A Palazzo San Giorgio l’approvazione dell’Ordine del Giorgio a firma dei consiglieri di minoranza di centrosinistra è arrivato nel pomeriggio di oggi, 7 ottobre, dopo una lunga maratona di un’Assise monotematica andata avanti da questa mattina e alla quale hanno preso parte i rappresentanti di associazioni e comitati.
22 i voti a favore, 4 gli astenuti. Si tratta del consigliere Esposito (Forza Italia), l’ex candidata sindaco del centrodestra D’Alessandro (Lega Nord), Annuario (Fratelli d’Italia) e Sabusco (È ora).
A prendere parte alla riunione dell’Assise civica anche il commissario ad acta, Angelo Giustini, il sottosegretario alla presidenza della Regione Molise, Quintino Pallante, il direttore Asrem, Antonio Lucchetti e il senatore del M5S, Fabrizio Ortis.
Se nella prima parte si sono succeduti gli interventi dei rappresentati della società civile che da tempo hanno sposato la battaglia in difesa della sanità pubblica, successivamente è stata la volta del confronto degli esponenti di Palazzo San Giorgio.
Al termine della fase di dibattito anche l’approvazione dell’emendamento presentato dai dem che di fatto prende atto dell’apertura di Giustini.
Il commissario ad acta, infatti, nel corso del suo intervento, ha parlato di un nuovo piano operativo (sulla cui ha evitato qualunque tipo di anticipazione ndr) che passi attraverso un tavolo e una discussione permanente che tenga conto del contributo offerto dai comitati.
“È necessario che il nuovo P.O.S. venga definito sulla scorta dei contributi delle organizzazioni di categoria (Ordini, comitati, sindacati, ecc.) attraverso la creazione di un tavolo di discussione permanente, e dei principi sopra richiamati, e che attuati tali principi si ponga fine quanto prima alla fase commissariale, con un ritorno alla normalità nella programmazione e nella gestione del SS Regionale”, è quello che si legge nell’emendamento aggiuntivo all’OdG.
Soddisfatto il sindaco Gravina per la presenza in aula degli esponenti in campo, compreso il commissario Giustini. Nelle parole del primo cittadino anche la distanza di vedute tra dem e M5S sul ruolo dei tecnici in questo settore.
“La politica ha dimostrato troppe volte di non operare con responsabilità quando si è parlato di sanità in questa regione ed ecco perché si è arrivati ai commissari. Del resto veniamo da anni di commissariamento esclusivamente politico che non hanno portato grandi benefici rispetto al presente, anzi”, ha rimarcato Gravina sottolineando quella che è la posizione dei pentastellati, favorevoli, a differenza del centrosinistra, di figure tecniche e non politiche a capo del comparto sanità in Regione.
In attesa di un documento da discutere, ovvero la bozza del P.O.S, Gravina ha, poi, voluto lanciare un monito su priorità che dovrebbero interessare la città di Campobasso, come ad esempio un sistema di elisoccorso.
“Esprimiamo soddisfazione per avere fatto in modo che il Consiglio Comunale di Campobasso diventasse il centro del dibattito sulla sanità regionale e per avere consentito che si ottenesse un’importante apertura da parte del Commissario ad Acta rispetto alle istanze emerse durante il dibattito odierno”, è, infine, quello che si legge in una nota, divulgata dopo il voto a Palazzo San Giorgio, dai consiglieri di centrosinistra.