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“Medicina fisica e riabilitativa”, l’approccio multidisciplinare illustrato dalla Fondazione Giovanni Paolo II

La Fondazione Giovanni Paolo II, qualche giorno fa, all’interno del Poliambulatorio di Termoli, ha dato vita al primo appuntamento multidisciplinare legato alla medicina fisica e riabilitativa. Focus dell’incontro il ruolo centrale della riabilitazione della disabilità che sia conseguente a una malattia di tipo invalidante o a un trauma, al fine di garantire al paziente la più vasta autonomia possibile, compatibilmente con le sue possibilità fisiche, motorie e psicologiche. Il medico riabilitativo interviene quindi nella rieducazione funzionale, di cui la terapia del farmaco è solo un supporto. Nella medicina riabilitativa, il percorso clinico e terapeutico nasce dalla cooperazione multidisciplinare, con la creazione di un team riabilitativo composta da un insieme di professionisti quali fisiatri, medici riabilitativi, ma anche psicologi, logopedisti, terapisti occupazionali, infermieri e assistenti sociali, a seconda dello specifico caso.

A fare chiarezza sui processi e sui percorsi della medicina riabilitativa la professoressa Rosa Grazia Bellomo professore ordinario Università di Urbino e consulente del Centro di Riabilitazione della Fondazione Giovanni Paolo II che ha guidato la giornata di lavori.

“Obbiettivo  dell’incontro è stato il raccontare come sia perseguibile garantire una rapida risoluzione del dolore attraverso una riabilitazione interventistica  di mano  medica – ha spiegato Bellomopatologie come la lombalgia, la cervicobrachialgia, le cefalee ma anche i disturbi posturali  necessitano di risoluzioni rapide ed efficaci nel tempo  rendendo il paziente  rapidamente funzionale  alle  proprie aspettative”.

“Prevenire è meglio che curare – ha ricordato la Bellomo in chiusura –  i disturbi posturali non individuati sono  causa di sovraccarico funzionale che sfocia in artrosi  o ernie”.

All’intervento della professoressa Bellomo sono seguiti gli speech di Raoul Saggini professore ordinario Università Chieti – Pescara e presidente della SIMRIM Società Italiana di Medicina Riabilitativa Interventistica Multidisciplinare e di Nicola Camposarcone, Specialista in Anestesia e Rianimazione e nella Terapia del Dolore che si hanno focalizzato la loro presentazione sulle infiltrazioni delle piccole articolazioni.

Multidisciplinarità è la parola chiave della medicina riabilitativa che di fatto include attività tra loro complementari e trasversali come le infiltrazioni articolari, la laserterapia, l’ozonoterapia, la crioterapia, l’elettrostimolazione.

Redazione

CBlive

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