Sensibilizzazione e prevenzione delle patologie legate all’età e allo stile di vita. È questo l’obiettivo della due giorni promossa da Palazzo San Giorgio il prossimo 1° e 2 ottobre a Campobasso, che la prossima domenica prenderà il via con l’illuminazione di rosa della facciata del Comune e con la ‘Camminata in rosa’. La città ha, infatti, aderito, alla manifestazione nazionale dell’Airc, Associazione Italiana Ricerca sul Cancro. Dunque, appuntamento alle 10,30 da Piazza Municipio, per arrivare poi tra le vie del centro storico e concludere il giro al centro antiviolenza in viale del Castello, dove sarà offerta una tisana ai partecipanti.
A far seguito a una mattinata all’insegna dello sport, sempre domenica alle 17, nella sala consiliare del Comune, si terrà l’incontro ‘Donna è Ambiente’. Durante il convegno si farà luce sull’importanza della cultura e dello stile di vita per migliorare l’ambiente e la condizione femminile.
Il giorno seguente sarà, invece, la volta della Festa dei Nonni che andrà in scena in Piazza Municipio e che il Comune ha promosso unitamente all’associazione Aria Nuova, al Centro diurno Alzheimer di via Toscana e al Caffè d’Enrichetta. Per i nonni della città, quindi, la possibilità di sottoporsi a controlli dell’udito e a test glicemici gratuiti.
Proprio in occasione della presentazione della due giorni dedicati alla salute e alla prevenzione, alla quale hanno preso parte i presidenti dei centri anziani, l’assessore alle Politiche Sociali, Alessandra Salvatore, ha voluto ricordare come, unitamente all’Unimol, sia stata avviata una sperimentazione che mira a trovare una correlazione tra l’attività di nordic walking (la camminata nordica con bastoni) e il miglioramento dell’attività cognitiva dei pazienti affetti da Alzheimer.
È stata, invece, l’assessore allo Sport, Maria Rubino, a voler porre l’attenzione sulla ricerca e su come l’acquisto del nastrino rosa possa rivelarsi un piccolo grande contributo. Focus anche e soprattutto sulla cultura di un corretto stile di vita. “Bisogna investire sulla prevenzione delle malattie ed essa, nella maggior parte dei casi, – ha detto la Rubino – si configura come una sorta di atteggiamento mentale verso le malattie. È perciò necessario iniziare sin da piccoli a diffondere la cultura del vivere sano, che risulta quanto mai urgente in una regione dove i numeri relativi al rischio obesità restano ancora elevati”.
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