Campobasso- Buenos Aires: il Pilla si gemella con l’Argentina
Una delegazione del Centro Culturale Italiano di Buenos Aires in visita alla scuola di Campobasso. Oltre oceano si guarda con attenzione alle buone pratiche della scuola del capoluogo
Rafforzare le relazioni tra gli Stati, contribuendo alla loro integrazione culturale attraverso una collaborazione nel settore educativo. Ma anche promuovere viaggi-scambi tra componenti delle due realtà o iniziative comuni. Questi gli obiettivi prefissati dall’accordo-gemellaggio siglato tra l’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore ‘Leopoldo Pilla’ di Campobasso e il Centro Culturale Italiano di Buenos Aires. Al documento, firmato nello scorso mese di marzo in Argentina, nella scuola del capoluogo ha fatto seguito la visita della delegazione del paese sudamericano, capeggiata da Michele D’Angelo.
Molisano d’origine e rappresentante legale del Centro Culturale Italiano, di cui fanno parte le due scuole italiane di Buonos Aires – la Scuola Alessandro Manzoni e la scuola Edmondo de Amicis di Olivos – D’Angelo, nel corso della sua visita all’Istituto di via Veneto ha ribadito come il tutto nasca dall’interesse di portare le buone pratiche oltre oceano.
“Il nostro obiettivo – ha detto – è quello di poter trasformare i nostri Istituti in Argentina in veri e propri college, proprio come fatto al Pilla di Campobasso. Siamo venuti a conoscenza di questa realtà importantissima e della trasformazione generata in questa scuola grazie al lavoro incessante e alla tenacia della dirigente Rossella Gianfagna e, vorremmo replicare anche da noi”.
Al Pilla la delegazione Argentina ha, infatti, avuto modo di visitare la scuola e le molteplici innovazioni che in questi ultimi anni l’hanno riguardata. Dal caffè letterario, alle numerose attività laboratoriali, passando per la nuova organizzazione di cui l’istituto si è dotato attraverso le aule disciplinari proposte dal movimento delle Avanguardie Educative, sono stati solo alcuni degli aspetti approfonditi nel corso dell’incontro, nel corso del quale la delegazione ha anche potuto conoscere nel dettaglio il progetto ‘La Scuola in…’. Ovvero, il nuovo modello didattico per abbattere le barriere fisiche e morali che ancora oggi ostacolano il diritto allo studio. Messo a punto dall’Istituto Comprensivo D’Ovidio di Campobasso, ma a disposizione di tutta la Regione Molise, il programma di didattica innovativa, grazie a Dovì, consente ai ragazzi diversamente abili impossibilitati a frequentare la scuola, di essere, attraverso il robot compagno di classe teleguidato dall’alunno, presentI in aula. Con una connessione internet e un pc, l’alunno da casa può, infatti, spostarsi tra i banchi, guardare i propri compagni e ascoltare in diretta e in tempo reale cosa avviene nell’aula. “L’aspetto della robotica, sperimentato in Molise, ci ha molto colpiti”, ha detto ancora D’Angelo, visibilmente soddisfatto dell’esperienza vissuta, prova tangibile di un Molise decisamente all’avanguardia.
“Qui c’è qualcosa che funziona. E noi vogliamo essere come voi. Se c’è qualcuno che vi copia significa che avete fatto bene le cose e, io stesso, da molisano, non posso che essere orgoglioso”, ha detto D’Angelo alla dirigente Gianfagna.
Nel medesimo contesto, il Caffè letterario del Pilla ha poi ospitato l’incontro della Confederazione degli Italiani nel Mondo, al quale ha preso parte l’assessore regionale alla Cultura, Vincenzo Cotugno. Proprio l’esponente dell’esecutivo regionale, con delega ai Molisani nel Mondo, ha focalizzato l’attenzione su quel rapporto mai interrotto con i corregionali all’estero che, oggi, trova nuova linfa grazie a scambi fondati sulla formazione delle nuove generazioni. Lo stesso Cotugno si è, infatti, detto particolarmente felice di sapere come il legame con l’Argentina sia oggi rafforzato attraverso il mondo della scuola e faccia leva sui giovani, alimentando le loro esperienze e favorendo uno scambio che mira al loro accrescimento umano, didattico e culturale.