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Diga Chiauci, a Vasto firmato accordo tra Molise e Abruzzo per il completamento dell’invaso

L'intesa sottoscritta dai presidenti Frattura e D'Alfonso. Il governatore molisano: "Grande opportunità per i due territori"

L’impegno finanziario di due regioni, Molise e Abruzzo, più i fondi Fsc, per un totale di 29 milioni di euro: l’accordo per il completamento della diga di Chiauci è stato siglato nella sede del Consorzio di Bonifica di Vasto dai due presidenti di regione, Paolo di Laura Frattura e Luciano D’Alfonso, alla presenza di tutti gli amministratori locali interessati, tra questi i sindaci di Chiauci, Civitanova del Sannio e Pescolanciano.

“Con la firma del Protocollo d’intesa – ha evidenziato il presidente FratturaAbruzzo e Molise siglano finalmente un accordo per garantire il completamento delle opere della diga e soprattutto per valorizzarne le opportunità per le due regioni. Si chiude una vicenda lunghissima, considerato che la prima delibera che impegnava la Regione Molise è del 1983; ci sono stati dei ritardi, che non sono sotto la nostra responsabilità, per i quali chiediamo scusa. Oggi con gli ultimi 29 milioni, di cui 14 dal Regione Molise (10 sul Patto per il Molise e 4 dell’Fsc) e 15 dalla Regione Abruzzo, arriviamo finalmente al collaudo e mi auguro alla valorizzazione delle opportunità, considerando anche le ricadute in termini di turismo ed in termini di produzione di energia elettrica. Ancora una volta – ha aggiunto Frattura – voglio evidenziare la sensibilità delle due Regioni rispetto ai territori che contribuiscono, con le proprie aree, ad un bacino e alle opportunità che quel bacino determina. L’acqua è sempre più un valore straordinario per la nostra economia. Ritengo che questo sia un modo per dare contezza non alle ingenti risorse investite, ma quanto soprattutto alle potenzialità che il bacino può dare all’Abruzzo e al Molise. Mi auguro che l’attenzione e la sensibilità date per quel poco che mancava per il completamento, nel coinvolgere i comuni nel Comitato di coordinamento e l’ascolto dato alle esigenze di chi rappresenta soprattutto il tessuto produttivo, siano un esempio di buone pratiche”.

Redazione

CBlive

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