conclusa con “Bella ciao” e l’inno di Mameli. Non prima di darsi un nuovo appuntamento. Questa volta a Roma, il prossimo 14 dicembre.