In corsa per il Senato Palmieri guarda anche alle regionali. “Sono a disposizione”

In campo per il Senato con Liberi e Uguali, ma il rettore Gianmaria Palmieri non esclude nemmeno una candidatura per le regionali di aprile con l’Ulivo 2. 0, “perché – dice – chiunque creda in certe prospettive legate ai diritti è disposto a mettersi in gioco in tutti i contesti, quindi sono a disposizione”. Sono dichiarazioni quelle del numero uno dell’Università del Molise che arrivano nel corso della conferenza stampa del candidato per Palazzo Madama e Michele Durante, presidente del Consiglio comunale di Campobasso in corsa sempre per il Senato ma sul proporzionale. Un incontro a cui prende parte anche il primo cittadino, Antonio Battista, perché come tiene a specificare Durante “ha deciso di partecipare agli incontri delle liste che sono in maggioranza in Provincia e a Palazzo San Giorgio”.

Poco dopo aver illustrato i temi della campagna elettorale Palmieri rimanda al mittente le accuse che gli vengono mosse dal Pd per non essersi dimesso dalla sua carica di rettore ma solo sospeso. Lo fa appellandosi ai diritti costituzionali del voto passivo. “Non vedo perché – commenta – non dovrei esercitare un diritto. Mi sono sospeso e non ero nemmeno tenuto a farlo”. Poi Palmieri paragona la sua posizione a quella di assessori regionali e presidenti del Consiglio che, pur amministrando un bene pubblico, non devono dimettersi.

Gli fa eco Durante che tiene a sottolineare come in questo mese di campagna elettorale non riceverà più nessuno negli uffici del Comune e si limiterà solo a quelle funzioni istituzionali che il suo ruolo gli impone. Una precisazione a cui fa seguito una frecciata indirizzata all’assessore regionale Vittorino Facciolla, reo, secondo Durante “di confondere la propaganda politica con la comunicazione istituzionale se – dice  – a un mese dal voto per le Politiche, competizione in cui è candidato, comunica una serie di interventi a tutela dei minori messi in campo dal suo assessorato”.

Nonostante qualche frase al vetriolo per qualche componente del Pd la porta verso un possibile riavvicinamento per le regionali, pur se non spalancata, sembra socchiusa. “Noi non ci isoliamo, è il Pd che lo fa quando fa alleanze con il centrodestra”, dice Durante.

Messi da parte i competitor locali su cui il rettore si esprime con molta discrezione, parlando di persone che da vent’anni operano sul territorio e persone con cui però è felice di potersi confrontare, arrivano i temi della campagna elettorale. La sanità pubblica, ma anche il lavoro e il tema della casa, nonché quello dell’impresa. “In Molise è raddoppiato il numero delle procedure esecutive immobiliari perché le famiglie non sono più in grado di sostenere i mutui, così come non c’è nulla di veritiero su ciò che il Governo Renzi ha raccontato sul rilancio del lavoro. La nostra proposta è quella di lavorare per un bene che sia pubblico e che generi quanta più uguaglianza tra i cittadini. Perché il privato ha generato troppe discriminazioni sociali”.

Non manca la questione immigrazione per la quale la stoccata arriva nei confronti del centordestra che sta facendo leva sulla paura della popolazione. “Sappiamo – dice Palmieri – che il fenomeno migratorio non si può bloccare alla fonte e che nel corso degli anni non si arresterà. Dirlo è una bugia ed è impossibile pensare di affrontare così la questione”.

Infine, il modo con il quale Palmieri affronterà la campagna elettorale appena iniziata: “Lo farò come quando sono venuto a insegnare in Molise, perché impegnarsi in politica significa accettare di lavorare con gli altri e per gli altri. Quindi, il mio impegno in questa competizione non deve sorprendere nessuno”.