Il Molise che fa i conti con la paura del terremoto: nei centri vicini all’epicentro una nuova notte fuori casa. Controlli ulteriori sul ponte del Liscione per la possibile riapertura
In tanti, nei centri più prossimi all’epicentro del sisma di ieri, si preparano a trascorrere un’altra notte fuori dalle proprie abitazioni. Seppur lo sciame sismico, a un giorno di distanza, non ha presentato magnitudo rilevanti, la paura tra gli abitanti resta e, chi non ha ricevuto l’ok di tecnici e dai Vigili del Fuoco, non ha nessuna intenzione di rientrare nelle proprie case.
Se a Montecilfone, epicentro del terremoto, i cittadini trascorreranno una nuova notte nella scuola del paese, in alcuni centri, come Guglionesi e Larino, dalle prime ore di questa mattina, sono state allestite delle tendopoli.
La macchina dell’emergenza continua a operare e questo pomeriggio una nuova riunione del centro coordinamento soccorsi si è tenuta nella sede della Prefettura di Campobasso. “Dalle prime ricognizioni visive effettuate dalle istituzioni competenti, – fanno sapere dal palazzo di Piazza Gabriele Pepe – non sono emersi danni di rilievo a cose, fatta eccezione per alcune lesioni non strutturali o crepe, crolli di solai di edifici vetusti e disabitati, distacchi di intonaci e caduta di calcinacci. Tuttavia, le indagini tecniche sono ancora in corso e una particolare attenzione viene dedicata anche agli edifici pubblici strategici quali sedi comunali, scuole, chiese, nonché alle aree interessate da movimenti franosi”.
Ma la sorvegliata speciale di questi giorni, resta la diga del Liscione, per la quale non sono sinora emerse criticità.
Analoga attenzione è stata riservata al viadotto ‘ponte Liscione’ da parte dell’Anas che, in via precauzionale, ha disposto la chiusura dell’arteria al transito in direzione Termoli al chilometro 47 della fondo valle del Biferno (bivio Lupara/Casacalenda) e in direzione Campobasso al chilometro 63 (bivio di Larino) con deviazione del traffico sulla statale 87 Sannitica’, con transito per Casacalenda e Larino.
Ulteriore deviazione, per chi proviene da Termoli in direzione Campobasso al chilometro 215 della statale 87 (all’altezza dello Zuccherificio) con obbligo di proseguire per Larino.
Nelle prossime ore, sul viadotto, saranno effettuate verifiche più approfondite sotto la superficie stradale, che serviranno a controllare eventuali lesioni. Se dalle ulteriori ispezioni non dovessero emergere particolari criticità, non si esclude che la riapertura dell’arteria possa avvenire nel giro di paio di giorni.
La stessa area compartimentale Molise dell’Anas e gli altri enti proprietari delle strade stanno provvedendo a verificare, mediante accurati sopralluoghi da parte dei tecnici, tutte le infrastrutture viarie di competenza.
La Protezione Civile regionale, che segue la situazione attraverso la sala operativa di Campochiaro, ha già allertato il personale tecnico e le strutture di volontariato per il supporto nelle verifiche disposte dai Comuni. Non sono stati rilevati particolari criticità nella erogazione dei servizi pubblici essenziali (energia elettrica, gas, linee telefoniche).
Qualche disagio, prontamente risolto, è stato registrato nella circolazione dei treni sulla tratta Campobasso-Venafro, a causa delle interruzioni disposte per consentire ispezioni alle infrastrutture ferroviarie della linea Termoli-Venafro.
Tuttavia, tenuto conto che le previsioni, per la giornata di domani, riportano la possibilità di ulteriori precipitazioni anche a carattere di rovescio o temporale, prevalentemente ad evoluzioni diurne, la raccomandazione agli utenti della strada è quella di prestare la massima prudenza.
Al momento le strade maggiormente a rischio per la presenza di fango, detriti o fogliame, con conseguenti criticità nella circolazione, sono: la provinciale 13 tratto collegamento S.P.163-Montenero di Bisaccia; provinciale 51 Sinarca, zona Fornace; provinciale 80 da Guglionesi alla Fondo Valle del Biferno; provinciale 128 Campomarino (Nuova Cliternia); provinciale 150 da Palata alla Fondo Valle del Biferno; provinciale 161 Campomarino; provinciale 163 tratto Palata-Tavenna-Mafalda-Montenero di Bisaccia; provinciale 168 tratto Palata-Guglionesi-Montecilfone.
Numerosi a partire da ieri gli interventi dei Vigili del Fuoco. 451 quelli effettuati in totale in 14 paesi. Si tratta di operazioni finalizzate a rimuovere parti pericolanti dagli edifici che hanno subito danni. Ma numerosi sono stati anche quelli compiuti per permettere ai residenti di poter rientrare nelle abitazioni per prendere le proprie cose personali.
Proprio a tutti coloro che, a vario titolo, hanno fatto parte della macchina dell’emergenza sono andati i ringraziamenti del governatore Toma. “I disagi per la popolazione, – le sue parole – indubbiamente ci sono stati, ma devo dire che la macchina dell’emergenza ha risposto in maniera egregia e sono state poste in essere tutte le misure necessarie a gestire il rischio sismico”.