Palazzo San Giorgio, Pilone sul caso scuole: “La questione ‘Montini’ merita chiarezza”
Dopo la Commissione Bilancio a Palazzo San Giorgio, convocata per l’approfondimento analitico della variazione di Bilancio, per un totale di quasi 2 milioni di euro e che presto sarà in aula per l’approvazione da parte del Consiglio Comunale, si chiede il consigliere comunale Francesco Pilone, “a cosa servono i 160 mila euro stanziati dall’amministrazione comunale di Campobasso e stornati da altri capitoli per lavori di miglioramento sismico sulla struttura dell’edificio scolastico “L. Montini” in Via Scarano a Campobasso”.
Prima di entrare nel merito del discorso – scrive il consigliere comunale di Democrazia Popolare – “è utile chiarire che relativamente alla vicenda “Montini” sono in piedi due discorsi distinti anche se correlati per alcuni versi”:
“Lavori strutturali – per il primo aspetto sottolinea Pilone – che hanno interessato l’edificio e che sono partiti dalla precedente Amministrazione Comunale. Va precisato che si tratta di interventi che ad un certo punto si sono interrotti per cause tecniche (circostanza oggetto di una mia interrogazione circa un anno fa) e poi ripresi dall’Amministrazione Battista e quindi da poco ultimati”.
“Studio di vulnerabilità sismica – evidenzia ancora Pilone – del “Corpo Aule” della Scuola “L. Montini” di Via N. Scarano, commissionato all’Università degli Studi del Molise nello scorso anno con Delibera di Giunta n° 217 e con relativa relazione consegnata il 18 luglio 2017″.
“Partendo dal secondo punto, e cioè dallo studio di vulnerabilità sismica, la relazione del professor Callari è, ormai, nota – scrive Pilone – insieme alle due soluzioni prospettate: la prima è la costruzione di un nuovo edificio scolastico in conformità alla vigente normativa in materia di sicurezza strutturale, efficienza energetica ed edilizia scolastica; la seconda è costituita dalla programmazione di ulteriori interventi strutturali sull’edificio esistente, che dovranno comunque garantirne l’adeguamento sismico. Si osserva infatti, afferma l’Ateneo molisano, che il recente Decreto-legge del 17 ottobre 2016, n. 189, all’art. 7 comma b, non prevede per gli edifici scolastici la possibilità di interventi di mero miglioramento (in particolare recita: “I contributi per la riparazione… degli immobili… sono finalizzati… a: … b) … gli immobili… ad uso scolastico… Per tali immobili, l’intervento deve conseguire l’adeguamento sismico ai sensi delle vigenti norme tecniche per le costruzioni con una serie di prescrizioni tecniche e di studio che la stessa Università suggerisce all’Amministrazione Comunale”.
“In merito a questo punto va precisato – continua Pilone -che il Dirigente ai Lavori Pubblici del Comune di Campobasso, Giovanna Iannelli, così come ribadito in occasione del Consiglio Comunale monotematico proprio sull’edilizia scolastica cittadina, dissente con la linea dell’Università in merito alla non previsione di interventi di miglioramento sismico secondo il recente Decreto-legge del 17 ottobre 2016, n. 189, all’art. 7 comma b, perché, sempre a detta della Iannelli, la normativa non va estesa al Molise e alle altre Regioni non coinvolte dagli eventi tellurici dello scorso anno”.
“A questo punto – si chiede Pilone – le domande nascono spontanee. Chi ha ragione? Che ne pensa l’Università di questa interpretazione? Perché affidare ad un organo terzo l’analisi di vulnerabilità sismica di una serie di edifici scolastici comunali, oltretutto anche con un esborso di denaro pubblico, se poi non vengono rispettate le prescrizioni date? Che qualcuno risponda”.
“Ritorniamo al primo punto e, cioè, ai lavori appena conclusi alla Montini. Un dato è certo: manca il collaudo. Sempre nella Commissione di martedì 24 ottobre 2017 – rende noto Pilone – si apprende che la Commissione Sismica Regionale (organismo preposto alle autorizzazioni a costruire in zona sismica) ha avanzato delle prescrizioni in merito alla vulnerabilità dell’edificio in materia di eventi tellurici. Ecco perché occorrono altri interventi strutturali attinenti ad alcuni giunti sismici dell’edificio ed ecco allora lo stanziamento dei 160 mila €uro per i lavori che dovranno essere fatti e senza i quali l’Arch. Iannelli non firma quelle garanzie di sicurezza sismica che la Dirigente scolastica aveva chiesto secondo quanto appreso dagli organi di informazione. Si badi: parliamo sempre di miglioramento sismico e non di adeguamento così come l’Università ha chiesto. Cioè, anche a lavori ultimati in relazione ai 160 mila euro (e questo non si sa quando avverrà) la scuola sarà migliorata, ma non adeguata sismicamente”.
“Come si evince – conclude Pilone – il discorso è complesso e delicato e anche in questo caso necessita di risposte precise e puntuali. A quanto risalgono le prescrizioni della Commissione Sismica Regionale? Perché solo oggi ne veniamo a conoscenza? Quale è il progetto esecutivo ed il conto economico dell’intervento? In occasione della discussione consiliare in merito alla variazione di bilancio generale, che prevede questi stanziamenti di fondi per gli interventi in esame sulla “L. Montini”, chiederò lumi e risposte chiare che fino ad oggi non sono pervenute”.