Dagli scioperi di Castellino del Biferno a portavoce del Premier Canadese: Angelo Persichilli ha incontrato una delegazione dell’associazione Padre Giuseppe Tedeschi
Dagli scioperi di Castellino del Biferno a portavoce del Premier Canadese: Angelo Persichilli ha incontrato una delegazione dell’associazione Padre Giuseppe Tedeschi.
“Angelo – fanno sapere dall’associazione – è una persona pacata, un uomo libero e un brillante giornalista che è riuscito ad affermarsi ai massimi livelli in Canada, fino ad essere il capoufficio stampa del Primo Ministro Stephen Harper, dopo aver lavorato al Toronto Star, al Corriere Canadese e nelle principali emittenti televisive multilingue. Appartiene alla generazione nata nel dopoguerra che è riuscita a studiare grazie ai sacrifici e alla laboriosità dei propri genitori, è orgoglioso del percorso professionale fatto e delle tante gratificazioni raggiunte in Canada, ma sorprendendoci nell’incontro di ieri sera, Angelo a Campobasso ha dichiarato che ha avuto più coraggio chi è rimasto a lottare in Molise per rendere la società più giusta e non chi è andato via”.
“Angelo emigrò nel 1975, quando da tempo scriveva sulla stampa locale, lavorava alla CISL e tentava di battersi da iscritto DC per cambiare le cose. Memorabile la sua lettera aperta ai Carabinieri apparsa sulla prima pagina de ‘Il Tempo’ per chiedere il rispetto della legge o la rimozione dei segnali di divieto di transito sulle due strade provinciali franate che collegavano il suo paese, Castellino del Biferno, a Campobasso e a Petrella. Osò sfidare l’ipocrisia italica con auto e pullman che transitavano regolarmente nonostante i divieti, e convocato dal Prefetto si sentì dire che lui non rappresentava nessuno e doveva rispettare le Istituzioni. Il giorno successivo tornò con centinaia di persone del suo paese sotto la Prefettura, riuscì ad ottenere la convocazione di un incontro urgente, nonostante fosse sabato e gli uffici erano chiusi, e si ritrovò al fianco dei segretari regionali di CISL e CGIL, Peppino Lavalle e Mario Piscitelli, a strappare impegni per mettere in sicurezza la sua comunità rimasta isolata a causa delle frane”.
“Il suo metodo di lavoro poco confacente alle pratiche feudali del Molise lo spinse a salire su un aereo per Toronto, ma ciò non gli ha impedito di rimanere legato alla sua Terra fino al punto di lanciare un appello per coinvolgere i giovani italoamericani di terza e quarta generazione interessati a scoprire i luoghi di origine delle loro famiglie. Salutando i volontari dell’Associazione “Padre Giuseppe Tedeschi” al termine di una cordiale riunione, Angelo si è soffermato su una curiosità, ovvero come il capo dell’ufficio stampa di Barack Obama, Presidente degli Stati Uniti d’America, Alyssa Mastromonaco, e quello del Premier Canadese erano entrambi di Castellino del Biferno”.
“Congedandoci da Angelo Persichilli, – fanno sapere dall’associazione – da molisani gli abbiamo chiesto scusa perché ancora una volta da quattro anni nella sua Castellino c’è una frana che ha spaccato in due il centro abitato, isolando le due chiese e costringendo le persone a percorrere una strada di terriccio anche durante le processioni. Sarebbero bastati 5mila euro per mettere del pietrame per meno di 100 metri di strada, ma la Regione Molise non è stata in grado di farlo. Hai ragione Angelo: Ci Vuole tanto coraggio a vivere in Molise”.