Martiri di Fornelli, Calenda: “Esempio di indomito coraggio”
La consigliera regionale Filomena Calenda, in occasione della cerimonia in memoria dei “Martiri di Fornelli”, che ha visto una fiaccolata tra le vie cittadine fino alla frazione di Castelcervaro e la deposizione di due corone di fiori su altrettanti monumenti, esprime vicinanza ed affetto alla comunità locale, all’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Tedeschi e soprattutto alle famiglie delle vittime dell’eccidio compiuto dalle truppe naziste il 4 ottobre del 1943.
“Ciò che accadde 76 anni fa – dichiara Calenda – rimarrà per sempre impresso nella memoria collettiva di tutti noi. Si tratta, infatti, di avvenimenti storici e culturali divenuti patrimonio della nostra regione, in cui rintracciare le radici della libertà e della democrazia. In sostanza, fu il primo atto di resistenza civile che si ricordi a memoria storica. Quel giorno il Podestà, l’avvocato Giuseppe Laurelli, difese con tutte le sue forze, a sprezzo della propria vita i concittadini fornellesi dalle rappresaglie dei tedeschi che erano intenti a fare razzia fra i casolari del paese. Il suo gesto indomito – prosegue – indusse i nazisti ad arrestarlo e a impiccarlo insieme ad altri 5 concittadini: Giuseppe Castaldi, Vincenzo Castaldi, Celestino Lancellotta, Domenico Lancellotta e Michele Petrarca. I loro corpi restarono esposti per due settimane, come monito per chiunque volesse opporsi alle scorrerie ed ai soprusi dei nazisti. Celebrare oggi il coraggio dei “Martiri di Fornelli” – conclude Calenda – è quindi un dovere di ogni cittadino libero, ma è anche rendere un tributo a quanti, in qualsiasi luogo, hanno pagato con la vita l’impegno in difesa dei propri ideali e di quei principi di libertà che devono essere un riferimento per le nuove generazioni”.