Riccia, venerdì 11, la presentazione del volume di Stelluti sull’artista Puchetti
Domani, venerdì 11 luglio, alle ore 17.30, nella sala consiliare del Comune di Riccia, si terrà la presentazione del volume di Napoleone Stelluti, ‘L’opera di Enzo Puchetti scultore’.
La manifestazione, coordinata dalla giornalista Mariantonietta Finella, sarà aperta dai saluti del sindaco, Micaela Fanelli, e del presidente della Pro Loco, Salvatore Moffa. A seguire le relazioni di Antonio Santoriello, che argomenterà in merito al Monumento ai caduti di Riccia e presenterà una documentazione inedita sulla sua esecuzione ad opera di Puchetti, e di Dante Gentile Lorusso, che tratterà dell’importanza di Puchetti nella scultura molisana. In conclusione l’intervento dell’autore del libro, la cui uscita cade, non a caso, nel centenario della Prima Guerra Mondiale.
Enzo Puchetti (1894-1947), scultore e professore all’Accademia di Belle Arti di Napoli, realizzerà dal 1921 al 1931 tutta una serie di Monumenti ai Caduti in comuni molisani: Bojano, Bonefro, Campobasso, Larino, Riccia, Ripabottoni, Rotello, Termoli e Trivento. La produzione artistica, consistente e di assoluto valore, non si ferma al Molise: infatti sue opere sono esposte a Firenze, Napoli, Roma, Milano e in tanti altre località italiane.
La sua formazione napoletana lasciò un segno importante e costante nella sua attività influenzata dal verismo e da un una adesione al simbolismo (che traspare in opere con figure femminili, trattate con sinuose linee liberty), nel quale emerge una matrice sociale, come è evidente dal gruppo bronzeo del Monumento ai Caduti di Riccia.
L’opera rappresenta l’umile e tenace lavoratore riccese che, sostenendo il figlio ferito a morte, lo mostra quale esempio di eroico sacrificio ad un giovane dallo sguardo ammirato, simbolo delle generazioni future.
Il corposo volume di Napoleone Stelluti, ricco di immagini, ha il merito di formare un primo catalogo dello scultore, punto di partenza per successivi approfondimenti. Sono soprattutto i Monumenti ai Caduti realizzati da Puchetti in Molise, ad avere lo spazio maggiore nella trattazione; un invito a ricordare che, nonostante la retorica delle ‘vittorie alate’ e l’uso politico che il potere fece del sacrificio di tanti giovani, sia ancora forte la necessità di guardare all’essenza della memoria di quei Caduti, e alla qualità artistica con la quale a essa venne data forma per perpetuare il ricordo di quella immane tragedia che costò la vita ad oltre nove milioni di persone.