Rapinarono un negozio di Termoli, denunciati un 43enne e un 27enne della provincia di Napoli
I Carabinieri di Termoli hanno denunciato due persone per il reato di rapina in concorso, consumato nel centro molisano lo scorso mese di marzo. L’evento criminoso si era verificato in un esercizio commerciale di via Inghilterra a Termoli. Due uomini a viso scoperto, dietro minaccia rivolta alla cassiera, si erano impossessati dell’incasso per poi dileguarsi rapidamente a piedi nelle strade adiacenti.
In considerazione dell’assenza di sistemi di videosorveglianza presso il negozio assaltato e nell’area circostante, erano risultate alquanto difficili le prime attività di indagini svolte dai militari.
Gli uomini dell’Arma di Termoli erano intervenuti tempestivamente sul luogo del reato, eseguendo gli accertamenti di carattere preliminare senza tralasciare alcun particolare di interesse. Il “modus operandi” utilizzato, la rapidità dell’azione criminosa, l’agilità con cui i malviventi si erano dileguati, lasciavano presupporre inizialmente che l’azione potesse essere riconducibile a criminali locali o a soggetti provenienti dalla vicina provincia di Foggia.
Le attività info-investigative, condotte dai militari operanti attraverso l’esame delle informazioni acquisite, l’analisi di numerose utenze telefoniche, la ricostruzione del percorso seguito dai malfattori, hanno consentito di individuare la “pista” giusta per giungere all’individuazione dei soggetti coinvolti. I Carabinieri, difatti, avvalendosi anche della collaborazione dei colleghi di altre regioni, sono riusciti a scoprire le tracce indispensabili per arrivare alla soluzione del caso.
La complessa e articolata attività investigativa ha permesso, dunque, ai militari di attribuire inconfutabili e circostanziati elementi di reità a due uomini di 43 e 27 anni, già noti alle Forze dell’Ordine, residenti nella provincia di Napoli.
I due partenopei erano probabilmente arrivati a Termoli con lo specifico proposito di “fare un colpo” per poi lasciare la città, presumendo di non essere riconosciuti in loco.
L’intuito investigativo, le serrate e perseveranti indagini, nonché la diffusione capillare dei presìdi dell’Arma sul territorio nazionale, hanno consentito invece di risalire all’identità dei due napoletani.
In tempi brevi, i soggetti individuati dovranno rispondere dell’azione criminosa dinanzi all’autorità giudiziaria.