Filiera avicola molisana (ex Solagrital e Gam), il rilancio passa attraverso la cooperativa e l’intesa tra politica, privati e mondo finanziario
Il Governatore Paolo di Laura Frattura, il senatore Roberto Ruta, il presidente nazionale Aci (Alleanza Cooperative Italiane, che ricomprende Legacoop, Confcooperative e Agci), nonché presidente di Fedagri-Confcooperative, Giorgio Mercuri, , il presidente di ACI Molise, Domenico Calleo, e il presidente della Banca di Credito cooperativo “Valle del Trigno”, Nicola Valentini, hanno incontrato gli organi di informazione, questa mattina, venerdì 11 luglio, per presentare la proposta del nuovo progetto per il rilancio del comparto agroalimentare molisano.
Il rilancio della filiera avicola, così come prospettato, prevede un investimento di 30 milioni di euro, dei quali la metà andando a gravare sui soldi pubblici, l’altra metà da reperire con i mezzi propri del sistema cooperativistico, con la Regione Molise che dovrebbe intervenire con 16 milioni di euro.
Il sistema cooperativistico, comunque, non andrà a gravare sui dipendenti della filiera avicola di Bojano, bensì come ha spiegato il presidente Frattura: “Siamo tutti coesi per la realizzazione del rilancio industriale della filiera avicola. La presenza dei vertici della cooperazione e del mondo finanziario rafforza l’idea che la strada da noi intrapresa è quella giusta. Siamo chiamati a restituire importanza all’economia regionale. Partiremo con questo progetto, che riteniamo il migliore per rilanciare la filiera avicola matesina, appena dopo l’estate, con la riorganizzazione fisica dello stabilimento di Bojano. Mi auguro che a settembre sarà già stata riconosciuta l’area di crisi, considerando che gli incontri che ho avuto con i vertici del Ministero e con il Ministro dello Sviluppo Economico sono stati positivi in tal senso. Per quel che riguarda lo stabilimento, l’obiettivo è quello di economizzare l’intervento sui contenitori già esistenti, rigenerandoli per renderli compatibili con questa nuova iniziativa imprenditoriale. Avevamo pensato anche a una ricostruzione ‘ex novo’ dello stabilimento, una ipotesi che ha i suoi pro e i suoi contro”.
Per il presidente Mercuri: “Per un futuro migliore e diverso non possiamo immaginare che l’imprenditore di fuori regione arrivi in Molise per regalarci qualcosa. Il più delle volte chi arriva da fuori sfrutta il territorio, per lasciare poi solo povertà. Dovremo essere noi molisani gli artefici del futuro della nostra regione. Il nostro progetto potrà dare ai giovani quel protagonismo, che consentirà loro di restare a vivere in Molise”.