Politica

La Lega a Palazzo San Giorgio: Pascale spiega i motivi di una scelta. Le illazioni sul mio conto? “Il tentativo scomposto di provare a minare una scelta politica legittima”

Il consigliere comunale di minoranza al Comune di Campobasso, Alessandro Pascale torna a illustrare i motivi che lo hanno condotto ad aderire alla Lega di Salvini. In modo particolare l’imprenditore del capoluogo, questa volta precisa la sua posizione in merito a una serie di illazioni che sono state fatte sul conto della sua attività imprenditoriale che, secondo alcuni, lo vedrebbero impegnato nella ‘gestione’ di un Centro per migranti in Contrada Colle delle Api.

“Come tutti sanno – evidenzia Pascale – nella zona industriale di Campobasso le imprese della mia famiglia hanno realizzato strutture aziendali e fornito servizi per 50 mila metri quadrati. Di questi, solo 1.000  sono stati affittati a un imprenditore per realizzare un Centro di accoglienza per migranti che, finora, ha consentito di depotenziare ogni possibile evoluzione negativa solitamente legata ai fenomeni migratori, a tutto vantaggio della nostra realtà cittadina. Voglio precisare – sottolinea ancora – che la holding Pascale è costituita da sette società e io non ho ruoli in alcuna di essa. Da anni sono impegnato esclusivamente in politica. Quanto ho appena detto, che corrisponde alla verità dei fatti e non a becere ricostruzioni salottiere evidenzia, da un lato, la mia totale estraneità a tutti gli asset di famiglia e, dall’altro come le polemiche sollevate sul mio passaggio alla Lega siano strumentali in realtà a colpire il mondo imprenditoriale che, a fronte di enormi difficoltà ambientali e di contesto, si dibatte per evitare che il tessuto aziendale cittadino si dissolva e lasci nella disperazione i lavoratori e le loro famiglie”.

“Perciò, – riflette Pascale – lasciando decantare la cortina fumogena delle polemiche sterili e create ad arte da centri di pensiero regressivo, è ben visibile come la polemica politica che mi riguarda, accesa su taluni organi di stampa, sia in realtà inconcludente e disorientata e, pertanto, possa essere derubricata a un’inutile esercizio dialettico”.

“Visto come falliscano miseramente sia il tentativo scomposto di attaccare una scelta politica, legittima e spiegata in tutti i suoi antefatti e i suoi aspetti, sia quello di associare il mio nome a iniziative imprenditoriali nelle quali non svolgo alcun ruolo, sia, infine, quello di aggredire ideologicamente l’universo dell’impresa,  ritengo – conclude l’esponente della Lega – che siamo semplicemente di fronte alle conseguenze di un colpo di sole, oppure a una sconclusionata tempesta in un bicchier d’acqua o, perché no, di vino scadente”.

Redazione

CBlive

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