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Progetto Laspeh per la tutela della biodiversità e degli ecosistemi, grande successo dell’Info Day di Campobasso

Il 28 febbraio 2019, presso la sala convegni del Mario Pagano di Campobasso si è tenuto l’Info Day del progetto LASPEH “Low Adriatic Species and Habitat”, finanziato dal Programma INTERREG IPA CBC Italia-Albania-Montenegro 2014/2020, ove il Comune di Guardiaregia è partner.

Sono intervenuti per la presentazione del progetto, il Sindaco del Comune di Guardiaregia Fabio Iuliano, l’Assessore all’Ambiente e Agricoltura Nicola Cavaliere, il Sindaco di Campochiaro Simona Valente, la delegata del WWF Giuseppina Nagro e i tecnici che progetteranno i lavori dott. For. Stefano Vitale e Dott. For. Giovanni Plescia.

Il progetto LASPEH, nell’ambito del finanziamento UE dell’Asse Prioritario 3 (Protezione dell’ambiente, gestione del rischio e strategie per ridurre le emissioni di carbonio) del Programma INTERREG IPA CBC Italia-Albania-Montenegro, mira proprio a preservare queste aree ricche di biodiversità ed a rafforzare gli ecosistemi per reagire in modo flessibile ai cambiamenti climatici e alle attività dell’uomo moderno sul territorio.

Il Canyon del torrente Quirino, situato nel territorio dell’Oasi WWF-Riserva regionale Guardiaregia-Campochiaro, rappresenta un ecosistema di straordinaria biodiversità dalle caratteristiche uniche sia vegetazionali che geo-morfologiche. Esso è uno tra i più interessanti ambienti di forra del Massiccio del Matese e dell’intera catena appenninica. Attraverso il Progetto LASPEH, il Comune di Guardiaregia concentrerà l’attenzione proprio sul sito del Canyon per migliorarne la conoscenza scientifica, puntando al successivo recupero naturale delle aree più antropizzate e degradate della Forra stessa, utilizzate purtroppo fino a non molti anni fa come aree di risulta per rifiuti di varia tipologia.

Nello specifico, l’impianto del progetto LASPEH prevede lavori di consulenza scientifica con la definizione degli HABITAT presenti all’interno della Forra del Quirino, lo studio ecologico, biologico e la definizione degli interventi di conservazione. Lo studio dell’area, sarà fondamentale anche per ispezionare la forra ed individuare le aree con la maggiore concentrazione di rifiuti per poi stabilirne le modalità di bonifica.

Il monitoraggio dell’area verrà condotto non solo con rilievi di campagna utilizzando binocoli e strumenti ottici tradizionali, ma anche grazie all’ausilio tecnologico di droni che sorvoleranno il Canyon permettendo di avere una visuale delle zone più inaccessibili, per l’elaborazione finale degli indici vegetativi. Quest’ultima analisi verrà condotta utilizzando la tecnologia del sensore multispettrale che consentirà, attraverso l’interpretazione della risposta spettrale, di estrarre diverse informazioni sul territorio in questione al fine di produrre accurate mappe tematiche. Da tale rilevazione si potranno quindi realizzare carte vegetazionali e carte dell’utilizzo del suolo, nonché l’importante individuazione delle aree con presenza di rifiuti.

Il Progetto avrà anche un cronoprogramma ben preciso e dopo una prima fase di analisi e studio, verterà sulla stesura di un Piano di Azione per la gestione e conservazione delle specie e degli Habitat identificati. Parte integrante di tale piano sarà infine l’individuazione, la progettazione e l’esecuzione cantierabile dell’attività di bonifica. Inoltre, tutte le fasi del lavoro verranno continuamente monitorate e relazionate, per creare una cronistoria da utilizzare durante la fase di sensibilizzazione comunicativa sul territorio interessato.

In conclusione, il Progetto LASPEH sul Canyon del Quirino punta finalmente ad una prima fase del recupero e conseguente bonifica dell’area più antropizzata della Forra, confermando oltremodo la concreta azione ultraventennale dell’Oasi WWF di Guardiaregia-Campochiaro sui tremila ettari dalla Riserva Matesina.

 

Redazione

CBlive

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